C’è ancora una speranza per il falcidiato mondo del turismo: il nuovo Governo. Dopo che le richieste, le proteste, gli allarmi e le lamentele indirizzate al Governo-Conte erano quasi al lumicino, allo stremo, alla frustrazione, ora si riprende vigore con il passaggio di testimone.
L'appello di Federalberghi al nuovo Governo
Bernabò Bocca: Coinvolgere il turismoEcco quindi che
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, nei giorni caldi scanditi dalle consultazioni del premier incaricato con i partiti maggiori e con le parti sociali, scopre le carte e chiede sostegno: «La nostra preoccupazione - ha detto - è rivolta alla
necessità di un coinvolgimento del turismo nel processo di
sviluppo, questo nell’interesse del Paese. Spesso da un momento di crisi scaturiscono opportunità virtuose: è ciò che auspichiamo accada con l’ingresso sulla scena italiana di
Mario Draghi, incaricato dal nostro presidente Mattarella di fabbricare un nuovo Governo. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo alla squadra che entrerà in campo».
Proprio la speranza che il vento nuovo porti anche una spinta verso il
settore, anima
Federalberghi il quale punta non solo sulla richiesta di sostegni economici, ma prima di tutto morali. «L’annus horribilis che ci lasciamo alle spalle ha prodotto devastazione e sconforto - prosegue Bocca - le imprese del comparto hanno patito oltre ogni misura. Ciò che ci tiene in piedi è la
fiducia nell’ascolto di chi verrà e la consapevolezza di avere diritto alla ripresa. Se vogliamo che sia tale, essa andrà costruita con grandissima cura».
Speranze anche nella campagna vaccinaleNuovo Governo, ma anche campagna vaccinale come altra arma per superare la
crisi: «La campagna di vaccinazioni contro la pandemia da covid 19 - prosegue Bocca - è il primo ed importantissimo passo che, metaforicamente,
riaprirà le frontiere della speranza. Dunque riteniamo che il
percorso sia già iniziato. Ma è fondamentale che si parta da una certezza: il turismo è un motore indispensabile per l'
economia italiana e contribuisce in maniera significativa alla produzione di reddito e posti di lavoro».
Bernabò Bocca
Sguardo all'estero per trarre ispirazioneLa quota di
Pil attivata direttamente ed indirettamente dal comparto è superiore al 13% e al settore sono complessivamente riconducibili quasi 3,4 milioni di posti di
lavoro, pari al 15% del totale. Purtroppo è a tutti chiaro che le conseguenze devastanti della pandemia graveranno sul settore per anni. «Occorre quindi - specifica Bocca - rispondere con una forte
energia che imposti con lucidità, unicità di progetto e lungimiranza strategica il programma di rilancio. I Paesi concorrenti, che negli anni ci hanno superato per flussi e ricavi stanno organizzando azioni strutturate, alle quali occorre rispondere con misure e progetti che aumentino la capacità competitiva del sistema
ospitale italiano. In questo quadro, sia le politiche di sviluppo sia le politiche del lavoro connesse al Turismo devono essere fortemente mirate, senza confusioni con altri settori importantissimi, ma con peculiarità ed esigenze diverse».
In chiusura, l’appello: «Chiediamo pertanto - dice il presidente -
che il nuovo Governo, oltre ad attivare una immediata
focalizzazione sul settore, dia il via ad un processo che conduca in tempi brevi ad una revisione del modello di governance, inserendo il turismo tra le
materie attribuite alla competenza concorrente tra Stato e Regioni ed affidando la regia delle politiche nazionali ad un Ministero con
competenze specifiche e dotato di adeguate risorse».
Giorni caldi anche secondo Assoturismo che chiede massima attenzione al turismo: «Sono giorni fondamentali per il futuro dei cittadini e delle imprese italiane - ha detto il presidente
Vittorio Messina - visto che si attende la formazione del nuovo governo Draghi, un esecutivo di stabilità per traghettare finalmente il Paese dalla crisi al rilancio. Auspichiamo che, attraverso la più ampia partecipazione delle forze politiche, sociali ed economiche, la nostra economia possa ritrovare al più presto la strada della crescita e che in questo percorso di ripresa il turismo abbia finalmente la centralità che merita».