La Pasqua sarà blindata e i ristoranti non riapranno la sera, neanche in zona gialla, mentre dal 27 marzo potrebbero riaprire i cinema. Queste alcune delle anticipazioni della bozza del Dpcm, presentato alle Regioni. che scatterà sabato 6 marzo e dovrebbe essere valido per un intero mese; Pasqua compresa e di fatto blindata. Nel frattempo, il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità ricolora l'Italia con nuove zone colorate, con in particolare Lombardia, Piemonte e Marche che tornano arancioni. menre la Liguria resta gialla (complice il festival di SanRemo?). Una novità è che in zona rossa saranno chiusi i barbieri e i parrucchieri, che il precedente governo lasciava invece aperti.
La prima decisione ormai ufficiale è quella per cui cinema e teatri potranno riaprire i battenti dal 27 marzo in zona gialla; ad annunciarlo è stato su Twitter il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini dopo il parere positivo del Cts.
Resta ion ogni caso la linea della rigidità soprattutto a causa del diffondersi rapido delle varianti. Anche oggi il bollettino evidenzia dati preoccupanti: 20.499 i nuovi casi con 253 vittime e un tasso di positività che ha toccato il 6,3%.
Atteso nella giornata di oggi la prima bozza del Dpcm pasquale
I nuovi colori dell'Italia
Prima delle disposizioni del Dpcm, però, sono arrivati i risultati del nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità che riporta in arancione Lombardia, Piemonte e Marche dal primo marzo. Cambieranno colore anche la Liguria (che passa al giallo) e la Basilicata (in zona rossa). Le altre situazioni a livello regionale rimangono invariate rispetto al monitoraggio precedente.
L'annuncio di Franceschini
Il confronto con il Cts e le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura dei teatri e cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l'accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend''. Lo scrive il Ministro della Cultura Dario Franceschini su twitter.
Il confronto con il Cts e le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura di teatri e cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l’accesso ai musei su prenotazione anche nei week end. Una decisione che per certi versi sorprende se paragonata alle severe restrizioni che con molta probabilità dovrebbero rimanere in vigore per i ristoranti. Forse sarebbe più coerente se, a questo punto, anche anche le sale dei pubblici esercizi potessero aprire a cena in zona gialla e a pranzo in arancione.
Niente riapertura la sera per i ristorantiTra le categorie che potrebbero rimanere a mani vuote,
rispetto alle richieste avanzate al Governo, c'è la
ristorazione. Nonostante la proposta di lasciar scegliere ai locali
quale dei due servizi attivare (cena o pomeriggio) il Governo sembra orientato a continuare sulla linea del solo servizio a pranzo in
zona gialla. In questo modo, i locali potranno restare aperti fino alle 18 per le consumazioni e fino alle 22 sarà consentito l'asporto. Il
delivery, invece, resta permesso ad ogni ora. Eccezioni a queste norme per autogrill, mense e ristoranti all'interno degli alberghi (ma solo per i soli ospiti della struttura).
Si può stare al tavolo in quattro persone al massimo, a meno che non si tratti di conviventi.Certo il divieto di spostamento tra regioniCertò è il divieto di spostamento tra le Regioni fino al
27 marzo. Ma assieme al prossimo Dpcm, il divieto potrebbe essere nuovamente prorogato. Come sempre è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Così come gli spostamenti motivati da esigenze
lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni.
Chiudono nei festivi i centri commerciali
I centri commerciali, le gallerie e i parchi commerciali restano chiusi nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di alcuni negozi presenti all’interno: edicole, farmacie, parafarmacie, alimentari, librerie, prodotti agricoli e florovivaistici.
Sì alle seconde casePer quanto riguarda le
seconde case, dovrebbe essere consentito recarvisi anche se sono in
zone rosse (salvo altre disposizioni a carattere regionale); ma ciò è valido solo per il nucleo familiare. Sono vietati i viaggi per turismo.
Relativamente ai consumi, i negozi rimarrano chiusi solo in
zona rossa (dove viene garantito esclusivamente il commercio di prodotti essenziali). Mentre in zona gialla e
arancione tutti i negozi sono aperti, mantenendo comunque le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati. Nei weekend dovrebbero rimanere sempre chiusi i
centri commerciali.
Ancora chiuse palestre e piscineChi attendeva la riapertura di
palestre e
piscine per ritornare a praticare la propria attività
sportiva, resterà deluso. Stessa cosa per chi pratica sport di contatto e di squadra. Consentita, invece, l'attività motoria individuale all'aperto come la camminata, la bici e la corsa. Al momento, il Cts non ritiene opportuno allentare le restrizioni in questo settore. Se le cose dovessero migliorare si potrebbe pensare almeno a lezioni individuali o su prenotazioni. Restano
chiusi anche gli impianti nei comprensori sciistici, che possono essere utilizzati solo «da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e/o dalle rispettive federazioni».
Niente sale giochiResta sospesa l’attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò. Chiuse sale da ballo e discoteche. Le feste sono vietate, al chiuso e all’aperto, anche quelle di matrimonio, battesimo, comunione eccetera. Rimane anche nel nuovo Dpcm la forte raccomandazione di non ricevere in casa «persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza».