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Furbetti dei pagamenti e non solo. Cashback, dall'euforia al blocco?

Il sistema che dovrebbe premiare i consumi pagati con app e carte di credito non sembra ancora rodato. E mentre arrivano i primi bonus, si corre ai ripari per evitare storture, furbizie e costi extra per i commercianti

 
22 febbraio 2021 | 11:07

Furbetti dei pagamenti e non solo. Cashback, dall'euforia al blocco?

Il sistema che dovrebbe premiare i consumi pagati con app e carte di credito non sembra ancora rodato. E mentre arrivano i primi bonus, si corre ai ripari per evitare storture, furbizie e costi extra per i commercianti

22 febbraio 2021 | 11:07
 

Dall’esperimento di Natale al congelamento del premio semestrale da 1.500 euro, il cashback all’italiana non è partito bene. Nel mezzo, tanta incertezza e alcuni episodi di acquisti truccati che hanno richiesto l’intervento del ministero dell’Economia.

Il ministerto dell'Economia pensa a un congelamento del superpremio da 1.500 euro a semestre - Furbetti dei pagamenti e non soloCashback, dall'euforia al blocco?

Il ministerto dell'Economia pensa a un congelamento del superpremio da 1.500 euro a semestre

Niente premio semestrale?
Primo passo, congelare il bonus semestrale riservato ai 100mila maggiori utilizzatore di carte e app di pagamento iscritti al sistema premiale dei consumi. Una soluzione invocata per contrastare il fenomeno dei “furbetti del rimborso”, ossia quei clienti che attraverso delle mini-transazioni puntavano a far saltare il banco del cashback.

A sollevare per primi questo problema sono stati i gestori delle aree di rifornimento che si erano visti presi d’assalto da quanti volevano “imbrogliare” il sistema del cashback attraverso dei mini-rifornimenti che valessero come altrettante operazioni singole. Un sistema permesso dall’attuale sistema cashback ma che appesantisce il conto economico dei rivenditori, costretti a pagare la commissione per ogni transazione. «Non è giusto che siano i gestori delle stazioni di benzina ad andarci di mezzo», ha protestato Bruno Bearzi, della Federazione italiana gestori impianti stradali intervistato da Il Messaggero.

Le possibili modifiche
Nello specifico, il ministero dell’Economia non punta a cancellare il premio ma a differirlo al prossimo dicembre. Tempistiche che dovrebbero permettere ai tecnici di PagoPa (la società in house di Palazzo Chigi che gestisce la misura di rimborso) di mettere a punto un algoritmo che riesca a individuare le transazioni sospette. A tal riguardo, proprio i benzinai hanno avanzato alcune proposte di modifica, come il limite ai micro-pagamenti giornalieri (quelli uguali o inferiori a un euro) validi ai fini del cashback.

Nel frattempo, si sono mosse anche Lega e Forza Italia che ha presentato due interrogazioni al Mef. Obiettivo, bloccare il cashback già a partire dal prossimo anno al fine di risparmiare un miliardo e mezzo di euro. In caso non fosse possibile, si chiede che venga almeno abolito il superbonus da 1.500. Rimmarrebbe così attivo solamente l’incentivo fino a 150 euro a semestre per chi effettua almeno 50 transazioni in sei mesi.

I primi vincitori
Dall’8 dicembre, data di iscrizione al cashback (entrato a regime da inizio gennaio in poi), sono 7,6 milioni gli italiani che hanno aderito. Circa 13 milioni gli strumenti di pagamento associati, circa due di media per ogni account creato. Le transazioni totali, invece, hanno toccato quota 300 milioni. Nel solo periodo di Natale, sono stati in tutto 3,2 milioni i partecipanti al superbonus e in questi giorni vedranno accreditarsi un rimborso proporzionale ai loro acquisti: il 14,5% riceverà una somma fra i 100 e i 149 euro, il 49,6% fra i 50 e i 99 euro, il 32,8% meno di 50 euro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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