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Super green pass al lavoro, sull'obbligo vaccinale tutto rimandato al 5 gennaio

Il tema già discusso nell'ultimo Consiglio dei ministri resta sul tavolo de Governo. C'è da decidere quale criterio usare per identificare le categorie di lavoratori a cui estendere l'obbligo. Nel frattempo entra in vigore il decreto su quarantena ridotta, capienze diminuite e mascherina Ffp2. Dal 10 gennaio, scatta il lockdown di fatto per i non-vaccinati

31 dicembre 2021 | 13:39
Super green pass al lavoro, sull'obbligo vaccinale tutto rimandato al 5 gennaio
Super green pass al lavoro, sull'obbligo vaccinale tutto rimandato al 5 gennaio

Super green pass al lavoro, sull'obbligo vaccinale tutto rimandato al 5 gennaio

Il tema già discusso nell'ultimo Consiglio dei ministri resta sul tavolo de Governo. C'è da decidere quale criterio usare per identificare le categorie di lavoratori a cui estendere l'obbligo. Nel frattempo entra in vigore il decreto su quarantena ridotta, capienze diminuite e mascherina Ffp2. Dal 10 gennaio, scatta il lockdown di fatto per i non-vaccinati

31 dicembre 2021 | 13:39
 

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’ultimo decreto deciso dal Governo non esaurisce il dibattito sulla necessità di introdurre altre misure per combattere il picco di contagi dovuto alla nuova ondata della pandemia Covid sospinta dalla variante Omicron. Sul tavolo rimane il tema dell’obbligo vaccinale sotto forma di super green pass per tutti i lavoratori (o perlomeno per una larga fetta di categorie). Sul tema, il Consiglio dei ministri dovrebbe tornare a riunirsi il 5 gennaio. Nel mirino, una prima estensione a determinate categorie come quella degli operatori della ristorazione (cuochi, camerieri, maitre e sommelier). Mentre dal 10 gennaio scatta l’obbligo di super green pass per l’accesso a diverse attività e servizi.

 

Obbligo vaccinale per i lavoratori, il 5 gennaio si tirano le fila

Il tema dell’obbligo vaccinale è il leit motiv che il Governo si porta dietro dal 15 ottobre, data dell’entrata in vigore del green pass (ottenibile anche con un tampone antigenico) sui luoghi di lavoro. Da quel momento in poi, l’argomento ha preso sempre più piede. E, nonostante le fumate nere dei giorni scorsi (l’ultimo confronto è stato quello nel Consiglio dei ministri del 29 dicembre), sembra che si sia ormai vicini a una sua applicazione pratica. Una risposta definitiva potrebbe arrivare il 5 gennaio, quando è previsto un nuovo incontro di Governo.

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Il fronte del "no" al super green pass sul lavoro si assottiglia

Anche perché il fronte del “no”, nel frattempo, si sta sempre più riducendo. Lega e Movimento 5 Stelle resistono, ma a chiedere a gran voce l’estensione del super green pass per i lavoratori sono innanzitutto i governatori: «Le misure introdotte finora dal Governo per l'emergenza Covid appaiono del tutto insufficienti. Si prosegue sulla linea delle mezze misure e del tempo perso», ha attaccato il presidente campano Vincenzo De Luca. Per il collega ligure Giovanni Toti l'obbligo vaccinale «si può fare domani mattina. Semplificherebbe la vita e le regole per tante persone: qui posso entrare-lì non posso entrare, punto fine». Posizioni peraltro già espresse dalla Conferenza delle Regioni del 29 dicembre e recapitate direttamente al Governo.

 

Anche gli esperti approvano l'obbligo vaccinale

Sullo stesso tema, anche gli scienziati si dicono d'accordo: «Sarebbe il momento dell’obbligo vaccinale. L’obbligo salverebbe il Paese da ulteriori danni della pandemia e i no vax dall’alto rischio di forme severe. Se non ora, non vedo quando. Non abbiamo più tempo per il convincimento», ha affermato Sergio Abrignani, immunologo dell'Università di Milano e membro del Comitato tecnico scientifico. Lo stesso ha commentato anche la decisione sulla quarantena, adottata per evitare «di bloccare  i servizi pubblici, l’economia e gli ospedali. Il governo ha deciso di assumersi qualche rischio in più abolendo la quarantena per i vaccinati. Allo stesso tempo però ha mitigato il rischio estendendo il super green pass». Strumento, quest'ultimo, che ha rappresentato una scelta azzeccata (nonostante il picco dei contagi che nelle scorse 24 ore ha superato quota 100mila i ricoveri sono ridotti) e quindi si candida anche per regolare gli ingressi sul posto di lavoro. Anche perché «se fossimo tutti vaccinati oggi avremmo 440 ricoverati in terapia intensiva invece di 1.200 e saremmo tutti in zona bianca», ha concluso Abrignani.

 

 

Manca ancora un criterio per l'estensione del super green pass al lavoro

A livello pratico, però, le difficoltà non mancano. A partire dal criterio con cui applicare l’obbligo di super green pass al lavoro. Prima di un’estensione tout court, infatti, si sta valutando un ampliamento per categorie. Una di queste è la ristorazione, visto il contatto stretto degli operatori con la clientela. Ma lo stesso discorso vale anche per la Pubblica Amministrazione, soprattutto relativamente al personale che sta agli sportelli.

Dal 10 gennaio scatta l'estensione del super green pass Super green pass al lavoro, sull'obbligo vaccinale tutto rimandato al 5 gennaio

Dal 10 gennaio scatta l'estensione del super green pass

 

Obbligo di vaccinazione per i lavoratori della ristorazione, perché no?

Per quanto riguarda la ristorazione, il tema era già stato sollevato durante l'ultimo Consiglio dei ministri, ma la camerieri, cuochi, sommelier e maitre erano stati esclusi (così come l'idea stessa di introdurre il super green pass per i lavoratori) a causa dei contrasti all'interno della maggioranza. Su Italia a Tavola avevamo già argomentato come questa misura fosse quanto mai necessaria. Soprattutto per preservare quel senso di normalità conquistato a fatica fra regole e protocolli e continuare a rimanere aperti. Detto diversamente, il virus deve stare fuori dal locali pubblici! E sia pure con qualche falla, il vaccino è l'unica garanzia per ridurne la presenza. Oltre che per ripristinare quel senso di reciprocità e fiducia fra cliente e ristoratore dal momento che, se lo si chiede al primo, anche il secondo dovrebbe sottostare all'obbligo di essere in regola con la vaccinazione. 

Super green pass per i lavoratori della ristorazione? Un modo per preservare la normalità raggiunta Super green pass al lavoro, sull'obbligo vaccinale tutto rimandato al 5 gennaio

Super green pass per i lavoratori della ristorazione? Un modo per preservare la normalità raggiunta

 

Pubblicato il decreto del 31 dicembre

Intanto, come detto in apertura, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 31 dicembre che implica:

  • Revisione della quarantena: per i vaccinati con terza dose o con doppia dose da meno di 120 giorni nessun isolamento se si entra in contatto con un positivo, ma obbligo di indossare la mascherina nei 10 giorni successivi e auto-sorveglianza con l’appoggio del medico curante.
  • Obbligo di Ffp2: questo tipo di mascherina diventa obbligatoria (già dalla zona bianca) in diverse situazioni, essenzialmente quelle al chiuso, dai trasporti (compresi quelli pubblici locali) ai cinema e teatri passando per bar e ristoranti (eccetto quando si è seduti al tavolo per mangiare).
  • Riduzione delle capienze: negli impianti sportivi all’aperto (come gli stadi di calcio) si passa dal 75 al 50% della capienza massima consentita. Negli impianti al chiuso (come i palazzetti) si passa dal 50 al 35%. In tutti questi casi è fatto divieto di vendita e consumazione di bevande e cibo per rispettare l’obbligo di indossare l’Ffp2.

 

Come cambiano le regole della quarantena

Più nello specifico, ecco come cambiano le regole sulla quarantena:

  • Non vaccinati: quarantena di 10 giorni.
  • Vaccinati con due dosi da più di 4 mesi: quarantena di 5 giorni con obbligo di tampone negativo al termine del periodo di isolamento
  • Vaccinati con dose booster o doppia dose da meno di 4 mesi: nessuna quarantena, ma fino al decimo giorno successivo al contatto stretto con un positivo è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 e di effettuare, qualora sintomatici, un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso Covid.
  • Positivi: rimangono invariate le regole. Per gli asintomatici, il ritorno in società è previsto dopo una quarantena di 10 giorni a partire dalla data del test che ha certificato la positività al Covid. Al termine di questo periodo è necessario il risultato negativo di un test molecolare. Per i sintomatici, il rientro in società avviene dopo 10 giorni di quarantena dalla comparsa dei sintomi. Al termine di questo periodo, è necessario l’esito negativo di un tampone molecolare da effettuare dopo almeno 3 giorni senza sintomi.

 

Super green pass esteso dal 10 gennaio

Dal 10 gennaio, infine, scatta il lockdown de facto per i non vaccinati con l’obbligo di super green pass per l’accesso a:

  • ristoranti (anche all’aperto)
  • bar (compreso il consumo al bancone)
  • alberghi e hotel
  • feste conseguenti a cerimonie civili e religiose
  • sagre
  • fiere e congressi
  • piscine (anche all’aperto)
  • palestre
  • centri benessere (anche all’aperto)
  • centri culturali, sociali e ricreativi
  • impianti di risalita
  • trasporti pubblici e a lungo raggio
  • stadi e palazzetti
  • terme (esclusi i trattamenti terapeutici)
  • parchi divertimento
  • sale scommesse, bingo, casinò

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