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Gli alberghi chiedono lo stop dell'Imu: «L'estate non è bastata a recuperare liquidità»

Il 16 dicembre è l'ultimo giorno per pagare l'Imposta municipale unica. Ma gli hotel denunciano la mancanza di risorse. Confindustria Alberghi: Chiediamo al Governo di intervenire

 
02 dicembre 2021 | 16:27

Gli alberghi chiedono lo stop dell'Imu: «L'estate non è bastata a recuperare liquidità»

Il 16 dicembre è l'ultimo giorno per pagare l'Imposta municipale unica. Ma gli hotel denunciano la mancanza di risorse. Confindustria Alberghi: Chiediamo al Governo di intervenire

02 dicembre 2021 | 16:27
 

Il 16 dicembre è l'ultimo giorno utile per il pagamento dell'Imu (in unica soluzione o per quanto riguarda la seconda tranche). E gli alberghi rilanciano il proprio grido d'aiuto: l'imposta municipale unica, così come gli affitti e le bollette rappresentano un costo insopprimibile che grava sulle imprese mettendone a rischio la sopravvivenza. Nonostante un'estate positiva, infatti, il settore ricettivo è ben lontano dal recuperare i livelli pre-pandemia. A mancare sono ancora i turisti stranieri che nel 2019 contavano 220 milioni di visite estremamente ridotte ai 63 milioni del 2021.

Il 16 dicembre scatta il pagamento dell'Imu, ma agli alberghi manca liquidità Gli alberghi chiedono lo stop dell'Imu: L'estate non è bastata a recuperare liquidità

Il 16 dicembre scatta il pagamento dell'Imu, ma agli alberghi manca liquidità

 

Turismo ancora lontano dal recupero sul 2019

Insomma, il turismo domestico non è bastato a risollevare le sorti di alberghi e hotel. Secondo l'osservatorio di Confindustria Alberghi nel periodo gennaio-ottobre 2021 il tasso di occupazione delle strutture ricettive di Roma, per esempio, si è attestato al 30,1% contro il 72,5% del 2019. A Venezia, dato simile: 31,9% contro il 74,1% del 2019. Stessa cosa a Firenze: 34,3% contro il 77,8% del 2019. «Sin dall’inizio della pandemia abbiamo chiesto attenzione per il nostro settore. Non possono essere due mesi in un anno sufficienti a salvare le nostre aziende», ha sintetizzato Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi.

 

Colaiacovo: «Il Governo intervenga a sostegno delle aziende»

Manca quindi la liquidità per affrontare ulteriori spese (dal momento che anche per il 2021 i fatturati si preannunciano in calo con punte del 60% rispetto al periodo pre-pandemico). «Importantissime le parole del Ministro Garavaglia ieri a margine dell'assemblea generale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, che ha riconosciuto e sottolineato le criticità che il settore deve ancora affrontare. Al Governo, al presidente Draghi chiediamo di dare seguito da subito a questo appello, intervenendo a sostegno delle aziende che hanno subito le perdite maggiori che oggi non sono in condizione di sostenere il pagamento dell’Imu», ha aggiunto Colaiacovo.

 

 

Per Federalberghi persi 24 miliardi di euro in due anni

Secondo una stima di Federalberghi, infatti, le perdite subite da alberghi e hotel ammontano a 10 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2021 (rispetto allo stesso periodo del 2019). Cifra che porta la perdita complessiva degli ultimi due anni contrassegnate dall'emergenza Covid a 24 miliardi di euro. «Nei giorni scorsi il Governo è rimasto sordo alle nostre legittime aspettative e ha rigettato gli emendamenti al decreto fiscale che propongono di lenire le sofferenze delle strutture turistico ricettive prorogando l’esonero dal pagamento dell’Imu e del credito d’imposta sugli affitti per le imprese che versano in maggiori difficoltà. C’è ancora tempo per intervenire - conclude Bocca - e ci auguriamo che entrambe le misure vengano riconsiderate, quando il decreto fiscale approderà in Aula o durante la discussione della legge di bilancio», si è augurato il presidente Bernabò Bocca.

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