Gli Stati Uniti avvertono i viaggiatori in partenza: «Evitate di andare in Italia». La raccomandazione arriva dai Cdc, i Centri federali sanitari a stelle e strisce per i quali, dal 13 dicembre, il Belpaese è tornato fra le destinazioni a rischio a causa della pandemia Covid. Per la destinazione tricolore, livello di allerta 4, il più alto.
Gli Usa sconsigliano ai propri cittadini di viaggiare in Italia a causa dell'aumento dei contagi dovuti al Covid
Per chi non può fare a meno del viaggio in Italia, si raccomanda la doppia vaccinazione
Al di là dell’avvertimento generale di evitare viaggi in Italia, i Cdc raccomandano, per chi proprio non ne potesse fare a meno, di assicurarsi di essere pienamente vaccinati anche se questo non mette totalmente al riparo i turisti dal rischio di «prendere o diffondere le varianti del Covid». Indicazioni che valgono anche per altre destinazioni come Groenlandia e Mauritius, che vanno ad aggiungersi a Francia e altri sei paesi entrati nella lista nera. Tutti al livello massimo di allerta a cui “accedono” quei paesi nei quali, negli ultimi 28 giorni, si sono registrati più di 500 casi ogni 100mila residenti. In totale, sono più di 80 le destinazioni in questa situazione (al 13 dicembre).
Nei primi 9 mesi del 2021 già perso l'86% dei turisti provenienti dagli Usa
Per quanto riguarda l'Italia, le conseguenze della raccomandazione proveniente dai Cdc rischia di appesantire un passivo già pesante in termine di flussi turistici in arrivo dall'altra parte dell'Oceano Atlantico. Come riportato dai dati di Banca d'Italia, nei primi 9 mesi dell'anno in corso, i viaggiatori statunitensi in Italia (che rappresenta la componente straniera più importante tra i turisti extra-Schengen) sono calati dell'86% rispetto allo stesso periodo del 2019 (ultimo anno senza il Covid e nel quale il conto totale di americani in Italia è stato pari a 4,4 milioni di persone). A conti fatti, «un 2021 senza americani significa per l’Italia la perdita di oltre 3,5 milioni di turisti con 4 miliardi di spesa in meno. Le mete più penalizzate sono le città d’arte che risentono notevolmente della loro mancanza ma gli americani prestano anche particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza», ha commentato Coldiretti.
Nei primi 9 mesi del 2021 già perso l'86% dei turisti statunitensi in Italia rispetto allo stesso periodo del 2019
Negli Usa superati i 50 milioni di casi dall'inizio pandemia
Ma la situazione non va tanto meglio negli Usa dove i contagi sono in aumento e, proprio nel giorno dell’allerta sui viaggi verso l’Italia, è stata superata la soglia di 50 milioni di casi (su una popolazione di circa 329 milioni di persone) dall’inizio della pandemia. «Ed è quasi certamente una sostanziale sottostima dei casi, dal momento che molte persone infette non hanno sintomi o li scambiano per quelli di un'altra malattia, e non tutti vengono testati», ha sottolineato il New York Times.