Le Marche si sono affidate ai prodotti agroalimentari d’eccezione per promuovere il territorio e tutto l’indotto ad esso legato. Il progetto "Marche Experience - Eccellenze a Tavola" sta viaggiando forte e un primo bilancio sarà fatto giovedì 16 dicembre alle 12 nella Sala convegni Moncaro, Contrada Busche, 2, a Montecarotto (An). Nomi d’eccezione per parlare dell’iniziativa perché interverranno:
- Mirco Carloni, vice presidente della Giunta regionale e assessore all'Agricoltura Regione Marche
- Doriano Marchetti, presidente della cantina Moncaro
- Alberto Lupini, giornalista, direttore di Italia a Tavola e di Check-In
- Gianni Moreschi, amministratore di Presscom e coordinatore di Marche Experience
La formula prevista da “Marche Experience” è: degustare il vino di qualità dei produttori marchigiani abbinandolo alle tipicità e alle eccellenze agroalimentari valorizzate dagli chef della regione. L'iniziativa, finanziata da Regione Marche attraverso il bando regionale “Marche: dalla vigna alla tavola” promosso al vice presidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura, ha dimostrato la grande attrattività della formula di promozione che unisce i produttori di qualità e i ristoranti aderenti all'iniziativa, passando anche per il coinvolgimento dei sommelier professionisti che hanno guidato le degustazioni.

Le colline marchigiane
I numeri
I numeri parlano chiaro. Nella sezione di degustazioni a tema denominata "Marche Experience - Dalla Vigna alla Tavola" curata dalla società capogruppo Presscom, in quattordici eventi enogastronomici nelle città marchigiane sono stati coinvolti finora 500 partecipanti, di cui il 20% provenienti da fuori regione e che quindi, in parte, hanno soggiornato nelle strutture ricettive del territorio. Sono stati inoltre 42 i giornalisti coinvolti nell'iniziativa, in rappresentanza di testate di livello regionale e nazionale. Attraverso le pagine social si sono registrate oltre 360mila interazioni, a netto vantaggio della riconoscibilità del tessuto produttivo marchigiano.
Tra gli aderenti all'iniziativa 30 cantine, decine di produttori agroalimentari di qualità e quindici tra ristoranti ed enoteche, che hanno avuto modo di raggiungere un vasto pubblico anche attraverso il lavoro degli chef che hanno partecipato all'iniziativa di promozione turistico-gastronomica.
Le denominazioni e le tradizioni
Ad Ascoli Piceno è stata annunciata la Deco della “pasta ncaciata”, mentre ad Ancona la Cooperativa dei Pescatori di Portonovo ha lanciato un appello perché sono rimaste soltanto in tre le barche che pescano i famosi “Moscioli di Portonovo”. Allo stesso modo, sono rimasti appena in tre i produttori che producono e confezionano il formaggio pecorino dei Sibillini, tutelato anche come Presidio Slow Food. Sono tutte tradizioni che rischiano di sparire se non verranno rilanciate e promosse con programmi di promozione che vedono attivi sia la Regione Marche sia gli operatori del settore. Tradizioni che si legano all’identità storica e culturale dei territori e alla possibilità di creare uno storytelling territoriale capace di superare i confini regionali.