La prima volta non si scorda mai: il 9 dicembre Starbucks ha visto nascere il suo primo negozio sindacalizzato a Buffalo, nello stato di New York. Qui 19 dipendenti contro 8 hanno votato a favore della rappresentanza sindacale. Un risultato ottenuto dopo una battaglia storica, lunga decenni, in cui la storica insegna di caffetterie con il marchio della sirenza si era battuta contro ogni forma di organizzazione.
Da Starbucks negli Usa nasce il primo negozio sindacalizzato
Primo sindacato in 50 anni di attività
Dopo 50 anni di attività, quindi, in attesa del conteggio dei voti via posta in arrivo da altri due negozi delle stessa area, sono scattati i festeggiamenti da parte dei dipendenti della sede di Elmwood Avenue. Certo, si tratta solo di una piccola parte dei dipendenti Starbucks, ma comunque significativa. La catena conta quasi 34mila punti vendita in 78 paesi del mondo, 12mila solo negli Stati Uniti. Circa la metà sono gestiti direttamente dall’azienda che conta oltre 300mila dipendenti. Il gruppo ha ricavi per 29 miliardi di dollari l’anno e vale in borsa 136 miliardi di dollari.
Aumenti di salario ed equipaggiamenti migliori le rivendicazioni
Fra le rivendicazioni dei dipendenti dei negozi di Buffalo ci sono: l'aumento della forza lavoro così da superare la cronaca mancanza di personale, l'aggiornamento degli equipaggiamenti a loro disposizione nei punti vendita, l'aumento dei salari e un maggiore supporto nella gestione dei locali. Questioni che, grazie alla formazione del sindacato, potranno essere messi sul tavolo di una trattaviva con il management di Starbucks.