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Perquisizioni ai no-vax dopo i messaggi negazionisti su Telegram

L'operazione della polizia di Torino ha coinvolto 17 persone in 16 città. Contestati i reati di istigazione a delinquere e a disobbedire le leggi. Chiuso il canale Basta dittatura

 
15 novembre 2021 | 12:01

Perquisizioni ai no-vax dopo i messaggi negazionisti su Telegram

L'operazione della polizia di Torino ha coinvolto 17 persone in 16 città. Contestati i reati di istigazione a delinquere e a disobbedire le leggi. Chiuso il canale Basta dittatura

15 novembre 2021 | 12:01
 

Sono 17 le perquisizioni scattate in 16 città d'Italia nei confronti degli attivisti no-vax e no-green pass affiliati al canale Telegram "Basta dittatura". L'operazione portata avanti dalla polizia di Torino è stata realizzata a seguito delle indagini svolte sotto la direzione dei magistrati specializzati della Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, gruppo terrorismo ed eversione. L’autorità giudiziaria competente ha ravvisato, nei confronti degli indagati, i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi.

17 le persone indagate per le chat Telegram sul canale Basta dittatura Perquisizioni ai no-vax dopo i messaggi negazionisti su Telegram

17 le persone indagate per le chat Telegram sul canale Basta dittatura

 

Nella chat minacce anche a Mario Draghi

Le posizioni delle 17 persone perquisite andranno ora vagliate e approfondite. Quel che è certo è che molti dei soggetti coinvolti risultavano già noti alle forze dell’ordine sia per aver aderito a posizioni estremiste sia per precedenti reati quali resistenza a pubblico ufficiale, furto, rapina, estorsione e in materia di stupefacenti. Tra gli indagati figurano anche soggetti incensurati caduti nella spirale dell’odio online. Le città coinvolte nell’operazione sono: Ancona, Brescia, Cremona, Imperia, Milano, Pesaro Urbino, Pescara, Palermo, Pordenone, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Trieste, Torino e Varese.

 

Nello specifico, gli indagati istigavano sistematicamente all’utilizzo delle armi e a compiere gravi atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi. Nel mirino dei no-vax e no-green pass anche giornalisti, medici, forze dell'ordine e personaggi pubblici in generale accusati di "asservimento" e di "collaborazionismo" con la "dittatura" sanitaria in atto. Frequenti erano i riferimenti espliciti a "impiccagioni", "fucilazioni", "gambizzazioni". Nei messaggi si alludeva anche a una nuova "marcia su Roma".

 

 

Per quanto riguarda la piattaforma utilizzata, va ricordato che il canale "Basta dittatura" era già stato oggetto di un provvedimento giudiziario di sequestro nonché della decisione di chiusura da parte della stessa società, in considerazione della gravità dei contenuti pubblicati.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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