La revisione del sistema fiscale sta vedendo la luce: la bozza che sta per essere discussa dalla cabina di regia è composta da 10 articoli che comprendono la revisione dell'Irpef, dell'Ires e la razionalizzazione dell'Iva. Nella bozza compare anche un articolo per la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e la revisione del catasto di fabbricati.
Riforma fiscale, ecco la bozza
Gli obiettivi della revisione
Una volta che sarà stata approvata dal Parlamento, il Governo avrà 18 mesi per attuare la delega fiscale emanando i decreti attuativi. Gli obiettivi fondamentali dichiarati sono la crescita dell'economia, attraverso l'aumento dell'efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui fattori di produzione; la razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario, preservandone la progressività, da attuarsi anche attraverso la riduzione degli adempimenti e l'eliminazione dei cosiddetti "micro-tributi", la riduzione dell'evasione.
Riduzione dell'Irpef per incentivare l'offerta di lavoro
Ridurre gradualmente le aliquote medie Irpef "anche al fine di incentivare l'offerta di lavoro e partecipazione al mercato del lavoro, con particolare riferimento ai giovani e ai secondi percettori di reddito, nonché l'attività imprenditoriale e l'emersione degli imponibili". Questo è uno degli obiettivi principali indicati nella bozza della legge delega di riforma del fisco. Garantendo la progressività si deve inoltre puntare anche a ridurre gradualmente "le variazioni eccessive delle aliquote marginali".
Inoltre è previsto il riordino delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall'Irpef "tenendo conto della loro finalità e dei loro effetti sull'equità e sull'efficienza dell'imposta". Tra le indicazioni rientra anche l'armonizzazione della tassazione del risparmio "tenendo conto dell'obiettivo di contenere gli spazi di elusione dell'imposta".
Gli interventi sulle aliquote Iva
Con la riforma del fisco il governo punta a razionalizzare la struttura dell'Iva "con particolare riferimento al numero e ai livelli delle aliquote e alla distribuzione delle basi imponibili tra le diverse aliquote allo scopo di semplificare la gestione e l'applicazione dell'imposta, contrastare l'erosione e l'evasione, aumentare il grado di efficienza in coerenza con la disciplina europea armonizzata dell'imposta".
Per l'attuazione delle delega fiscale si potranno utilizzare "2 miliardi nel 2022" e "1 miliardo" nel 2023 dal fondo per la riforma fiscale creato con l'ultima manovra. Le risorse del fondo, si precisa, potranno essere integrate con le nuove entrate strutturali derivanti dalla lotta all'evasione fiscale. L'attuazione della delega non dovrà comunque pesare sui conti pubblici ed eventuali decreti che richiedano fondi andranno varati contestualmente o dopo i provvedimenti che reperiscono le risorse necessarie.
Graduale superamento dell'Irap
Attuare un "graduale superamento dell'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap)" garantendo "in ogni caso il finanziamento del fabbisogno sanitario". Il superamento dell'Irap completa, si legge nella relazione illustrativa del provvedimento, e la revisione dell'imposizione sui redditi personali e su quelli d'impresa.
Tra gli obiettivi favorire l'offerta di lavoro
La questione del catasto
Un aggiornamento del sistema della mappatura catastale - in particolare su immobili non censisti, abusivi, edificabili accatastati come agricoli - e nuovi criteri aggiuntivi per la descrizione degli immobili da utilizzare a partire "dal 1° gennaio 2026". Si precisa che "i nuovi criteri non" saranno utilizzati "per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali". Ci saranno un aggiornamento periodico di valori e rendite e norme ad hoc per gli immobili storico-artistici.