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Apri e chiudi, ma Mio Italia non ci sta: Chiudiamo bar e ristoranti il 7 e l'8 per protesta

Aperti fino alle 18 per i 2 giorni feriali, poi chiusi nel weekend: e Movimento Imprese Ospitalità ha deciso una serrata di protesta dei locali aderenti, per urlare al Governo «che ci sta ammazzando economicamente».

 
06 gennaio 2021 | 11:00

Apri e chiudi, ma Mio Italia non ci sta: Chiudiamo bar e ristoranti il 7 e l'8 per protesta

Aperti fino alle 18 per i 2 giorni feriali, poi chiusi nel weekend: e Movimento Imprese Ospitalità ha deciso una serrata di protesta dei locali aderenti, per urlare al Governo «che ci sta ammazzando economicamente».

06 gennaio 2021 | 11:00
 

L'Epifania è l'ultimo dei giorni rossi del decreto Natale. Ma prima di ripartire con il nuovo decreto a zone e colori, ci sono 4 giorni scoperti: il 9 e il 10, weekend, in zona arancione. Il 7 e l'8 in zona gialla per tutta Italia. Il che significa, per la ristorazione, un'apertura nei due giorni feriali (il 7 e l'8) fino alle 18 e poi di nuovo chiusi proprio nel weekend, quando il fatturato sarebbe maggiore. Una mossa che non è piaciuta a bar e ristoranti in Italia, soprattutto a Mio Italia - Movimento imprese ospitalità, che ha deciso, come segno di protesta, in una serrata nazionale anche nei giorni del 7 e dell'8.

La protesta di Movimento Imprese Ospitalità - Apri e chiudi, Mio Italia non ci sta: Serrata di bar e ristoranti il 7 e l'8

La protesta di Movimento Imprese Ospitalità

Mio Italia: Chiuderemo perché il Governo ci sta uccidendo
«Il Governo, con le sue bugie e con le sue tasse, ci sta uccidendo: tutti devono sapere quel che accade e, per questo, Mio Italia ha deciso una serrata di protesta dei locali aderenti». Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia, è su tutte le furie: «L'esecutivo si fa beffe del nostro comparto e, dopo la decisione di far aprire bar e ristoranti giovedi 7 e venerdi 8 solo a pranzo, per chiuderli di nuovo il sabato e la domenica, Mio Italia ha deciso un’azione forte: la serrata nazionale delle attività. Chiuderemo le serrande ed andremo ad affiggere un cartello, in cui spiegheremo il motivo della protesta contro le decisioni del governo, che ci sta ammazzando economicamente».

Bianchini: intervenga Mattarella
«Denunceremo - sottolinea Bianchini - la mancanza dell’arrivo dei ristori promessi a Natale, la partenza di 50 milioni di cartelle esattoriali e la totale incertezza in cui lavoriamo, a causa delle folli decisioni governative. Non possiamo accettare questo modus operandi singhiozzante perché migliaia di aziende stanno per fallire per la mancanza di ascolto e visione, stanno giocando con le nostre vite a causa delle poltrone, infischiandosene di centinaia di migliaia di italiani, ridotti alla fame. Siamo nel caos più totale, è ora che intervenga il Presidente Sergio Mattarella».

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