La bozza c'è, ora manca solo la validazione da parte del Governo. Gli impianti sciistici si avvicinano alla riapertura, dopo aver saltato a piè pari il periodo natalizio, con un protocollo operativo pronto alla verifica delle istituzioni. Frutto dell'incontro con gli esperti del Comitato tecnico scientifico dello scorso 15 gennaio, il documento dovrebbe fungere da regolamento per godersi gli scampoli di stagione.
Seggiovie al 100% della capienza ma con mascherina
Il tempo stringe, il 15 febbraio si riapreLa risposta dovrebbe arrivare a stretto giro, si spera. Secondo l'ultimo
Dpcm, infatti,
la riapertura degli impianti è prevista per il
15 febbraio, ma «occorre dare ai
gestori il tempo necessario per organizzarsi a fronte di una stagione purtroppo già compromessa», ha affermato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome,
Giovanni Toti. Ovviamente, il testo fa riferimento agli
scenari introdotti dalle ultime disposizioni in materia di sicurezza sanitaria. Inderogabile la chiusura nelle zone rosse, dimezzata quella nelle zone arancioni.
Le regole anti-assembramentoPer quanto rigaurda la questione
assembramenti negli impianti di risalita, le indicazioni sono chiare: «Per le
seggiovie è possibile la portata massima al 100% della capienza del veicolo ma è obbligatorio l’uso della
mascherina chirurgica. Tale portata è ridotta al 50% se le seggiovie sono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le
cabinovie è prevista una riduzione al 50% della capienza massima del veicolo e l’uso obbligatorio di mascherine chirurgiche», ha spiegato Toti.
Analogo limite è previsto per le
funivie, sia per la fase di salita che di discesa, prevedendo sempre l’uso di mascherina chirurgica. Inoltre, rispetto alla precedente proposta, è stata introdotta la previsione di un tetto massimo di
skypass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali, con l’obiettivo di limitare il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci.