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Caos dati in Lombardia. Dopo gli errori le sceneggiate

Oltre ai litigi tra Fontana e Speranza sull'errore del Rt, ora si assiste in Consiglio regionale a siparietti tra consiglieri in ginocchio e pallottolieri. Tutto sulle spalle dei commercianti pronti per una maxi causa.

 
26 gennaio 2021 | 13:46

Caos dati in Lombardia. Dopo gli errori le sceneggiate

Oltre ai litigi tra Fontana e Speranza sull'errore del Rt, ora si assiste in Consiglio regionale a siparietti tra consiglieri in ginocchio e pallottolieri. Tutto sulle spalle dei commercianti pronti per una maxi causa.

26 gennaio 2021 | 13:46
 

Errori, scaricabarile, litigi politici e ora anche sceneggiate durante il Consiglio regionale. Il caso Lombardia si arricchisce di nuovi particolari mentre, ancora, non si capisce chi abbia commesso lo sbaglio sul calcolo dell’Rt (l’indice di contagio) e su quei 10mila guariti che risultavano ancora malati e che hanno fatto finire la Lombardia in zona rossa. Mentre il governatore Attilio Fontana e il Ministro Robero Speranza si accusano a vicenda, tra i due litiganti ci sono migliaia di commercianti che hanno subito i danni delle chiusure e che meritano di sapere la verità. E che ora sono pronti per una maxi causa civile. Così come tutti i cittadini.

Bussolati consegna un pallottoliere a Fontana. Fonte: MiaNews - Caos dati in Lombardia Dopo gli errori le sceneggiate

Bussolati consegna un pallottoliere a Fontana. Fonte: MiaNews

Caos in consiglio, seduta sospesa
Cittadini, commercianti ed esercenti che ora devono pure assistere a spettacoli che mandano a monte il Consiglio regionale. Dopo l’intervento di Fontana, che ha ribadito la sua linea imputando l’errore al Governo, dai banchi è, infatti, montata la protesta nei confronti della giunta.

In particolare, il consigliere regionale di +Europa, Michele Usuelli, che aveva anticipato la sua protesta su Facebook, si è inginocchiato al centro dell'aula per chiedere che vengano resi pubblici tutti i dati sull'epidemia in Lombardia in forma disaggregata.

Dietro di lui sono apparsi cartelli con le scritte "Verità per la Lombardia", "Basta bugie" e "Ora basta", che era anche lo slogan di una manifestazione che si è tenuta ieri sera sotto Palazzo Lombardia. Mentre il consigliere regionale del Pd, Pietro Bussolati, ha consegnato al presidente Fontana un pallottoliere «per evitare che ci mandi ancora in zona rossa per sbaglio». In risposta, la maggioranza non è stata da meno intonando il coro "a lavorare, andate a lavorare".

Intervento della Digos
Risultato: seduta sospesa dal presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, che ha censurato e poi espulso il consigliere Usuelli, che però ha abbandonato l’aula solo un quarto d’ora dopo con l'intervento della Digos. «Mi sono messo in ginocchio, i responsabili della sicurezza si sono avvicinati, ho comunicato che mi sarei alzato immediatamente se il presidente Fontana e la vice presidente Moratti mi avessero detto che avrebbero pubblicato questi dati e mi è stato riferito che Fontana avrebbe detto “per me può restare anche in ginocchio” - ha poi spiegato Usuelli ai cronisti presenti al Pirellone- Così ho fatto finché è arrivata la Digos e, a loro gentile richiesta, sono uscito».
 
Usuelli ha poi aggiunto che nessun esponente della giunta gli si è avvicinato: «Mi si sono avvicinati i consiglieri della Lega a darmi monetine, tra l'altro quella di più valore era da 20 centesimi».

Uno spettacolo, che seppur mosso da una richiesta legittima di sapere chi ha sbagliato, di certo non giova all’immagine già incrinata che la Regione sta dando di sé in questi ultimi giorni. E di certo è irrispettosa in generale nei confronti dei cittadini, dei commercianti e dei ristoratori e gestori di locali che vogliono sapere la verità.

Caos dati in Lombardia Dopo gli errori le sceneggiate
Caos in consiglio, seduta sospesa

Commercianti, imprenditori e associazioni di categoria pronti a una maxi-causa civile
Ed è proprio in nome di questa verità che questa mattina gli avvocati Francesco Borasi e Angelo Leone hanno inviato alla Regione Lombardia la richiesta di accesso agli atti che sarebbero alla base del presunto errore di calcolo.

I documenti che verranno raccolti, serviranno per la class action, una maxi-causa civile davanti al Tribunale di Milano per chiedere il risarcimentodei danni, a cui stanno aderendo commercianti, imprenditori e associazioni di categoria. Secondo Confesercenti Lombardia il presunto errore è costato alle imprese lombarde «almeno 600 milioni di euro».

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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