I due volti, sorta di Giano bifronte, della Natura. Quando matrigna e cattiva al punto da flagellarci da circa un anno con questa pandemia che nel mondo fa contare i morti a milioni e nel nostro Paese a decine di migliaia; e quando benevola nel fornirci le basi affinché l’umanità si vaccini. Affinché l’umanità combatta e poi prevalga vincitrice sul virus soccombente. Da pochi giorni, e con lasso temporale prospettico che misureremo in mesi, le persone che abitano il mondo hanno cominciato a vaccinarsi. Opinabili, da buon senso ispirate e si spera efficaci, le considerazioni che hanno portato a stilare calendario: chi prima e chi dopo. Ma sia come sia, entro il novembre 2021 dovremmo essere quasi tutti vaccinati.
Come cambierà l'aeroporto?
In questa prospettiva immaginiamo che il nostro teatro di vita quotidiana sia un grande aeroporto, con entrambi i due ricordati volti della natura, auspicando che quello cattivo sia declinante e quello buono sia emergenti. L’aeroporto, si sa, è composto da due grandi aree gergalmente denominate Land Side e Air Side. Nell’area Land Side stanno tutti in condizioni di affollamento. Nell’area Air Side stanno invece coloro che, fatto il check-in ed ottenuta la boarding pass, vi hanno accesso. Tra quelli che stanno nell’Air Side è come se circolasse una sorta di agreement tacito, è come se l’un l’altro ci si dicesse “hai la boarding pass, lo so come tu sai che ce l’ho anche io. Tu puoi volare, lo so. Ed anche io posso volare e lo so che tu lo sai”. Una sorta di trust relationship che diviene connaturata al luogo. Essere nell’Air Side abilita pienamente le condizioni di vita sociale che noi riteniamo soddisfacenti. Abitare nell’Air Side comporta avere diritti. Ma attenzione però! L’essere “titolari di diritti” è il frutto di un dovere sociale al quale abbiamo adempiuto facendo il check-in dimostrando (certificabile) di averlo fatto con la boarding pass. Il vaccino per vivere serenamente l'accoglienza
Usciamo da metafora e diciamo che abitare serenamente nel nostro mondo comporta esserci vaccinati e rendere certificata questa avvenuta vaccinazione. E la nostra socialità nel vivere quotidiano, lo sappiamo bene, si evidenzia sovente e con quella gioiosa convivialità che tanto adesso ci manca, nell’andare al ristorante. Bene, a ben guardare potrebbe non esserci più alcun problema a breve. Un ristorante aperto, pronto ad accogliere clienti, clienti pronti a frequentare il ristorante aperto: questo è il saldo vincente di un comportamento sociale virtuoso. Il ristoratore e tutte le persone che lavorano al ristorante hanno fatto check-in e hanno ottenuto la boarding pass. Lo comunicano ed all’occorrenza lo dimostrano. Idem per i clienti: si sono vaccinati e possono dimostrarlo. Va bene nel senso che non va male, ma ancora non è che vada proprio bene bene. Il cliente è uno degli stakeholders del ristorante e mostra all’occorrenza il suo status di “vaccinato”: garanzia per il ristoratore, lasciapassare a ché fruisca dei servizi, quello di sala innanzitutto. E gli altri stakeholders, fornitori innanzitutto? Anche costoro, onde permanere fornitori del ristorante che così responsabilmente sta creandosi lo status di “Covid Free” devono aver fatto check-in e devono pertanto essere dotati di boarding pass da esibire all’occorrenza onde poter accedere all’Air Side. Fondamentale avviare un circolo virtuoso
Si comprende allora qual è il fenomeno che sta emergendo in questi giorni e che andrà ad espandersi nell’anno 2021. Lo denomineremo “cerchi nell’acqua”, il passatempo sulla riva del lago. Si getta un sassolino in acqua e si assiste al fenomeno della propagazione di cerchi concentrici. La vaccinazione è anche questo. Man mano che ci si vaccina, man mano che con il tempo aumenta la percentuale dei vaccinati e complementarmente diminuisce quella dei non vaccinati, il cerchio esterno, che è quello che delimita l’area Air Side, diventa sempre più ampio, sempre più accogliente, sempre più inclusivo.
L’insegnamento derivato della natura sorniona: dall’happy few all’happy many, ovvero dai pochi felici ai tanti felici. Il Covid, nel suo “costringerci” a collaborare tutti insieme per debellarlo, ci sta portando ad un capovolgimento paradigmatico. Non si può essere happy few (felici in pochi). O happy many (felici in tanti), e quindi a tendere “happy all” (tutti felici), o niente. Torniamo un attimo alla metafora dell’aeroporto.
Noi che viviamo nell’Air Side, noi vogliamo, desideriamo e ci prodighiamo affinché quanti abitano la Land Side, doverosamente adempiendo al check-in, e ottenendo così la boarding pass, varchino la soglia e vengano anch’essi in Air Side: c’è spazio per tutti. La soddisfazione dell’umanità a fine anno 2021: Land Side desolatamente vuota.
Pronti ad una nuova normalità
La nuova normalità avanza e si porta dietro il destino beffardo: rendersi poco riconoscibile proprio perché avanza. Facciamo riflessione. Un anno fa avremmo mai ritenuto possibile che nell’uscire da casa avremmo incontrato qualcuno che ci “misurava la febbre”? Avremmo mai immaginato di indossare la mascherina? Avremmo mai ipotizzato che non si ricorreva al bacetto sulla guancia, tra amici? E il gel disinfettante ovunque? E la fila “fuori” dal negozio onde evitare l’assembramento al chiuso? Quanti scettici, anche pensatori illustri, prevedevano la morte precoce della delivery? Sapremmo oggi immaginare un ristorante che non eroghi delivery e take away? Ecco, la nuova normalità in questa fase è cautelarsi al punto tale da ritenere un proprio diritto ed anche un dovere, accedere all’Air Side, avere relazioni solo con quanti abitano l’Air Side, agognando a ché la Land Side si svuoti. Gliela si fa, agendo consapevolmente insieme. Tutti insieme renderemo il mondo “Covid free”.