Locali e spiagge aperti dal 18 maggio: in Liguria la stagione turistica e balneare comincerà tra una settimana esatta. Questo l'annuncio, in un’intervista al Corriere, del governatore Giovanni Toti che, nel giorno in cui è atteso il confronto tra Governo e Regioni, assicura: «Sì, diamo il via alla stagione balneare. Il comparto turistico dà lavoro a 100 mila persone e se si viaggerà tra le Regioni potremmo salvare il 70% della stagione». Previsioni ottimistiche, quelle del governatore ligure, rispetto a quanto prospettato dagli addetti ai lavori. Con la curva dei contagi ancora in calo, per Toti l’imperativo è di riaprire al più presto quante più attività possibile, anche i ristoranti: «Lo faremo – ha detto – con i protocolli nazionali dell’Inail, che sono in ritardo. Altrimenti con le nostre regole. E daremo la concessione di suolo pubblico gratuito e più tavoli all’aperto».
Giovanni Toti
Il pressing della Liguria sul Governo si fa dunque ancora più deciso, soprattutto dopo
la decisione dell'Alto Adige di riaprire le attività commerciali già da oggi. «Ho sentito il ministro Francesco Boccia e credo che alla fine ci sarà il via libera – ha detto ancora Toti al Corriere – Noi chiediamo due cose: che ci conceda di riaprire le attività dal 18 e che torni alle Regioni l’autonomia concessa dal Titolo V e che ci è stata sottratta dal dpcm».
Già da questa settimana un’ordinanza della Regione prevede la riapertura di
b&b e agriturismi, con la posssibilità, per le persone, di muoversi in libertà su tutto il territorio regionale. Poche e chiare regole per chi vorrà frequentare le spiagge da lunedì prossimo: «Basterà la distanza sociale – assicura Toti - Stiamo sperimentando un braccialetto volontario da mare: se ti avvicini a meno di un metro vibra. Una cosa giocosa. Chissà, magari diventa una moda. Per le spiagge libere decideremo con i Comuni: potrebbero esserci steward per la moral suasion. Sotto lo stesso ombrellone chi vive insieme».