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L’Italia firmò il Mes nel 2011 L'Ue si espone e appoggia Conte

La conferenza stampa del Premier ha spostato l’attenzione dall’annuncio della proroga delle restrizioni al duello politico tra Governo e Opposizioni. La patata bollente passa nelle mani di Mattarella.

 
11 aprile 2020 | 11:56

L’Italia firmò il Mes nel 2011 L'Ue si espone e appoggia Conte

La conferenza stampa del Premier ha spostato l’attenzione dall’annuncio della proroga delle restrizioni al duello politico tra Governo e Opposizioni. La patata bollente passa nelle mani di Mattarella.

11 aprile 2020 | 11:56
 

L’attacco frontale di Giuseppe Conte a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, accusati di dire menzogne in merito al Mes, ha provocato una serie di reazione a grappolo su più fronti. I fatti, riportati dall’Unione Europea stessa, dicono che fu il Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi IV ad approvare il 3 agosto 2011 «il disegno di legge per la ratifica della decisione del Consiglio Europeo 2011/199/Ue, che modifica l'articolo 136 del Trattato sul funzionamento della Ue relativamente a un meccanismo di stabilità (Esm - European Stability Mechanism), nei Paesi in cui la moneta è l'euro. Obiettivo della Decisione è far sì che tutti gli Stati dell'Eurozona possano istituire, se necessario, un meccanismo che renderà possibile affrontare situazioni di rischio per la stabilità finanziaria dell'intera area dell'Euro».

Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Giorgia Meloni - L’Italia firmò il Mes nel 2011 L'Ue si espone e appoggia Conte

Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Giorgia Meloni

Quel Cdm fece seguito al Consiglio Europeo del 25 marzo 2011, in cui l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rappresentò l'Italia al tavolo in cui si definirono i contenuti del Mes. Il governo Berlusconi IV ebbe Bossi ministro per le Riforme, Meloni ministra per la Gioventù, Calderoli ministro per la Semplificazione, Nitto Palma ministro per la Giustizia dal 27 luglio 2011, La Russa ministro della Difesa, Tremonti ministro per l'Economia e Gelmini ministro per l'Università.

Giorgia Meloni reclama un diritto di replica sulla Rai definendo quasi dittatoriale l’atteggiamento del Presidente del Consiglio reo di non aver concesso il contraddittorio alle due parti citate. Inoltre, in un messaggio lanciato poco dopo la conferenza stampa di Conte, precisa che nel 2012 non era lei Ministro (Conte ha commesso un errore temporale nel parlare dell’approvazione del Mes). Come dire, che smentisce Conte su un adata sbagliata, ma non può smentire che era nel governo che approvò il Mes.

Matteo Salvini, facendo eco alle ultime parole di Giorgia Meloni, si appella invece al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo un suo intervento deciso sulla questione con una telefonata che sarebbe avvenuta questa mattina. Che tutti abbiano il diritto di replica e che, come al solito, forse lavare i panni in casa propria sarebbe più utile a tutti ci sono pochi dubbi. Ma che la voce del Premier, saturo di polemicucce spesso fondate su slogan urlati e poco veritieri, sia stata quella di gran parte degli italiani è altrettanto veritiero.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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