Col debutto di Giusta nasce il 9 dicembre un nuovo modello di food delivery completamente sostenibile, etico e garantito, con i promotori che, con un approccio interdisciplinare e hi-tech, puntano a voltar pagina nelle consegne a domicilio di alimenti e piatti pronti in un periodo in cui il comparto del digital food delivery è arrivato a rappresentare tra il 20 e il 25% dell'intero settore delle consegne a domicilio, secondo i dati forniti da Just Eat.
Con la supervisione e l'apprezzamento della Fipe
Creata con la supervisione e l'apprezzamento di Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, da un team di aziende italiane, Giusta mira a modificare lo status quo relativo a eticità delle commissioni, tutela del rider, copertura limitata delle consegne e qualità del cibo consegnato.
I fattorini di Giusta
Tra i promotori:
Cooltra,
Hotbox,
La Pecora Nera Editore,
pOsti,
SeeYouFood,
Starbox,
TheFoodCons,
TrustDelivery, il Prof.
Andrea Vitaletti della Sapienza Università di Roma: tutti accomunati dalla volontà di innovare per massimizzare l'impatto positivo verso le comunità, i dipendenti, l'ambiente.
Si parte da Pipero, noto locale romanoRistorante ambassador del progetto è
Pipero, noto locale romano, che nel suo Menu Delivery Piperohome ha scelto la
lasagna alla carbonara come piatto da consegnare a domicilio in maniera Giusta.
Affianca il team di progetto la società di consulenza
EY, come Business Transformation Advisor e sponsor. Il ruolo definisce un supporto alla definizione del modello di equa ripartizione del valore, la promozione della nuova piattaforma di delivery nelle sedi istituzionali e finanziarie ed il supporto tecnologico attraverso la soluzione
blockchain basata su
Ethereum e presente su scala globale - EY OpsChain Traceability.
Corrieri regolamente assunti con contratto logisticoPunti di forza della piattaforma, precisano i promotori di Giusta, sono:
- un'app personalizzata, accessibile e user friendly, per la fase di gestione dell'ordine;
- un sistema intelligente per l'ottimizzazione dei percorsi di consegna;
- corrieri regolarmente assunti con contratto logistico;
- l'utilizzo on demand di scooter elettrici;
- l'impiego delle più moderne tecnologie per garantire la perfetta conservazione dei cibi;
- l'inviolabilità delle confezioni, grazie all'etichetta anti-manomissione;
- la tracciabilità in blockchain delle informazioni sull'ordine, fruibili dal consumatore inquadrando il Qr code riportato sulla confezione;
- e la commissione richiesta al ristoratore è tra le più basse, il 15%, variabile in misura inversamente proporzionale al valore dello scontrino, comprensiva di market place e consegna, e senza fee di ingresso.
Tecnologia protagonista
Virgilio Maretto, Ceo di pOsti e portavoce di Giusta, ha commentato così: «La
tecnologia è protagonista. Il settore della
ristorazione si è già fortemente digitalizzato: in un momento difficile come quello che il Paese sta vivendo con l'emergenza
Covid-19, le nuove prospettive e soluzioni digitali possono aiutare il comparto a migliorare modelli di business e performance».
Consegna a domicilio eticaSecondo
Alessandro Pipero «Giusta è un messaggio forte che come primo ristoratore sono contento di rivolgere ai miei clienti. Una consegna a domicilio
etica è il valore aggiunto al nostro servizio di delivery, un atto di responsabilità verso la comunità e una garanzia in più per i nostri clienti».
Accessibile a tutti gli imprenditoriConclude
Luciano Sbraga, vicedirettore generale di Fipe: «Il delivery non è ancora un servizio accessibile a tutti gli imprenditori della ristorazione, anche per le barriere dovute a commissioni troppo onerose. In una situazione drammatica come quella che il comparto sta vivendo con la chiusura delle attività, Giusta rappresenta una nuova opportunità. Fipe, ancora una volta, guarda con attenzione e interesse a tutte quelle soluzioni che sviluppano il business secondo una logica di eticità e di
coevoluzione, in linea con la nostra filosofia».