Dai ristoratori alle associazioni che promuovono l’enogastronomia arriva un coro unanime di ringraziamenti per il lavoro portato avanti da Roberto Vitali. Con molti si è instaurato un rapporto lungo 40 anni e con altri un sentimento di vera amicizia, condita da consigli e cene in famiglia. Ma le condoglianze e la commozione è arrivata da ogni angolo d'Italia, dal mondo dell'Horeca e del giornalismo, da chi l'ha conosciuto dal vivo o per i suoi articoli: Sui social i messaggi degli chef Chicco Coria, Roberto Lodovichi e Antonio Cuomo, di Fiorenzo Colombo di Abi Professional, dell'ex sindaco di Bergamo Franco Tentorio e del politico Carlo Saffiotti. Da Edoardo Raspelli e Gigi Brozzoni, da Anna Scafuri a Carlo Ottaviano, da Maurizio Barbieri a Maddalena Baldini, da Giuseppe Mariggiò a Danilo Belllucci, da Piera Genta ad Alessandro Maurilli, da Piero Rotolo a Marco Morelli, da Lorenza Vitali a Ezio Santin, da Lucia Barzanò a Donato Sinigaglia, da Marisa Cartotto ad Angelo Peretti, da Mikol Belluzzi a Luigi Cremona, ecc.
Roberto Vitali
Il ricordo di Medolago, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio«Roberto conosceva molto bene mio padre ed era invitato anche al mio matrimonio – è il ricordo di
Emanuele Medolago Albani, presidente del
Consorzio di Tutela del Valcalepio -.
Ci ha sempre sostenuto e spronato a migliorarci parlando del vino bergamasco e delle nostre tipicità».
Il cordoglio dell'Associazione Cuochi Bergamo«Roberto ha da sempre rappresentato la penna garbata della
famiglia dei cuochi e ci ha aiutato a crescere – affermano
Fabrizio Camer e Santo Manetta, presidente e vicepresidente dell’
Associazione Cuochi Bergamo – Aveva un grande bagaglio culturale ed elargiva sempre importanti consigli».
Ascom Bergamo ricorda il suo supporto«Ogni volta che lo chiamavamo per una conferenza stampa, era sempre presente – ricorda
Petronilla Frosio, presidente dei ristoratori di
Ascom Confcommercio Bergamo -. Ci ha aiutato molto a promuovere le nostre attività, l’enogastronomia e i prodotti del territorio».
Commozione a tre stelle...«Lo ricordo con grande affetto. Quando ero bambino veniva a trovare papà Vittorio e mamma Bruna e da allora abbiamo sempre collaborato – ricorda commosso
Chicco Cerea, tristellato Da Vittorio - quando avevo 20 anni lo incontrai ad un concorso culinario in Veneto, dove vinsi il primo premio. Roberto venne da me
entusiasta e orgoglioso per complimentarsi e insieme avvisammo i miei genitori, che risposero fieri per il traguardo raggiunto».
Famigerata la sua correttezza professionale«Non ho mai letto un suo articolo polemico – ricorda
Beppe Acquaroli, portavoce del gruppo «RistorantiBergamo» -. Riusciva veramente ad apparire con notizie
positive, senza la necessità di dover criticare in senso negativo le attività che andava a visitare. Aveva una grande cultura ed era un
giornalista altruista che ha sempre creduto nei nostri progetti».
Col "Giopì" un'amicizia quarantennaleTra gli amici storici di Roberto Vitali c’è sicuramente
Ivar Foglieni. fondatore del ristorante tipico bergamasco «
Ol Giopì e la
Margì». «Ho conosciuto Roberto in tempi da ritenersi ormai antichi, più o meno 35/40 anni fa e abbiamo sposato insieme a larghe braccia la promozione del prodotto del territorio
bergamasco e
lombardo. Abbiamo intrapreso esperienze dirette di divulgazione del nostro territorio in 16 Stati europei (Finlandia, Slovacchia, Polonia, Portogallo, Francia, Bulgaria, Romania, in Austria con il tartufo bergamasco, oltre a 5 Paesi extraeuropei Cuba, Ghana, Kenya, San Pietroburgo e Cina nel 2005) portando al seguito vini, salumi, e quant’altro dell’agroalimentare bergamasco. Ci chiedevamo il motivo per cui gli operatori della ristorazione penalizzavano i prodotti del territorio, promuovendo al contrario ciò che veniva da altre regioni o dall’estero. Entrambi avevamo nel nostro semplice modo di essere una particolare attenzione per Bergamo e la sua gente».
Bonati ricorda un'ultima intervista«Ci siamo sentiti per un’intervista proprio pochi giorni fa, era un grande giornalista che sapeva raccontare la realtà nel migliori dei modi – ha commentato
Andrea Bonati, presidente del
Consorzio pasticcieri Artigiani Bergamaschi -. «Roberto ha sempre mostrato grande interesse e amore per la sua terra bergamasca e i prodotti del territorio, con una professionalità e disponibilità difficili da ritrovare - ha commentato Paolo Russo, presidente del Consorzio Moscato di Scanzo -. E’ sicuramente una grave perdita per la nostra
comunità».
Il ricordo di Ais e OnavAnche
Ais e
Onav ricordano con grande affetto la figura di Roberto Vitali. «Insieme abbiamo lavorato molto e ci siamo anche divertiti, visitando in incognito alcuni locali – ricorda
Roberta Agnelli, delegata provinciale dell’
Ais, l'Associazione Italiana Sommelier -. Lo immagino mentre degusta da altre parti, accompagnando il nostro lavoro e la promozione del territorio». «Lo ricordo sempre di buon umore - commenta
Roberto Cerruti, delegato provinciale Onav, l'
Organizzazione Nazionale Assaggiatori di
Vino di
Bergamo -. Ci ha sempre accompagnato, anche negli ultimi tempi che non sono stati certamente facili».
Consigli ed entusiasmo riconosciuti da tutti«Ha sempre partecipato alle nostre conviviali seguendo la filosofia dell’associazione – afferma
Enrico Radicchi, fiduciario Slow food Bergamo per molti anni – Ci siamo frequentati molto, tanto da diventare amici». «Io e mia moglie siamo veramente tristi perché Roberto era un amioco vero e ci ha sempre seguito con l’
Anag, l'Associazione Nazionale Assaggiatori di Grappa e il Cordon Bleu – è il commento di
Lucio Piombi, delegato provinciale dell’Accademia italiana della Cucina -. Veniva spesso a casa nostra e insieme parlavamo dei nostri progetti. Era sempre prodigo di consigli». «Ero molto affezionato a Roberto – commenta commosso Mario Lameri, gran maestro dell’Ordine dei
Cavalieri della
Polenta-. Perdiamo un grande amico con cui abbiamo viaggiato parecchio insieme».
«Ha sempre seguito le nostre assemblee e l’attività dei nostri panificatori – commenta Massimo Ferrandi, presidente Aspan -. ci siamo sentiti anche ultimamente per un servizio di approfondimento sulla categoria».
I
funerali si terranno sabato alle 10 nella parrocchiale di
Colognola, quartiere di
Bergamo dove risiedeva da anni. Dopo la cremazione, le ceneri saranno portate al cimitero di
Ciserano nella tomba dei genitori.