Sono passati sei mesi, ma molti agriturismi non hanno ancora visto un centesimo dei 2.500 euro previsti a sostegno delle attività di ristorazione e dei 1.300 euro per le strutture ricettive. Queste le cifre approvate, sei mesi fa appunto, da Riparti Piemonte e dal Riparti Turismo che avrebbero dovuto dare una boccata d’ossigeno alle attività maggiormente colpite dalla crisi generata dalla pandemia Covid-19.

Il contributo sarebbe dovuto arrivare in pochi giorni con un semplice click
«Il
contributo che sarebbe dovuto
arrivare in pochi
giorni con un semplice
click, questa è stata la solenne promessa della giunta regionale, si è invece perso nei meandri della
burocrazia - spiega il presidente
Cia Piemonte Gabriele Carenini - A maggio è stata prima approvata la
legge regionale Riparti Piemonte, poi è stato sottoscritto il
protocollo su Riparti turismo siglato anche da Cia, ma per gli agriturismi è iniziata una vera e propria odissea. Abbiamo trasmesso più e più volte alla Regione l’elenco degli agriturismi che avrebbero avuto diritto ai
bonus, ma gli uffici regionali hanno continuato a rinviare la questione di settimana in settimana. Ora il portale per la presentazione delle domande è chiuso e molti agriturismi sono rimasti esclusi. È una situazione
inaccettabile. Chiediamo che venga di nuovo concessa la possibilità di far
domanda per il
Bonus Piemonte a chi non è ancora riuscito a presentarla non per negligenza, ma a causa delle troppe “
trappole” burocratiche, e che vengano inseriti una volta per tutte tra i
beneficiari tutti gli
agriturismi, ai quali dovranno essere pagate con
celerità sia le richieste già presentate sia quelle nuove».
L’invito ad acquistare un voucher per sostenere il settoreNel frattempo, Cia lancia
un’iniziativa per
sostenere gli
agriturismi associati in tutta Italia, per contribuire a mantenere viva l’offerta turistica nelle aree rurali in questa fase acuta dell’emergenza epidemiologica.
Turismo Verde, l’associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, che lancia la
campagna di promozione
#sostieniltuoagriturismo, e invita ad
acquistare da
subito un
voucher ad hoc per un pranzo, una cena, un soggiorno nel verde a contatto con la natura, un corso di cucina o sui tanti altri temi proposti dalle fattorie didattiche, anche da regalare a un amico o a un familiare.
Gabriele Carenini
È un modo concreto per
supportare un
comparto che conta 100 mila addetti e che ha già perso nel 2020, per colpa del Coronavirus, più di 600 milioni di fatturato (su oltre un miliardo di euro annuo in media) e oltre 295 milioni di presenze.
«È un momento davvero
critico per il settore, faticosamente in
ripresa dopo mesi di fermo, con i nostri operatori agrituristici di nuovo bloccati dopo aver investito sul futuro mettendo le proprie strutture in sicurezza e nonostante le garanzie di distanziamento sociale offerte dagli spazi in campagna - spiega il presidente Cia Alessandria
Gian Piero Ameglio- In questo senso, la campagna #sostieniltuoagriturismo rappresenta la forte volontà di
mantenere attiva l’offerta di servizi nelle
aree rurali, di non far spegnere quella luce che gli stessi agriturismi hanno acceso in tanti borghi italiani, ricchi di storia e di tradizioni, ma spesso dimenticati, creando negli anni un turismo sostenibile e lento».