La telenovela delle concessioni balneari sembra essere arrivata ad uno snodo cruciale. La chiave di volta arriva dal Tar della Toscana che ha confermato la validità e l’efficacia dell’estensione delle concessioni demaniali marittime fino al 2033.
Lo ha fatto indirettamente con la sentenza numero 1377 depositata lunedì 9 novembre 2020, con la quale ha rigettato la richiesta di accertamento del diritto all’indennizzo in favore dei concessionari alla scadenza delle concessioni demaniali marittime, visto che le stesse sono state prorogate ex lege n. 145/2018. Sospiro di sollievo per gli addetti ai lavori regionali, ma buone notizie anche in Sardegna.

Conessioni balnearie fino 2033
La vicenda concessioniPer capire l’intrigo serve un piccolo
rewind. Il Decreto Rilancio approvato poco dopo la fine del lockdown prevedeva il prolungamento delle concessioni balnearie fino al 2033 così da aiutare le piccole realtà famigliari che necessitavano di un’estate di lavoro per non fallire.
Sul settore però pendeva la
direttiva Bolkestein che, al contrario, apriva il mercato anche a imprenditori internazionali. L’Italia però aveva sempre agito da sé, rinnovando automaticamente le concessioni agli storici gestori, ma senza poter ridiscutere i
canoni. Fino al 2018, quando la decisione di prolungare le stesse concessioni per altri 15 anni era diventata ufficiale.
I passaggi dai tribunaliA proposito della sentenza del
Tar della Toscana, il
sindacato italiano balneari-Confcommercio ricorda che anche il Consiglio di Stato, Sez. V, con diverse altre sentenze aveva dichiarato la validità e l’efficacia della legge n. 145/2018 (numeri 7251, 7252, 7253, 7254, 7255,7256, 7257 e 7258: tutte del 24 ottobre 2019).
Appare, quindi, sempre più isolata la tanto pubblicizzata sentenza del Consiglio di Stato, sez. VI, del 18 novembre 2019 nr. 7874 che, al contrario, aveva dichiarato la non conformità al diritto europeo della stessa disposizione normativa. È comunque certo che, a distanza di due anni dal varo della legge nr. 145/2018, non è stata promossa alcuna procedura di infrazione da parte della
Commissione europea.
Tutto ciò evidenzia ancora di più l’infondatezza e la pretestuosità dei ritardi dei Comuni e delle Autorità di sistema portuali nella doverosa applicazione della legge che ha disposto il differimento della scadenza delle concessioni demaniali marittime. Il SIB sta dunque sollecitando il Governo e i
Ministeri competenti affinché sia eliminato ogni ostacolo che impedisce la messa in sicurezza amministrativa della
balneazione attrezzata italiana.
Esulta la Sib Toscana«A questo punto, diventano ingiustificati i ritardi dei Comuni nell’applicazione della legge 145/2018 - sottolinea la presidente regionale di
Sib (Sindacato Italiano Balneari)-Confcommercio Toscana
Stefania Frandi - per questo, chiediamo ai Comuni inadempienti di mettersi in moto subito per formalizzare l’estensione a tutti i
concessionari delle coste toscane. Si tratta di un obiettivo importante non solo per la categoria che rappresentiamo, ma per tutta la Toscana, perché una volta messo in sicurezza il futuro delle nostre attività, potremo ripartire con gli investimenti per dare al turismo balneare stabilimenti sempre più sicuri e di qualità. Potremo così presentarci all’appuntamento con l’
estate 2021 con tutte le carte in regola. E il turismo toscano, dopo le difficoltà gravissime causate dalla pandemia, potrebbe riprendere forza proprio dal balneare, che è voce importantissima dell’economia regionale, visto che sviluppa da solo quasi il
15% del Pil».
«A livello sindacale - prosegue la presidente dei balneari di Confcommercio
Stefania Frandi - lavoreremo con i funzionari delle amministrazioni comunali perché l’obiettivo dell’estensione delle concessioni si concretizzi entro la fine dell’anno. C’è proprio bisogno di restituire serenità agli imprenditori del comparto, da troppo tempo sospesi nell’incertezza».
E in Sardegna?Sul fronte sardo invece la Regione ha pubblicato il
vademecum per rilasciare la proroga delle concessioni balneari. Dopo la delibera con cui l’amministrazione
Solinas recepisce la legge del Governo in materia di estensione delle attività balneari sul demanio per 15 anni, arrivano le spiegazioni tecniche che i dirigenti comunali dovranno seguire.
Via libera alla procedura burocraticaFesteggia il Sib Sardegna, attraverso il suo presidente
Claudio Del Giudice intervistato da La Nuova Sardegna. «Con la delibera del 24 settembre la giunta Solinas aveva già dato un indirizzo politico forte e chiaro - commenta - ora i funzionari comunali e regionali hanno anche l’indicazione della esatta procedura burocratica da seguire per provvedere all’immediata estensione dei titoli concessori demaniali vigenti al 31 dicembre 2033, così come previsto dalla legge nazionale voluta dall’ex ministro Giammarco Centinaio e come ribadito dai decreti emanati questa estate dal
Governo Conte per fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica da
Covid 19».
Un plauso alla GiuntaDel Giudice plaude alla decisione della giunta. «Bene hanno fatto la giunta Regionale e il direttore degli
enti locali a emanare questi provvedimenti che con grande chiarezza daranno avvio immediato alle procedure per il rilascio delle estensioni temporali dei titoli concessori. È il riconoscimento delle ragioni di oltre mille piccoli imprenditori sardi e delle loro famiglie che vogliono continuare a esistere e conservare il proprio lavoro nel mezzo di questa epocale crisi economica. Parliamo di circa 5mila posti, a cui se ne aggiungono circa il doppio con le assunzioni
stagionali. Il risultato è stato possibile grazie a molti fattori, primo fra tutti l'impegno corale di tutto il direttivo regionale Sib, che con oltre due anni di lavoro incessante di interlocuzione con la politica regionale è riuscito a far capire la giustezza delle ragioni della categoria. Fondamentali poi la sensibilità e l’impegno della maggioranza regionale».
E i comuni costieri?Resta da capire se il vademecum appena pubblicato dalla Regione basterà per convincere alcuni comuni
costieri, tra cui
Olbia, a firmare la proroga. La posizione di Olbia, come anche di Arzachena, Loiri Porto San Paolo e Santa Teresa erano stati di attesa. Se da un lato infatti la Regione e il Governo hanno deciso per la proroga immediata, resta in piedi la direttiva europea Bolkestein in base alla quale le concessioni devono andare abando. Posizione recentemente sostenuta anche dall’
Antritrust.