Mentre lo spauracchio di un altro lockdown aleggia sulle teste degli italiani per far fronte alla seconda ondata di coronavirus che il 14 ottobre ha fatto registrare 7.332 nuovi casi (una chiusura totale a Natale farebbe bruciare 4,1 miliardi al turismo, ha calcolato la Coldiretti), i nostri vicini di casa europei, che hanno curve del contagio più preoccupanti, hanno cominciato ad abbassare le serrande. Partendo dai "soliti noti": il martoriato settore della ristorazione.
In Francia il presidente Macron ha imposto il coprifuoco in alcune zone del Paese
FRANCIA: BAR CHIUSI E RESTRIZIONI AI RISTORANTI
Ha iniziato la Francia, blindando Parigi il 5 ottobre 2020: zona di massima allerta per almeno due settimane, tra bar chiusi e ristoranti aperti con un protocollo di restrizioni rafforzato, che prevede limitazione di 6 clienti per tavolo e il distanziamento obbligatorio di 1,5 metri. Poi il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che non si potrà uscire di casa dalle 21 alle 6 del mattino per sei settimane. Non per tutto il Paese, ma solo per la regione di Ile de France (quella di Parigi) e per altre otto metropoli: Grenoble, Lille, Lione, Aix, Marsiglia, Saint-Etienne, Tolosa, Rouen. Il 14 ottobre il contatore dei positivi giornalieri segnava 22mila nuovi casi.
REGNO UNITO: NIENTE PUB, LOCKDOWN A LIVERPOOL
Il Regno Unito, che adesso ha più ricoveri ospedalieri per il Covid-19 che prima dell'adozione del lockdown a marzo, ha inserito Liverpool al livello più alto nel sistema di lockdown illustrato dal premier Boris Johnson: niente incontri nelle case e tutti i pub e i bar saranno chiusi. Giù le serrande anche per palestre, centri ricreativi, negozi di scommesse e i casinò. I nuovi positivi del 14 ottobre erano oltre 19mila.
GERMANIA: COPRIFUOCO DALLE 23 ALLE 6
La Germania (più di 7mila casi il 14 ottobre) ha scelto la via del coprifuoco, imponendo la chiusura di locali e ristoranti dalle 23 alle 6. Durante la notte potranno restare aperti soltanto i benzinai, senza però poter vendere alcolici.
OLANDA: LA CHIUSURA COMPLETA IRRITA I RISTORATORI
Più drastici rispetto a quelli italiani i provvedimenti dell'Olanda: chiusura completa dei ristoranti e divieto di vendita di alcolici dopo le 20. Una mano pesante che ha subito scatenato le proteste degli imprenditori del settore. Qui siamo a 7.300 casi il 14 ottobre.
SPAGNA: SERRANDE GIÙ PER 15 GIORNI IN CATALOGNA
Sul versante spagnolo, la comunità autonoma della Catalogna ha deciso di chiudere tutti i bar e ristoranti della regione per 15 giorni. Prevista anche la riduzione del 30% della capienza dei centri commerciali e del 50% delle palestre. Stop alle lezioni in presenza nelle università e di tutte le competizioni sportive. In Spagna oltre 11mila casi registrati il 14 ottobre.
IRLANDA DEL NORD: SOLO TAKE AWAY PER QUATTRO SETTIMANE
In Irlanda del Nord le restrizioni saranno imposte su pub e ristoranti, come annunciato dalla "First minister", Arlene Foster. Le attività di ristorazione potranno funzionare solo in take away per quattro settimane. Saranno inoltre introdotti limiti ai viaggi non essenziali.