Un compromesso tra due estremi: da una parte il consumo di carne, alimento “taboo” degli ultimi anni, ma che ora sembra reintegrato (purché sia di qualità), e dall’altra il veganesimo, movimento in grande spolvero che propone l'adozione di uno stile di vita basato sul consumo di risorse non provenienti dal mondo animale, alimentazione compresa. Sarà questa la tendenza alimentare per il 2020 appena iniziato (un'indicazione è arrivata dagli ultimi Golden Globe dove il menu della cena di Gala è stato tutto "veg" e Joaquin Phenix ha lanciato un messaggio di sensibilizzazione nel discorso che ha fatto durante la premiazione).
Un burger vegano
Ne sono convinti IAA Italy, International Advertising Association, la più rilevante organizzazione internazionale di leader del marketing e della comunicazione a livello mondiale presente in 56 paesi tra cui l’Italia, e The Economist, il prestigioso settimanale in lingua inglese d'informazione politico-economica.
«Mentre il consumo di alimenti vegani è in crescita, quello delle persone che dichiarano di seguire i rigidi dettami del regime alimentare non cresce allo stesso modo», commenta
Stella Romagnoli, direttore generale di IAA Italy, certificando il rallentamento del trend che pareva invece inarrestabile fino a qualche mese fa. «Per questo - aggiunge - prevediamo che il 2020 sarà l’anno della moderazione nei consumi alimentari: mangeremo ancora carne, in modo più consapevole e responsabile. Fondamentale sarà la qualità delle materie prime e la produzione a chilometro zero, per impattare meno sull’ambiente. Nel nuovo anno avranno comunque ancora un ruolo di rilievo i cosiddetti sostituti della carne, come legumi, soia, tofu, seitan e tempeh solo per citarne alcuni».