L'industria turistica fa i primi bilanci, e sono positivi: il 2019 si chiude con una crescita del 6% sul fronte spesa e del 3,5% per quanto concerne le presenze. Questo è emerso nell'ambito di un incontro svoltosi all'aeroporto milanese di Linate gestito da Sea. Nel 2019 la spesa dei turisti stranieri in Italia si è attestata intorno ai 42 miliardi di euro. Insomma, l'Italia piace sempre di più all'estero, in particolare ai viaggiatori provenienti da Usa, Cina e Russia.
Dati questi che confortano, dopo un'estate che ha registrato un'oscillazione tra il segno più e il segno meno per le strutture alberghiere, causa principali le condizioni meteo.
La previsione è un aumento del 3% degli arrivi secondo le stime di Federturismo Confindustria, così come le partenze internazionali degli italiani si stima sfioreranno i 25 milioni. Di fronte a questo scenario, si capisce, è fondamentale l'Italia investa sempre di più nell'accessibilità delle varie destinazioni, favorendo quindi collegamenti rapidi tra le principali città, proprio come avviene negli altri Paesi Ue: questo il punto di vista di Gianfranco Battisti, presidente di Federturismo e ad Ferrovie dello Stato.
«Servono porte di accesso efficienti ed integrate con sistemi infrastrutturali, un'accessibilità locale per i flussi turistici verso le città d'arte e i centri minori», un obiettivo, questo che Battisti si prefigura, per cui è fondamentale «la collaborazione tra tutti i soggetti che, con ruoli e competenze diverse, operano all'interno della catena dell'offerta turistica».
Gianfranco Battisti, Armando Brunini e Magda Antonioli
Armando Brunini, ad Sea, parla in questo senso degli aeroporti di Milano, che «grazie allo sviluppo del traffico e del network, si confermano la principale porta di accesso per il nord Italia. A dimostrarlo anche gli ottimi risultati raggiunti dal nostro sistema nel 2019, abbiamo gestito 35,2 milioni di passeggeri (+4,4% rispetto al 2018)».
L'attrazione del traffico incoming e lo sviluppo del traffico outgoing sono le leve attraverso le quali Sea vuole implementare lo sviluppo della destinazione Milano, della Lombardia e ancora più in generale del nord Italia. «In un'ottica di consolidamento della crescita degli aeroporti di Milano - continua Brunini - lavoriamo per l'apertura di nuove rotte, specialmente con l'Asia e le Americhe».
A dire la sua è anche l'Enit, l'Agenzia nazionale del Turismo. «Promuovere l'Italia turistica sui mercati internazionali con successo, in un mondo del travel sempre più dinamico e caratterizzato da viaggiatori esigenti - ha sottolineato
Magda Antonioli, consigliere Enit e vicepresidente dell'European Travel Commision - implica necessariamente come premessa operativa una sinergia con tutti gli attori della filiera. Questo in particolare laddove l'obiettivo delle policy turistiche, oltre a stimolare flussi, nuovi mercati, spese e redditi creati in loco, abraccia elementi fondamentali per la crescita del Paese, quali investimenti esteri, nuova imprenditorialità del comparto alberghiero e del vasto mondo dei servizi e delle tecnologie. Da rimarcare che il
comparto dell'enogastronomia cresce del 40% circa».