Nelle prossime settimane in Italia se ne raccoglieranno circa 2,2 milioni di tonnellate, ma secondo le stime il raccolto sarà più povero rispetto all’anno scorso, a causa del maltempo che ha flagellato le campagne.
È il frutto più consumato sulle tavole italiane e il nostro Paese ne è il secondo produttore in Europa dopo la Polonia, dove pure il raccolto è addirittura in crisi nera. Parte in questi giorni la stagione della raccolta delle mele: quest’anno, secondo le prime stime, se ne produrranno 2,2 milioni di tonnellate, in calo di circa il 3% rispetto al 2018. Un calo dovuto principalmente alle bizze del clima, che fin dalla primavera, tra ondate di maltempo e di calore, ha messo a dura prova le coltivazioni.
In Italia si raccoglieranno quest'anno 2,2 milioni di tonnellate di mele
È quanto emerge da un'analisi di Coldiretti su dati Prognosfruit in occasione dell'inizio della raccolta per le varietà più precoci come la Gala, la prima ad essere staccata. In tutta Europa quest’anno si raccoglieranno 10,6 milioni di tonnellate di mele, con un calo molto più marcato, pari a circa il 20%. In testa tra i Paesi produttori resta la Polonia dove si è verificato però un crollo della produzione del 44% per un totale di 2,7 milioni di tonnellate mentre al terzo posto si piazza la Francia con circa 1,7 milioni tonnellate (+12%).
«L'andamento del raccolto - spiega la Coldiretti - varia lungo la Penisola, visti anche i problemi causati dall'ondata di maltempo in alcune regioni del Nord, con una produzione stabile di circa 991mila tonnellate in Alto Adige, dove si produce la metà delle mele Italiane, un calo a 519mila (-8%) in Trentino come pure in Veneto che scende a 199mila e viene sorpassato al terzo posto con 203mila tonnellate dal Piemonte (-1%) seguito dall'Emilia Romagna con 171mila (-4%), dal Friuli Venezia Giulia con 42mila (-1%) e dalla Lombardia che fa segnare un aumento del 16% per un totale di oltre 30mila tonnellate».