In autunno avrebbe dovuto tornare al timone della trasmissione, ma soltanto per la metà delle puntate. Il giornalista: «Era la mia vita e mi piange il cuore, ma non me la sento di lavorare a corrente alternata».
È un addio triste quello del giornalista milanese
Edoardo Raspelli alla trasmissione Melaverde, il programma che per quasi 21 anni ha condotto sulle reti Mediaset (sia su Rete 4 che su Canale 5). Una scelta sofferta, la sua, che arriva dopo la comunicazione dell’azienda di voler rinunciare alla sua collaborazione a partire dall’anno prossimo.
Edoardo Raspelli (foto: Elena Tiraboschi)
«Mi piange il cuore: Melaverde era tutta la mia vita professionale (e non solo) ma non me la sento di proseguire così, a corrente alternata. Mi avevano comunicato di aver deciso di voler fare a meno di me nel 2020, ma di volermi fare condurre la metà delle puntate di quest'autunno, sette su quattordici: preferisco lasciar perdere, anche se ho il magone».
Questa l’amara confessione di Raspelli, che nel 2014 vinse il
Premio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola tra gli Opinion leader.
Il "cronista della gastronomia", nella trasmissione andata in onda dal 20 settembre 1998, cominciò a lavorare come inviato dopo le primissime puntate: da lì alla conduzione, presa in mano nella primavera dell'anno successivo, il passo fu breve: «Era un lavoro entusiasmante - dice - era faticoso ma si respirava l'aria di una piccola grande squadra di amici, sempre a contatto con la natura e gli animali, scoprendo e facendo conoscere agli italiani Terra Territorio e Tradizione, le piccole grandi cose del nostro grande e sfortunato Paese. Da sempre il contratto mi veniva fatto ogni sei mesi: possono fare in piena libertà quello che vogliono».