Trend di crescita positivo per i prodotti transalpini nei negozi italiani. A rivelarlo è un’indagine condotta da Vinarius. Solo il 7% delle attività commerciali ha registrato un calo delle vendite nel 2018.
La qualità del prodotto, dalla vigna alla cantina, e la capacità di comunicare tale qualità ai mercati, è il segreto del successo della vitivinicoltura francese anche in Italia. Meno nota è la presenza e l’appeal che i vini francesi hanno all’interno delle enoteche nel nostro Paese ed è questo l’oggetto dell’indagine condotta da Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane. Nell’occasione, Vinarius ha voluto indagare come vengono trattate le referenze dei nostri cugini d’oltralpe nelle nostre enoteche.
In enoteca si vendono sempre più vini francesi
A tal fine è stato somministrato un questionario ai soci dell’associazione. I risultati raccontano innanzi tutto che tutte le tipologie dei vini francesi sono proposte in egual misura in enoteca: rossi, bianchi, spumanti e vini da dessert. Leggermente meno presenti invece i vini rosati francesi che sono proposti in circa in una enoteca su tre.
Il trend di vendita registrato nel 2018 è stato in generale positivo: circa il 48% delle enoteche che hanno partecipato all’indagine indica vendite in aumento, un 45% vendite invariate e solo un 7% registra vendite in calo. Analizzando i trend di vendita che si sono registrati negli ultimi 3 anni per tipologia, i risultati indicano un vero e proprio boom per gli spumanti: il 70% delle enoteche ha infatti registrato un aumento delle vendite; il 27% indica un trend in equilibrio stabile, mentre solo il 3% indica un calo delle vendite; per i vini bianchi le vendite in aumento per il 45% e stabili per il 55%. Nessun calo, così come per i rossi, in crescita nel 42% e stabili nel rimanente 58%. Meno bene i rosati: vendite stabili per il 63%, in aumento per il 18% e in calo per il 17%.
Interessante da notare la rispondenza sull’analisi della presenza nelle enoteche di Champagne prodotti da Recoldant Manupulant (RM): l’80% circa indica di averne in referenza in enoteca e solo il 20% si affida ancora solo a grandi maison. Sempre sullo champagne, la maggioranza dei clienti in enoteca richiede prodotti a base Pinot Noir (45%) o Chardonnay (41%). Meno richiesto è invece il Pinot Meunier (14%)
I vini bianchi maggiormente richiesti nelle enoteche risultano essere i Bianchi Alsaziani e al secondo posto troviamo i bianchi della Borgogna. Testa a testa per il 3° posto tra i Bianchi della Loira e di Bordeaux. Molto meno richiesti e quindi anche meno conosciuti, risultano essere i vini bianchi provenienti dalla Jura e da altre regioni francesi. Relativamente ai vini rossi, sul gradino più alto del podio troviamo i vini della Borgogna, subito dopo i vini rossi di Bordeaux, mentre al terzo posto i vini di Beaujolas e Cotes Du Rhone.
Per quanto concerne il comparto dei distillati, nelle enoteche italiane la fanno da padrone il Cognac e Armagnac che risultano presenti in tutte le enoteche, il Calvados è segnalato presente nel 80% delle enoteche rispondenti e i distillati di frutta nel 48%.
L’indagine, che si inserisce nell’ambito della costante attività di studio e ricerca condotta da Vinarius in questi anni, rappresenta un’ulteriore conferma dell’importanza per l’Associazione di comprendere ed essere costantemente aggiornata sulle dinamiche di mercato e le preferenze dei consumatori. Questi aspetti infatti rappresentano un elemento fondamentale per creare una profonda conoscenza del comparto vino in Italia ma anche all’estero.
Per informazioni:
www.vinarius.it