La Guida Michelin, presentata quest'anno a Piacenza, ha distribuito come di consueto le tanto desiderate stelle ai cuochi di tutta Italia: aumenta il numero dei monostellati, dà qualche soddisfazione con 2 nuovi bistellati ma ne "leva" quattro e, ciliegina sulla torta, fa salire a 11 i tristellati, aggiungendo ai 10 (tutti confermati),
il Mudec di Enrico Bartolini, che finalmente regala alla grande ristorazione milanese un cuoco ai massimi livelli secondo i criteri della Rossa. Tuttavia la guida francese compie ancora l'ennesimo passo falso escludendo da ogni classifica le pizzerie.
Enrico Bartolini riceve la terza stella Michelin
Complimenti quindi a Enrico Bartolini. Il cuoco imprenditore si conferma cuoco più stellato d'Italia, allungando la distanza dai colleghi, nettamente indietro. Sono 8 i riconoscimenti che la Michelin gli ha riconosciuto: confermata la stella all'Andana, al Casual, alla Locanda del Sant'Uffizio, salgono a due le stelle del Ristorante Glam e conquista le tre con il Mudec a Milano (da annotare - notizia passata in sordina - che il "suo" Poggio Rosso una stella l'ha persa, altrimenti sarebbero state 9). Sul palcoscenico del Teatro di Piacenza, Enrico ringrazia, rimane, come un vero ristoratore di successo, impassibile, ma porta a casa quella che probabilmente è la più grande soddisfazione che uno chef, ad oggi, possa ricevere.
Foto di gruppo, quindi, per Bartolini insieme ai 10 colleghi, le tre stelle Michelin tutte confermate in questa edizione 2020. Si tratta di Enrico Cerea (Da Vittorio), Mauro Uliassi (Uliassi), Massimiliano Alajmo (Le Calandre), Niko Romito (Reale), Enrico Crippa (Piazza Duomo), Nadia e Giovanni Santini (Dal Pescatore), Heinz Beck (La Pergola), Massimo Bottura (Osteria Francescana), Roberto Monco (Enoteca Pinchiorri), Norbert Niederkofler (St. Hubertus), assente quest'ultimo al momento della premiazione.
Enrico Bartolini e Roberto Monco (Michelin, 11 tre stelle con Bartolini
Ma ancora dimenticate le pizzerie)
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Enrico Bartolini e Massimiliano Alajmo (Michelin, 11 tre stelle con Bartolini
Ma ancora dimenticate le pizzerie)
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Mauro Uliassi ed Enrico Bartolini (Michelin, 11 tre stelle con Bartolini
Ma ancora dimenticate le pizzerie)
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Roberto Monco, Heinz Beck, Niko Romito ed Enrico Bartolini (Michelin, 11 tre stelle con Bartolini
Ma ancora dimenticate le pizzerie)
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Niko Romito, Heinz Beck, Enrico Bartolini ed Enrico Crippa (Michelin, 11 tre stelle con Bartolini
Ma ancora dimenticate le pizzerie)
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Enrico Bartolini, Giovanni e Nadia Santini, Massimiliano Alajmo (Michelin, 11 tre stelle con Bartolini
Ma ancora dimenticate le pizzerie)
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Novità (a differenza dell'anno scorso) anche sul fronte due stelle Michelin.
Due le new entry: la prima ancora al ristorante veneziano di Enrico Bartolini e al suo resident
Donato Ascani; l'altra a
Michelangelo Mammoliti, commosso sul palco, per la seconda stella al suo ristorante La Madernassa. «Mi scoppia il cuore - ha detto Michelangelo - da quella telefonata in cui mi è stato detto di presentarmi a Piacenza oggi. Avrei potuto ricevere una stretta di mano, uno scappellotto, avrei potuto ricevere un premio o più semplicemente vedermi cucito sul cuore un'altra stella Michelin. Resterà, questo, uno dei giorni più belli della mia vita. Resterà impresso nella mia mente ogni attimo di questa giornata».
Donato Ascani e Michelangelo Mammoliti
Se due sono le novità bistellate, quattro sono i locali che le due stelle le perdono: si tratta di Al Sorriso (che già nel 2012 aveva perso la terza stella, oggi perde anche la seconda), di Locanda Don Serafino a Ragusa Ibla dello chef Vincenzo Candiano, di Locanda Margon (che recentemente ha visto un cambio in cucina, il saluto di Alfio Ghezzi e l'arrivo di Edoardo Fumagalli) e di Vissani, il ristorante dello chef storico volto della tv, che
ha già sfogato tutta la sua ira in un'intervista rilasciata al Corriere. Tutti e quattro questi locali hanno la singola stella confermata.
Le nuove stelle Michelin sono 30, a perderla invece sono in 13. I due buoi, Alessandria; San Marco, Canelli (At); Locanda Stella d’Oro, Soragna (Pr); Poggio Rosso, Castelnuovo Berardegna (Si); Relais blu Massa Lubrense/Termini (Na); Vairo del Voluturno, Variano Patenora (Ce); Mosaico, Ischia (Na); Caffè Les Paillotes, Pescara, La Sponda, Positano (Sa); Alpes, Sarentino (Bz). A perderla sono anche il Pomiroeu di Giancarlo Morelli a Seregno (Mi); La locanda del notaio, dopo che
Edoardo Fumagalli ha lasciato per passare a Locanda Margon, in sostituzione di
Ghezzi;
Winter Garden by Caino a Firenze, il "secondo" ristorante della bistellata Valeria Piccini.
Beppe Stanzione, Adriano Dentoni Litta, Agostino Iacobucci, Aldo Ritrovato, Alessandro Proietti Refrigeri, Ana Karime Lopez Kondo e Antonello Sardi
Felice Lo Basso, Bruno Melatti, Cristian Fagone, Davide Filippetto, Domenico Candela, Domenico Iavarone e Federico Zanasi
Luigi Lionetti, Francesco Apreda, Gianluca Gorini, Giorgio Bertolucci, Giuseppe Raciti, Lorenzo Montoro e Luca Landi
Vincenzo Guarino, Mathias Bachmann, Paolo Griffa, Pietro Penna, Roberto Toro, Rocco De Santis e Senio Venturi
In tutto questi i numeri della nuova Rossa 2020: 374 stellati in totale, di cui 11 tre stelle Michelin, 35 due stelle e 328 una stella. L'Italia si conferma il secondo Paese più stellato e il quarto per numero di tristellati.
Tutte le nuove stelleTRE STELLE MICHELIN
Mudec, Milano
DUE STELLE MICHELIN
Ristorante Glam, VeneziaLa Madernassa, Guarene (Cn)
UNA STELLA MICHELIN
Dagorini, Gianluca Gorini,
San Piero In Bagno (Fc) Iacobucci, Agostino Iacobucci, Castel Maggiore (Bo)Apostelstube, Mathias Bachmann, Bressanone (Bz)
L'Asinello, Senio Venturi, Castelnuove Berardenga (Si)
Santa Elisabetta, Rocco De Santis, Firenze
Gucci Osteria da Massimo Bottura, Ana Karime Lopez Kondo, Firenze -
Lei l'unica donna tra le nuove stelle MichelinVirtuoso, Tenuta Le Tre Virtù, Antonello Sardi, Lucigliano (Fi)
Lunasia, Luca Landi, Viareggio (Lu)
Petit Royal, Paolo Griffa, Courmayeur (Ao)Glicine, Giuseppe Stanzione, Amalfi (Sa)
Monzù, Luigi Lionetti, Capri (Na)
La Tuga, Adriano Dentoni Litta, Ischia (Na)
George Restaurante, Domenica Candela, Napoli
Il Flauto di Pan, Lorenzo Montoro, Ravello (Na)
Josè Restaurant, Domenica Iavarone, Torre del Greco (Na)
Idylio by Apreda, Francesco Apreda, RomaAtelier, Giorgio Bartolucci, Domodossola (Vb)
Fre, Bruno Melatti, Monforte d'Alba (Cn)
Condividere, Federico Zanasi, Torino
Casamatta, Pietro Penna, Manduria (Ta)
Memorie di Felix Lo Basso, Felice Lo Basso, Trani (Bt)
Otto Geleng, Roberto Toro, Taormina
Zash, Giuseppe Raciti, Riposto (Ct)
Impronte, Cristian Fagone, Bergamo
L'Aria, Vincenzo Guarino, Blevio (Co) - Caso raro nella cucina italiana: durante la sua carriera ha portato la stella nei ristoranti di quattro diversi hotelVilla Naj, Alessandro Proietti Refrigeri, Stradella (Pv)
L'Alchimia, Davideo Puleio, MilanoIt Milano, Aldo Ritrovato, Milano
Storie d'Amore, Davide Filippetto, Borgoricco (Pd)
Parco di Villa Grey, Nicola Gronchi, Forte dei Marmi (Lu)
I premi specialiPassion for wine: Rino Billia, sommelier dell’Hotel Bellevue di Cogne (Ao)
Servizio di sala: Sara Orlando, maitre di Locanda di Orta a Orta San Giulio (No)
Chef mentor: Gennaro Esposito, chef di La Torre del Saracino (Vico Equense, Na)
Giovane chef: Davide Puleio, L'Alchimia (Milano)
I premi speciali della Michelin 2020