Dopo due giorni di tregua, Venezia torna ad annegare. Nella mattinata di oggi l’acqua alta è attesa a livelli attorno ai 160 centimetri, numeri che fanno scattare di nuovo l’allarme tra i cittadini, i commercianti e le strutture ricettive messe in ginocchio nei giorni scorsi.
Ancora 160 centimetri di acqua alta a Venezia
Dopo l’annuncio di Fipe che aveva garantito aiuti immediati e del Premier
Conte che ha promesso risarcimenti fino a 20mila euro per riparare i danni più urgenti, ora tocca a Confesercenti esporsi con l’iniziativa “Solidarietà a tasso zero”. Si tratta di un finanziamento bullet di 12 mesi, garantito da deposito vincolato. Il prestito non prevede oneri per l'impresa richiedente: gli interessi del finanziamento saranno infatti addebitati a Commerfin. La disponibilità potenziale è di 7 milioni di euro per finanziamenti fino a 50mila euro a impresa e sarà erogato entro 10 giorni.
Drammatica la situazione a livello turistico come già avevamo documentato nei giorni scorsi. «Una cosa così non si era mai vista - commenta il presidente di Confturismo Veneto,
Marco Michielli - ci sono alberghi che nella hall avevano 2 metri d'acqua: tutti gli arredi e i macchinari sono da buttare. Non va meglio nei ristoranti, anzi».
Da qui la preoccupazione per un ulteriore problema che si aggiungerebbe ai danni materiali subiti e allo scarso afflusso di queste giornate (dove comunque in tanti hanno rischiato pur di scattare una foto “da social”), ovvero quello che rischia di diventare un flop clamoroso di prenotazioni per il periodo natalizio.
A Cuneo città imbiancata
«Stiamo contando i danni, si aspettava l’acqua alta - dice il presidente di Federalberghi
Bernabò Bocca - ma non di certo a questi livelli. Poi c’è stata anche una bora molto forte che ha aumentato il problema. Dal 1966 non si raggiungevano certi livelli. Ma bisogna dire che Venezia è una città delicata e sensibile a determinati problemi atmosferici. È una città sull’acqua, non è certo una frana che cade su un paese dove non si aspettava proprio. Certo chi guarda le immagini dei telegiornali oggi non ha voglia di venire a Venezia per Natale... se non saranno fatti degli interventi».
Altrove le piogge continuano ad essere torrenziali. Particolare preoccupazione a Genova dove l’allerta oggi è da bollino rosso, soprattutto per i consueti sciagurati problemi legati a dissesti idrogeologici. E poi c’è la neve. Si fregano le mani i gestori degli impianti sciistici, ma per quanto la viabilità i problemi non sono indifferenti. Imbiancato il Piemonte (dove fino ad ora i fiocchi erano stati scarsi) anche a quote molto basse, come a Cuneo, il capoluogo di provincia più colpito dalla neve. Interessata anche la provincia di Savona già da ieri sera mentre sulle Alpi orientali e sulle Dolomiti i centimetri bianchi continuano a salire inesorabilmente.