Si chiama “Raccontare l’eccellenza” ed è il tour nazionale che l’Ansa sta facendo lungo la Penisola alla caccia delle bellezze italiane. Oggi è stata la volta di Parma (alla Casa della Musica) che nel 2020 sarà Capitale italiana della cultura con il sindaco Federico Pizzarotti che è andato subito al punto della questione, quello che da tanto tempo ci si auspica nel mondo dell’enogastronomia, del turismo e anche della cultura: «Una cosa che abbiamo imparato - ha spiegato - è che se ci muoviamo insieme, cercando di smussare i nostri punti di vista, raggiungiamo obiettivi che da soli sarebbero impensabili: questa è l'eccellenza che racconterei».
Una delle piazze simbolo di Parma
«Abbiamo eccellenze che si specchiano nei prodotti e nel marchio delle imprese che dobbiamo sapere comunicare - ha detto Pizzarotti - in questi anni lo si è fatto molto bene, raggiungendo gli obiettivi. E tanti ce ne siamo posti per gli anni a venire, il prossimo: stiamo aspettando la lista di candidati per la European Green City 2022, per cui saremo l'unica città italiana certificata».
«Parma - ha detto
Stefano De Alessandri, amministratore delegato dell'Ansa - è una delle più ricche province del Paese, con una fortissima vocazione industriale. Nel 2018 ha registrato una crescita dell'1,7% nel valore aggiunto complessivo, un dato superiore persino di quello della Regione a cui appartiene. Si conferma per il terzo anno consecutivo con un trend positivo della crescita dal 2014».
Il dibattito di questa mattina a Parma (foto: Ansa)
«Il 3 dicembre a Milano - ha anticipato
Michele Guerra, assessore comunale di Parma alla Cultura - con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini presenteremo il programma di Parma Capitale italiana della Cultura 2020. Parma 2020 è una scommessa che ha voluto mettere la cultura al centro della visione di una città complessa, articolata, che arrivasse a toccare i gangli vitali della comunità. Siamo partiti da un progetto urbanistico per scrivere il dossier, dai distretti socio-culturali, che ci sembravano fossero l'eredità giusta da cui partire per comprendere le articolazioni culturali della nostra città. Parma sta dentro le sfide della modernità e del mondo dell'informazione, è una città moderna, ha un comparto industriale di primissimo livello ed è sempre più multiculturale».
«Se riusciamo a mantenere numeri importanti di fatturato, di capacità competitiva - ha spiegato
Annalisa Sassi, presidente dell'Unione parmense degli industriali (Upi) - lo possiamo fare solo se miriamo all'eccellenza, a partire dalla formazione. Solo così possiamo essere capaci di affrontare i mercati mondiali, con le abilità e le possibilità offerte da un territorio ricco, florido, culturalmente efficace. Questa idea di fare squadra e rete con cui ci stiamo misurando penso sia un confronto molto vivo, che non è mai scontato».