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Lavoro, per Natale 320mila contratti Turismo 1° settore per posizioni aperte

 
18 dicembre 2018 | 10:52

Lavoro, per Natale 320mila contratti Turismo 1° settore per posizioni aperte

18 dicembre 2018 | 10:52
 

Il più bel regalo che possano portare le feste natalizie è un contratto di lavoro per gli italiani disoccupati. 320mila le posizioni aperte per far fronte alla crescita della domanda. I settori che cercano di più sono quelli di commercio e turismo secondo le stime del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal.

A fronte di questa iniziale buona notizia - che diventa ancora migliore se si considera che entro febbraio 2019 di supererà il milione di nuovi contratti - va però subito detto che non si tratta nella maggior parte dei casi di assunzioni vere e proprie, ma di sottoscrizioni di contratti relativi al periodo “clou”. Saranno inoltre in minor numero rispetto all’anno passato le aziende che cercheranno nuove figure.

(Lavoro, per Natale 320mila contratti Turismo al top per posizioni aperte)

Come detto, turismo e commercio sono i settori che vedranno il maggior numero di new entry, 14mila in più rispetto a dicembre 2017. Le feste spingono avanti anche altri due settori, i servizi operativi alle imprese e alle persone e il comparto dei trasporti e logistica, che mostrano aumenti assoluti di oltre 7mila ingressi ciascuno.

Se da un lato ci sono questi settori “sempreverdi” che seguono il calendario delle festività e riescono nell’intento di trovare figure professionali, ci sono altri comparti dove recuperare nuove leve è più difficile. Tecnici specializzati, esperti di cloud, operai specializzati, professioni esecutive nel lavoro d’ufficio, esperti di sistemi informativi, esperti di comunicazione (marketing, commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni), tecnici della vendita sono alcune delle figure professionali più “introvabili”. Un dato che in realtà fa a cazzotti con i tassi di disoccupazione italiani cresciuti, in termini percentuali dal 22% al 28% in un solo anno.

Quanto alle assunzioni, cala in un mese il numero di imprese che prevede di metterle in atto: scendono a 158.200 (pari all’11,6% del totale imprese dal 12,9% di novembre). E scende, sempre nello stesso arco di tempo, anche il numero di entrate messe in conto (319.320, con un tasso di entrata del 2,7%, dal 2,9% di novembre).

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