Nuova funivia sulla Marmolada che colleghi la Regina delle Dolomiti a Porta Vescovo. Secondo il campione di sci Gustav Thoeni sarebbe «lo skitour del mondo», e il sindaco di Livinallongo lo porta avanti per la comunità.
Hanno sciato insieme infatti il campione e
Leandro Grones, primo cittadino del comune in provincia di Belluno.
Gustav Thoeni, sulle piste per promuovere una linea d'abbigliamento, nella foto insieme al responsabile della linea
Kurt Plungher, ricorda i suoi allenamenti sulla Marmolada e definisce il progetto «un'idea suggestiva in cui a guadagnarci sarebbero tutte le Dolomiti»; Grones parla sì di un sogno, ma non per sé, «lo è di questo comunità. È ovvio che il progetto va studiato, perfezionato e condiviso».
A sostenere questa nuova via di accesso alla Marmolada (oggi raggiungibile da una funivia in tre tronconi) è il Comune bellunese di Vinallongo (Arabba) e quello trentino di Canazei (Val di Fassa), confinanti e copartecipi del più importante percorso sciistico mondiale, il Sella Ronda (4 passi) che collega queste due aree con quelle della Val Gardena e con l'Alta Badia. Il tutto all'interno del circuito del Dolomiti Superski.
Gustav Thoeni, Leandro Grones e Kurt Plungher
Queste precisazioni del sindaco si rendono necessarie perché c'è chi non la pensa allo stesso modo: si tratta di "chi conta" della Val Pettorina e di Alleghe. Ad esempio il sindaco di Rocca Pietore
Andrea De Bernardin si dice pronto «a fare le barricate», aggiungendo «peccato che il collega di Livinallongo non sia dei nostri». Sulla scia di questo parere, un incontro con gli operatori turistici proprio a Rocco Pietore, organizzato da Sergio Pra, coordinatore di Dolomiti Stars, per intraprendere le più opportune iniziative di contrasto del collegamento da Porta Vescovo alla Marmolada.
Il nodo del contendere insomma è questa ipotetica funivia da Portavescovo (comprensorio di Arabba) che interromperebbe l'attuale circolo virtuoso che fa lavorare anche gli operatori della Val Pettorina così come quelli di Alleghe. Ribatte Grones a questa idea: «Ma quale assalto alla Regina - riferendosi al collegamento auspicato - il Piano trentino dello sviluppo di quest'area mantiene inalterato il numero di impianti e ne varia solamente la posizione. La smettano gli amici della Val Pettorina e di Alleghe di dire fesserie».
Grones, infatti, rifacendosi alla storia e alla situazione attuale, fa il punto. Comincia dall'incendio che ha distrutto 6 anni fa la stazione di valle della seggiovia del passo Fedaia, la stazione abbrustolita resta ancora lì, ai piedi del ghiacciaio. Chiaro quindi che lo stesso skilift del ghiacciaio non c'è più e la cabinovia che doveva sostituirlo (che dispone di finanziamenti pari a 3 milioni di euro) non si fa per questioni burocratiche.
E ancora, ricorda Grones, per rimettere in moto la seggiovia del Padon, distrutta dalla valanga, c'è voluto un impegno finanziario davvero grande, ma comunque i due skilift di Malga Ciapela sono stati fermati dalle norme valanghive. Intanto i maestri della Scuola sci Marmolada sono costretti a portare i principianti ad Alleghe o migrare verso Arabba o la Val Badia. «Chi difende questo - dice chiaramente Grones - chi vuole insistere per mantenere lo status quo con qualche ritocco, chi vuole bloccare lo sviluppo e i collegamenti sostenibili, non fa gli interessi né del turismo né degli operatori turistici della Val Pettorina. Ne decreterà la morte».
È convinto, in sostanza, Grones che la Val Pettorina, insieme ad Arabba, riuscirà a creare quella attrattività sciistica che merita. «Ha piste fantastiche per principianti e famiglie e con la realizzazione di uno skitour della Marmolada, che sarebbe unico al mondo, tornerebbe al top delle località sciistiche. Non si può più stare fermi».
Con questi imnpianti, va ricordato, si punta ad aumentare sensibilmente il passaggio di sciatori che utilizzano il Sella Ronda. Si darebbe vita infatti ad un nuovo anello sciistico che coinvolgendo direttamente Marmolada sarebbe ai primi posti degli amanti di questo sport per i paesaggi coinvolti e le piste.
Arabba/MarmoladaArabba, la località più alta delle Dolomiti, ai piedi del Gruppo della Sella, è il cuore della valle di Fodom. La sua posizione è a 1.602 metri ed offre ai suoi visitatori impianti moderni per un accesso diretto al massimo Sella e alla Marmolada. La Marmolada è la montagna regina delle Dolomiti, nonché la cima più alta del Dolomiti Superki. Dai 3.265 metri della Terrazza panoramica di Punta Rocca si possono scorgere tutti i massicci che la circondano: dal Gruppo della Sella alle Tofane, al Pelmo, Civetta e fino alle Pale di San Martino. E l'altro versante non è certo da meno, con i pendii del Padon e del Porta Vescovo.
I numeri
- 63 km di piste
- 60 km di piste con innovamento programmato
- 41 di piste blu; 45% di piste rosse; 14% di piste nere
- 27 impianti di risalita
- 1 Snowpark
- 7,5 km di piste da fondo
- 20 rifugi / ristoranti di montagna
- Possibilità di passeggiate
- Wi-Fi gratuiti
Dolomiti SuperskiSi tratta del comprensorio sciistico più grande del mondo. Si estende per 1.172 km di piste, suddivise in 12 aree sciistiche, tutte comprese nelle regioni dell'Alto Adige, Trentino e Bellunese. Sono: Cortina d'Ampezzo, Plan de Corones, Alta Badia, Val Gargena - Alpe di Siusi, Val di Fassa - Carezza, Arabba - Marmolada, Alta Pusteria - Tre cime di Lavaredo, Val di Fiemme - Obereggen, San Martino di Castrozza - Passo Rolle, Valle Isaro - Plose/Maranza/valles, Alpe Lusia - San Pellegrino, Civetta. Il Dolomiti Superski nasce nel 1974.
I numeri
- 1.200 km di piste
- 22 km di piste illuminate di sera
- 1.164 km di piste con innevamento programmato
- 30% di piste blu
- 60% di piste rosse
- 10% di piste nere
- 450 impianti di risalita
- 28 Snowparks
- 140 km di piste da slittino
- 5 km di piste da slittino illuminate di sera
- 1.113 km di piste da fondo
- 400 rifugi / ristoranti di montagna
- Possibilità di passeggiate
- Uffici vendita skipass
- Uffici turistici
- Wi-Fi gratuiti