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Convention mondiale sul turismo Lgbt Milano si candida per ospitarla

Annunciata ufficialmente la candidatura del Comune di Milano con Aitgl, Enit e Consolato Usa ad ospitare la 37ª Convention internazionale sul turismo Lgbt nel 2020, organizzata da Iglta con altre 600 associazioni

 
06 settembre 2017 | 18:48

Convention mondiale sul turismo Lgbt Milano si candida per ospitarla

Annunciata ufficialmente la candidatura del Comune di Milano con Aitgl, Enit e Consolato Usa ad ospitare la 37ª Convention internazionale sul turismo Lgbt nel 2020, organizzata da Iglta con altre 600 associazioni

06 settembre 2017 | 18:48
 

Oggi, 6 settembre, presso la residenza del console generale Usa Philip T. Reeker, il presidente dell'Associazione italiana del turismo gay & lesbian e dell'ambasciatore dell’Associazione internazionale del turismo gay & lesbian Alessio Virgili, il sindaco di Milano Giuseppe Sala insieme all'assessore al Turismo Roberta Guaineri e al direttore esecutivo Enit Bastianelli hanno incontrato il ceo Iglta John Tanzella in visita in Italia.

Convention mondiale sul turismo Lgbt Milano si candida per ospitarla

L'incontro è stato l'occasione per annunciare ufficialmente la volontà del Comune di Milano unitamente ad Aitgl e all'Enit di candidare la città ad ospitare la 37ª Convention internazionale sul turismo Lgbt nel 2020 organizzata da Iglta a cui parteciperanno circa 600 associati tra aziende ed istituzioni provenienti da oltre 80 Paesi.

Si tratta del primo traguardo di un lungo percorso avviato circa un anno fa da Alessio Virgili con il supporto del Consolato Usa di Milano e che ha visto da subito il pieno supporto e sostegno da parte dell'amministrazione comunale milanese e di Enit.

«Il Consolato generale Usa di Milano è lieto di sostenere la candidatura di Milano per ospitare la Convention Iglta nel 2020. I nostri Paesi condividono una profonda e duratura amicizia e siamo lieti che gli Stati Uniti siano una delle destinazioni preferite dai visitatori italiani Lgbt. Questa convention è un'occasione unica per aumentare il turismo italiano negli Stati Uniti e per dimostrare ancora una volta ai viaggiatori americani la straordinaria varietà che il turismo italiano ha da offrire, oltre che presentare Milano come una vera città globale», ha dichiarato il console generale degli Stati Uniti, ambasciatore Philip Reeker.

Reeker ha sottolineato che il Consolato generale usa sostiene la comunità Lgbt di Milano e partecipa al Pride di Milano dal 2012. «È naturale - ha specificato Reeker - che sosteniamo la candidatura della città per un evento che può portare benefici economici e sociali reciproci».

«Ho amato molto incontrare qui i vari uffici del turismo ed enti governativi per discutere l’importanza del segmento Lbvtq. Iglta è lieta di collaborare con i partner Enit, Quiiky e QMagazine per un intento comune» commenta il ceo di Iglta John Tanzella.

«Si stima che il Turismo Lgbt in Italia valga circa 2,7 miliardi di euro. Nonostante ciò - commenta Alessio Virgili - l'Italia, pur essendo al primo posto tra le mete desiderate dai viaggiatori Lgbt stranieri, è solo al quinto posto come destinazione scelta perché percepita poco gay friendly e priva di un’offerta turistica dedicata. La recente legge sulle Unioni civili ha contribuito a migliorare questa percezione, ma non è ancora sufficiente. Di contro i recenti casi di omofobia intervenuti questa estate a danno di viaggiatori Lgbt sono stati un danno d'immagine ed un segnale che c'è ancora molto da fare».

«Proprio per questo - continua Virgili - il 2020 può rappresentare un appuntamento per la città di Milano di presentarsi all'Italia tutta e al mondo come esempio di città modello dell'inclusione anche in campo turistico aprendo a nuove opportunità di business per il tessuto imprenditoriale locale. Il turismo Lgbt potrebbe rappresentare per l'Italia, come è già accaduto per altre destinazioni, un volano per la ripresa di questo settore ancora poco valorizzato in Italia. Per questo importante traguardo non posso che ringraziare il sostegno ricevuto dal sindaco Sala, dall'assessore Guaineri, dal console generale Philip T. Reeker e dal console per gli affari commerciali Robert Peaslee, dal direttore esecutivo Enit Bastianelli e dal direttore della sede Enit di New York Francesco Brazzini».

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