Roberto Astuni, presidente degli albergatori bassanesi, torna nel mirino degli attacchi sui social. Dopo un primo dibattito che ha messo in discussione l'esistenza di fatto di una sua laurea, ora il web punta il dito su una questione più delicata, parte dell'ambito giudiziario: una condanna per bancarotta dal valore di 16 milioni di euro. Sono i suoi detrattori ad aver portato alla luce il fatto: una sentenza di primo grado, poi confermata in appello.

Roberto Astuni (foto: Il Giornale di Vicenza)
La sentenza riguarda le società informatiche New Enterprise Technology, Business Gate, One Multimedia Service e la Web Techna, tutte dichiarate fallite. Di una di queste società era presidente Bruno Tamos, mentre, appunto, Astuni occupava il ruolo di amministratore. La corte d'appello ha confermato una condanna a quattro anni inflitta in primo grado alla figlia di Tamos, Simonetta, mentre una di quattro anni e sei mesi a carico dello stesso Roberto Astuni, con tanto di risarcimento danni per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro, oltre all'interdizione ai pubblici uffici. La difesa di Astuni è semplice, è stato messo in mezzo e ora si trova a rispondere di colpe non sue.