Israele è una destinazione dal cuore pulsante. La vitalità della gente, la ricchezza della sua storia, gli itinerari religiosi, i mercati brulicanti di gente, le spiagge e il deserto: tutto invita alla scoperta di questo Paese, perfetto per gli amanti del turismo indipendente, i cui ingredienti sono la facilità degli spostamenti, i contatti con le persone del luogo e l’alloggio presso strutture comode e easy, quali gli ostelli.
Ilh - Israel Hostels è una rete di oltre 30 ostelli indipendenti in tutta Israele, dal Mar Rosso nel Sud, alle alture del Golan nel Nord. Ilh offre un'ampia gamma di sistemazioni per ogni budget. La meta si presta ad essere scoperta da un turismo giovane e dinamico, e gli ostelli sono comodi, centrali, economici eppure dotati di WiFi e in linea con gli standard internazionali di pulizia e qualità dei servizi. In due parole: budget-wise e trendy. Inoltre, danno un supporto concreto all'economia locale e favoriscono le relazioni con altri viaggiatori alla scoperta del Paese.
Ai vantaggi logistici e di servizio, va affiancato il valore aggiunto di molti aspetti sociali dell'ostello: il coinvolgimento dei comuni che li ospitano e come si combinano ai progetti locali per offrire un'esperienza di ospitalità unica per i singoli viaggiatori, come ad esempio escursioni di trekking, programmi di volontourism e molteplici interazioni con membri attivi all'interno delle comunità locali.
«Il 70% dei viaggiatori italiani che visita Israele - spiega il direttore generale per l’Italia dell’ufficio nazionale israeliano del turismo, Avital Kotzer Adari - è orientato verso un turismo Fit - Fully Independent Traveller: un trend facilmente spiegabile vista la moltitudine di esperienze facili da organizzare, i collegamenti ben organizzati all’interno del Paese e la sicurezza della meta. Il mercato italiano è di grande importanza per Israele e l’attrazione che la nostra terra esercita sugli italiani si riconferma forte e in continua crescita».
Basti pensare che ad aprile 2017 i turisti italiani in Israele sono stati 10.200: il +47% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In totale, il primo quadrimestre del 2017 (gennaio - aprile) ha registrato quota 30.700 gli italiani in arrivo in Israele, in crescita del +34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
«Israele è una destinazione unica, permette di sperimentare tutti gli aspetti di un viaggio: è possibile scoprirla con un itinerario dedicato allo spirito, o allo sport, oppure ancora alla movida, alla scoperta della natura. Il nostro Paese è una meta a cui il mercato italiano regala grandi soddisfazioni con arrivi in crescita e fermento del sistema turistico che la sostiene con nuovi voli e programmazioni in espansione. Un sistema come Ilh consente di vivere Israele in modo libero e a contatto diretto con la popolazione: siamo certi che grazie al network il segmento di viaggiatori Fit interessati ad Israele espanderà ulteriormente la sua crescita e sosterrà il dinamismo del Paese».
Ori Gonen, coordinatore del network Ilh, è a disposizione per maggiori informazioni per illustrare la realtà degli ostelli in Israele che dispongono non soltanto di camerate con letti a castello come nelle strutture più “classiche” appartenenti alla categoria, ma anche di mini-appartamenti adatti a famiglie o giovani coppie; aree comuni dove socializzare interne o esterne, perfino di rooftop; possibilità di organizzare escursioni in bici, nel deserto o nelle caverne; e tanto altro ancora.