Il personale della Guardia Costiera della Direzione marittima di Puglia e Basilicata ha posto sotto sequestro ben 3 quintali di prodotto ittico vario, per un valore commerciale stimato attorno ai 5mila euro, nella maggior parte dei casi per mancanza di documentazione o segnalazione d'origine in etichetta. Le sanzioni sono state salate, arrivando a toccare i 48mila euro per i trasgressori.

A questo va poi aggiunto il sequestro complessivo di oltre 3.500 ricci di mare, a seguito di una ricerca delle autorità che ha passato a setaccio pescherie, ristoranti e porti di Bari, Taranto, Gallipoli, Bisceglie, Molfetta e Barletta. È infatti vietata la raccolta e la cattura dei ricci di mare nei mesi di maggio e giugno: anche qui le sanzioni sono state salate.