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Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

Dall'agriturismo stellato di Mantello (So) un progetto che mira a condividere sul territorio il modello di filiera corta, le potenzialità economiche e il valore etico di produzioni agricole o artigianali di montagna

 
25 maggio 2017 | 09:39

Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

Dall'agriturismo stellato di Mantello (So) un progetto che mira a condividere sul territorio il modello di filiera corta, le potenzialità economiche e il valore etico di produzioni agricole o artigianali di montagna

25 maggio 2017 | 09:39
 

Concetti come filiera corta e completa, benessere animale, esaltazione delle specificità autoctone, accoglienza turistica integrata hanno accompagnato i 15 anni di vita compiuti da La Fiorida, durante i quali si è affermata nel gradimento del pubblico e nel giudizio degli esperti, sino a ricevere una Stella Michelin, unica nella sua categoria.

Un percorso che ha costruito una rete territoriale capace di creare fiducia nei piccoli produttori locali, coinvolti in modo sempre più consistente nella fornitura di prodotti e/o materie prime. A loro volta, questi hanno investito nelle proprie attività, migliorandosi in qualità e ritorni economici, pur senza mai tradire i propri aspetti tradizionali qualificanti.

Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

Un modello sostenibile e virtuoso nella sua capacità di produrre attrattività nel turismo e nell’enogastronomia, ora pronto a conoscere una nuova declinazione con “Terra Alta di Valtellina”, progetto dedicato all’ambiente, all’economia, ai produttori ed ai residenti dei territori di montagna e pensata per valorizzare questi eco-sistemi attraverso le loro produzioni agricole ed artigianali.

Terra Alta di Valtellina - un nuovo progetto etico ed eco-solidale
Terra Alta di Valtellina ha come obiettivo la valorizzazione economica delle lavorazioni agricole e artigianali realizzate oltre i 700 metri di quota, consentire la prosecuzione delle coltivazioni dei maggenghi, offrire l’opportunità al consumatore di fare una scelta etica e consapevole verso i prodotti della terra d’alta montagna ed il mantenimento della loro integrità.

Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

Il progetto è stato presentato durante la conferenza stampa tenutasi presso La Fiorida di Mantello (So), mercoledì 24 maggio, svelando anche la sua prima declinazione operativa, grazie all’accordo condiviso con la Latteria Sociale di Mellarolo, in Valgerola.

Mercoledì 24 maggio, a La Fiorida di Mantello, si è tenuto il battesimo ufficiale del progetto Terra Alta di Valtellina, appuntamento al quale hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Giovanni Fava, il presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno, Christian Borromini, sindaci ed amministratori della Valgerola e di Mantello; ed ancora, Coldiretti Sondrio e l’Associazione provinciale allevatori di Sondrio.

Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

«La Fiorida è un’azienda agricola che, in 15 anni - ha dichiarato Plinio Vanini, fondatore de La Fiorida - ha saputo crescere rafforzando le sue radici, un passo per volta. Da puro allevamento è cresciuta sino a divenire una risorsa turistica non chiusa su sé stessa, ma aperta a tutto il territorio che la circonda, con il quale vive di continui scambi: di prodotti, di materie prime e di opportunità per visite ed escursioni».

«A questo territorio ed alle persone che continuano a credere nelle sue potenzialità e tradizioni, dobbiamo molto. Per questo abbiamo pensato di lanciare il progetto "Terra Alta di Valtellina": vogliamo riconoscere un valore, anche e soprattutto economico, ai produttori agricoli ed artigianali insediati in alta montagna, dove il lavoro richiede un costo ed una fatica superiore, e ci vogliamo impegnare a favorire uno sbocco commerciale più agevole a quanto da loro fatto eroicamente e con passione».

Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

«La scommessa è quella di far sopravvivere tradizioni e lavorazioni di nicchia, puntando su una crescita, anche qualitativa, di queste piccole realtà ed offrire una prospettiva occupazionale e di imprenditorialità in loco. Allo stesso tempo, vogliamo valorizzare verso il pubblico dei consumatori l’aspetto etico, emozionale e profondamente radicato che i racchiudono prodotti sposeranno il marchio "Terra Alta di Valtellina". Il modello di filiera corta si è dimostrato sostenibile e virtuoso a La Fiorida, crediamo profondamente nella sua esportabilità e replicabilità, anche negli esiti».

«Il territorio è la risorsa primaria nel progetto "Terra Alta di Valtellina" - ha spiegato Stefano Martinalli, cofondatore de La Fiorida - perché dalla sua lavorazione agricola traggono origine tutte la filiere che confidiamo di poter valorizzare. Partiamo con la valorizzazione e la preservazione delle aree coltivate attualmente, per incentivarne gradualmente un’estensione sostenibile, in modo da garantire costante cura e manutenzione di luoghi altrimenti destinati ad essere abbandonati. Dalla terra e dal suo rispetto, quindi, puntiamo a generare un valore economico per le comunità residenti in una prospettiva duratura e, dall’altra, un valore etico riconoscibile e garantito da parte del consumatore che si avvicina ai prodotti che porteranno il marchio di questo progetto».

Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

«La Latteria Sociale - ha raccontato Mario Rabbiosi della Latteria Sociale di Mellarolo - ha rappresentato un elemento fondamentale nel tempo per la comunità di Mellarolo. Nel 1915, anno della sua fondazione, ogni famiglia aveva le proprie vacche: allevamento, coltura dei campi e trasformazione casearia rappresentavano una fonte di sostentamento importante per il paese. Oggi siamo rimasti in tre famiglie a far vivere questa realtà e vogliamo passare il testimone alle nuove generazioni. Alcuni ragazzi, con passione, si stanno avvicinando e cominciano ad apprendere "il mestiere". Con il progetto "Terra Alta di Valtellina" si apre una prospettiva nuova e concreta, anche in chiave di lavoro ed imprenditorialità: una garanzia per il futuro di questa tradizione e dell'ambiente a Mellarolo, perché grazie all'intesa con La Fiorida è riconosciuto il giusto valore ai nostri prodotti, frutto di un lavoro quasi eroico, e l’assistenza di un partner competente e di qualità».

Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

«Valorizzare le produzioni di nicchia, farle crescere in qualità e quantità, offrire sbocchi commerciali - ha detto Christian Borromini, presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno - sono le azioni di un percorso che guarda al passato e alle nostre antiche tradizioni ma che è proiettato nel futuro ed è finalizzato a mantenere la gente in montagna attraverso nuove opportunità di lavoro. Come Comunità Montana vediamo con favore questo progetto che richiama, nella sua filosofia, quanto stiamo facendo per la viticoltura sul versante retico».

«Tra gli abitanti di questi paesi, tra i giovani soprattutto, c’è interesse per l’attività agricola, un entusiasmo e una passione che vanno assecondati poiché, operando in contesti svantaggiati, è necessario un sostegno, soprattutto nella fase di avvio. Noi l’abbiamo fatto e continueremo a farlo come ente pubblico e non può che farmi piacere l’iniziativa di un privato, di una realtà come La Fiorida che ha saputo costruire un modello vincente. "Terra Alta di Valtellina" ha tutte le caratteristiche per replicare questo successo tutto valtellinese nel borgo orobico di Mellarolo».

Filiera corta e rilancio del territorio Terra Alta di Valtellina parte da La Fiorida

«Terra Alta di Valtellina - ha dichiarato Alberto Marsetti, presidente Coldiretti Sondrio - è un modello verso il quale guardiamo con interesse, perché apre una prospettiva nuova per l’agricoltura valtellinese, in sintonia con la visione di Coldiretti Sondrio: tutelare il territorio garantendo un giusto reddito agli agricoltori e, allo stesso tempo, creare un rapporto di fiducia e di condivisione emozionale verso il consumatore. Inoltre, e questo riteniamo essere il punto qualificante del progetto, vuole incentivare a migliorare la qualità dei prodotti e della capacità imprenditoriale agricola investendo nella direzione del miglioramento del territorio».

«I formaggi della Latteria di Mellarolo - queste le parole di Gianni Tarabini, executive chef de La Fiorida - hanno un gusto che definirei "primordiale". Un gusto senza tempo, che esprime tutti i sentori dei loro luoghi d’origine e ricchi di memoria. Sono sapori che ricorda perfettamente chi ha fatto da ragazzino il pastore in alpeggio, come ho fatto io, rimandando a quelle esperienze. Anche le loro forme, una diversa dall’altra, marchiate come un tempo, trasmettono al primo sguardo l’estrema genuinità dei gesti da cui nascono. Saranno sicuramente fonte di ispirazione per nuove proposte che presenteremo attraverso le carte del nostro ristorante. In verità, per l’occasione, abbiamo già provato due portate: un risotto aromatizzato al fieno di montagna, riduzione di vino Sassella e mirtilli con formaggio Latteria Mellarolo; raviolo ripieno di Latteria Mellarolo con crema di porri e tartufo nero della Costiera dei Cech».

Per informazioni: www.lafiorida.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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