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Alibaba porta il Made in Italy in Cina Sulla piattaforma 443 milioni di utenti

A Cibus Connect Alibaba ha parlato della volontà di portare in Cina il Made in Italy, soprattutto tutto ciò che riguarda il food. Sulla piattaforma digitale sono attivi 443 milioni di utenti, l’80% tra i 19 e i 30 anni

 
12 aprile 2017 | 16:15

Alibaba porta il Made in Italy in Cina Sulla piattaforma 443 milioni di utenti

A Cibus Connect Alibaba ha parlato della volontà di portare in Cina il Made in Italy, soprattutto tutto ciò che riguarda il food. Sulla piattaforma digitale sono attivi 443 milioni di utenti, l’80% tra i 19 e i 30 anni

12 aprile 2017 | 16:15
 

Si è tenuto presso Fiere di Parma il convegno “L’italian food decolla sulle piattaforme digitali”, in occasione della prima edizione di Cibus Connect, la fiera dedicata all’internazionalizzazione del comparto food made in Italy. Tema del convegno, promosso dal Gruppo Food e da Kpmg, il rapporto tra cibo italiano ed e-commerce e il ruolo dei canali online per la crescita dell’export dei prodotti agroalimentari del nostro Paese sui mercati internazionali.

Alibaba, obiettivo Made in Italy in Cina Sulla piattaforma 443 milioni di utenti
 
Nel corso dell’evento, Rodrigo Cipriani Foresio, managing director per il Sud Europa di Alibaba Group, ha avuto modo di illustrare il lavoro fino a ora svolto in Italia, commentando: «Tramite Tmall, la piattaforma b2c del Gruppo Alibaba, vogliamo portare le eccellenze del Made in Italy, e in particolare i prodotti food&wine, ai 443 milioni di utenti attivi cinesi del nostro sistema, di cui l’80% è rappresentato da giovani tra i 19 e i 30 anni, e il 45% del totale è composto da donne.

È un’operazione già in essere, se si considera che ad oggi contiamo 150 aziende italiane presenti su Tmall e Tmall Global, tra cui Ferrero, Illy e Lavazza, solo per citarne alcune. Quello che suggeriamo ai produttori italiani, piccoli e grandi, desiderosi di esportare in Cina tramite le nostre piattaforme è investire in un programma di marketing e di comunicazione, di conoscere i consumatori cinesi e presentare loro i prodotti nel modo giusto».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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