Da gennaio 2018 nei Paesi Ue sarà possibile commerciare liberamente insetti commestibili. Ma Gianluigi Vimercati di Agriturist Lombardia insiste sul dover preservare gli alimenti tradizionali in Italia.
L'approvazione dell'Ue risale al novembre 2015: si tratta del regolamento sul "novel food". Tra le principali novità, il libero commercio di insetti commestibili - o prodotti che li hanno tra gli ingredienti - in tutti gli Stati europei. Anche in Italia, quindi, formiche, cavallette, grilli e camole non saranno più un tabù.
Ma
Agriturist Lombardia prende posizione, e lo fa attraverso le parole del suo presidente
Gianluigi Vimercati: «Queste nuove regole possono essere comprensibilmente adottate in Paesi europei che non hanno una significativa tradizione culinaria: riteniamo tuttavia che in Italia, patria del cibo di qualità, debbano essere promossi gli alimenti tradizionali. Anzi, credo che la valorizzazione della nostra alimentazione faccia parte delle modalità con cui promuoviamo il nostro territorio. Cibo e territorio sono strettamente correlati e potranno essere sicuramente un potentissimo volano per il rilancio della nostra economia».
Gianluigi Vimercati (foto: Damiano Basanisi)
«Ci saranno certamente ristoranti che somministreranno cavallette e insetti - continua il presidente Agriturist - e magari avranno anche fortuna: è però nostro compito ribadire, con le parole e con una cucina di eccellenza, che la tradizione culinaria italiana è la migliore del mondo e che quello che si mangia qui da noi non si trova altrove; nei nostri agriturismi si trova cibo made in Italy, di alta qualità, che rappresenta una delle motivazioni che spingono numerosi turisti stranieri a recarsi ogni anno in Italia e a scegliere le nostre strutture».
Per informazioni:
www.agrituristlombardia.it