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Cultura, enogastronomia e territorio motori del turismo in Italia

In occasione del talk show del “Premio Italia a Tavola”, Fipe ha realizzato uno studio che mostra come l’accoglienza e il cibo siano elementi di richiamo per il turismo e strumenti per valorizzare lo stile italiano. Al convegno, moderato da Marcello Masi, ospite il ministro di Beni culturali e Turismo Franceschini

02 aprile 2016 | 11:30
Cultura, enogastronomia e territorio 
motori del turismo in Italia
Cultura, enogastronomia e territorio 
motori del turismo in Italia

Cultura, enogastronomia e territorio motori del turismo in Italia

In occasione del talk show del “Premio Italia a Tavola”, Fipe ha realizzato uno studio che mostra come l’accoglienza e il cibo siano elementi di richiamo per il turismo e strumenti per valorizzare lo stile italiano. Al convegno, moderato da Marcello Masi, ospite il ministro di Beni culturali e Turismo Franceschini

02 aprile 2016 | 11:30
 



L’enogastronomia, l’accoglienza è l’unicità dello stile italiano sono elementi strategici per la nostra economia: innalzando l’asticella della qualità nel settore dell’ospitalità, si incentiva il turismo e si ridà lustro all’immagine dell’Italia nel mondo. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), che ha raccolto in uno studio alcuni dati recenti dell’Istat, della Banca d’Italia, di Isnart/Unioncamere e di Sociometrica.

Nella top ten dei punti di forza dell’offerta turistica, ad esempio, che mostra quali sono gli aspetti ritenuti più importanti durante il soggiorno, le prime due posizioni sono occupate rispettivamente da cortesia/ospitalità e qualità del cibo e delle bevande. Seguono l’offerta di intrattenimento, il rispetto per l’ambiente, l’organizzazione del territorio, l’offerta culturale, l’accoglienza nelle strutture di alloggio, la pulizia del luogo, il costo della ristorazione e le informazioni turistiche.



Il primo Rapporto sulla percezione dell’Italia turistica di Sociometrica mette in evidenza un concetto importante. Quello che arricchisce realmente e rende indimenticabile l’esperienza turistica non sono pochi elementi distinti, ma un mix di aspetti, orientati verso gli stessi obiettivi e in sinergia l’uno con l’altro: la qualità della cucina e del cibo; la cultura, intesa come contesto urbano di socializzazione; la piazza, come luogo di incontro e di espressione dello stile di vita; il Made in Italy, che comprende prodotti artistici e artigianali, il paesaggio e la varietà di situazioni che si possono incontrare in un viaggio.



Solo lavorando insieme e facendo squadra si può migliorare e raggiungere degli obiettivi, nell’ottica della valorizzazione del patrimonio culturale e agroalimentare italiano. I dati che emergono dallo studio della Fipe rappresentano una conferma di quanto l’accoglienza e la buona cucina contino nell’esperienza di viaggio del turista. Terminato il viaggio, il ricordo che porterà con sé sarà legato non solo ai luoghi visitati, alle città, ai monumenti, alle bellezze artistiche e naturali, ma soprattutto alla qualità dell’ospitalità e alla bontà del cibo e del vino. Proprio per tale ragione bisogna puntare su questi aspetti per incentivare lo sviluppo del turismo, fonte di lavoro per le nostre imprese e di introiti che vanno a pesare sul sistema Italia.

Questo tema sarà al centro del talk show dal titolo “L’ospitalità e lo stile italiano motori del turismo e della filiera agroalimentare”, in programma oggi a Palazzo Vecchio a Firenze, in apertura del “Premio Italia a Tavola”, l’evento annuale organizzato da Italia a Tavola insieme a Fipe e Confcommercio, dedicato ai protagonisti dell’enogastronomia e della ristorazione made in Italy. Il dibattito, moderato dal direttore del Tg2, Marcello Masi, avrà come ospite d’onore il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e vedrà la partecipazione di importanti rappresentanti di istituzioni, enti pubblici e associazioni di categoria.

Lo studio Fipe nel dettaglio
Di seguito riportiamo nel dettaglio quanto è emerso dallo studio Fipe.

Il saldo della bilancia commerciale per il 2015 relativo alle “5 A” del Made in Italy, secondo i dati Istat, vede un dato negativo per l’agroalimentare (-3.879 milioni di euro), ma una netta crescita dell’accoglienza (13.725 milioni di euro). La migliore performance è quella del settore automazione (49.799 milioni di euro), seguita dall’abbigliamento (17.667 milioni di euro); bene anche il settore arredamento (7.280 milioni di euro).



I dati Istat e Banca d’Italia evidenziano che la spesa media per ogni arrivo turistico negli ultimi 15 anni è scesa dai 1.035 euro del 2001 ai 676 euro del 2015, con un trend in ripresa negli ultimi due anni.



Per quanto riguarda il numero degli arrivi di turisti dall’estero, i dati Istat relativi agli ultimi 15 anni mostrano una crescita importante, del 48,3%.



Sempre negli ultimi 15 anni, la permanenza media dei turisti stranieri è calata dalla media di 4,1 giorni del 2001 ai 3,6 giorni del 2015.



Secondo il primo Rapporto sulla percezione dell’Italia turistica di Sociometrica, il meglio dell’Italia nell’esperienza dei turisti, in una scala da 0 a 100, sono comunque ristoranti e pasticcerie, in testa con 82 punti, seguiti da piazze e spiagge (81), shopping, hotel e bar (80).



Sempre secondo il rapporto di Sociometrica, gli elementi di maggiore successo dell’esperienza turistica sono in primis ristorazione e piazze, seguite da spiagge e shopping.



Banca d’Italia ha messo in evidenza le percentuali in cui si suddivide la spesa dei turisti stranieri: la spesa maggiore viene effettuata per l’alloggio (40,4%), segue il ristorante (20,9%), poi gli acquisti (20,1%) e i trasporti (12,7%).




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