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Da Tipicità segnali di ottimismo Edizione record: +15% di visitatori

Grandi numeri per la 24ª edizione di Tipicità, che si è distinta per il livello dei nomi presenti. Sguardo proiettato sul mondo, con la Federazione Russa ospite d’onore e l’Ecuador in veste di “osservatore interessato”

 
10 marzo 2016 | 16:12

Da Tipicità segnali di ottimismo Edizione record: +15% di visitatori

Grandi numeri per la 24ª edizione di Tipicità, che si è distinta per il livello dei nomi presenti. Sguardo proiettato sul mondo, con la Federazione Russa ospite d’onore e l’Ecuador in veste di “osservatore interessato”

10 marzo 2016 | 16:12
 

Alan Friedman l’ha definita una “piccola Davos”, il think tank svizzero che traccia gli scenari futuri in campo economico, per sottolineare il fermento creativo, lo sguardo di prospettiva, il confronto a tutto campo che hanno pervaso la 24ª edizione di Tipicità. Una crescita nelle presenze del 15%, rispetto al già eccellente risultato della passata edizione pre-Expo 2015, ben 227 realtà presenti, oltre 90 partner pubblici e privati cooperanti nell’organizzazione, un palinsesto di 126 eventi.

Un confronto a tutto tondo, non autoreferenziale, ma proiettato sul mondo, con la Federazione Russa ospite d’onore e l’Ecuador, campione di biodiversità e sviluppo sostenibile, in veste di “osservatore interessato”.



La manifestazione si congeda lasciando in eredità un patrimonio di “ottimismo consapevole”, espressione cara a Nunzio Tartaglia, direttore generale di Ubi-Banca Popolare di Ancona, che lascia ben sperare per il futuro e, a detta di Gioacchino Bonsignore, caporedattore del Tg5, “traccia la strada giusta, quella dell’identità e della qualità”.

A Fermo si è realizzato anche il primo Agorà delle Piccole Italie, con il contributo di altre comunità locali, a torto definite “minori”, spesso depositarie di autentici scrigni di quella “diversità virtuosa” che rende l’Italian style un sinonimo di raffinatezza e buon gusto che tutto il mondo ammira! Va in questa direzione l’assegnazione del Premio Tipicità 2016 a Marcello Masi, direttore del Tg2, per aver contribuito a valorizzare, con la fortunata trasmissione “Signori del vino”, quell’inesauribile patrimonio di unicità e territorialità che vive intorno alla vite e al vino.



Non solo promozione, a Tipicità 2016, ma anche forte tutela delle produzioni locali e dei territori, con particolare attenzione al vino nei confronti delle nuove linee della Ue, ma anche focus sul rapporto longevità attiva ed ambiente rurale, stile di vita mediterraneo e dieta anti-alzheimer.

Di grande impatto il processo-spettacolo alla carne ed al vino, condotto da Patrizio Roversi e Marco Menghini di Linea Verde-Rai, per rivendicare l’infondatezza di dannosi luoghi comuni, troppo spesso indotti dall’influenza di multinazionali senza territorialità.



«Il fenomeno Tipicità è una questione di prospettiva - sottolinea il direttore della manifestazione, Angelo Serri - abbiamo operato una scelta ben precisa, che nel 1993 raccoglieva la sensibilità di una nicchia, ma oggi è condivisa da una grande comunità che crede nel valore delle differenze e del confronto, per una crescita sostenibile. Sotto tutti i punti di vista!».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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