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East Lombardy, a pochi giorni dal via gli ambasciatori si riuniscono a Brescia

A pochi giorni dall’avvio del progetto, si sono riuniti i rappresentanti delle province aderenti a East Lombardy. Il territorio fra Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova è nominato Regione europea della gastronomia 2017

 
20 dicembre 2016 | 11:05

East Lombardy, a pochi giorni dal via gli ambasciatori si riuniscono a Brescia

A pochi giorni dall’avvio del progetto, si sono riuniti i rappresentanti delle province aderenti a East Lombardy. Il territorio fra Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova è nominato Regione europea della gastronomia 2017

20 dicembre 2016 | 11:05
 

Il complesso monumentale di Santa Giulia (Bs), uno dei gioielli del patrimonio Unesco, è stata la sede di un incontro East Lombardy, il brand che definisce l’ampio territorio compreso fra le province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, nominato Regione europea della gastronomia 2017. All’incontro hanno preso parte Giuseppe Salvioni, amministratore delegato Consorzio Franciacorta; Andrea Bertazzi, presidente Consorzio olio extravergine del Garda Dop; Lelio Mondella, direttore del Gruppo agroittica lombarda; Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità golose; i cuochi Philippe Léveillé, Claudio Sadler e Romano Tamani; Lisa Casali, food writer e conduttrice televisiva. Dalla produzione alla ristorazione, dall’ospitalità alla cultura è ampio e variegato il panel scelto per rappresentare la Lombardia orientale.

East Lombardy scalpita per partire A Brescia si riuniscono gli ambasciatori

Presenti anche i rappresentanti dei quattro Comuni che hanno dato avvio a un progetto di collaborazione di grande portata, sfociato nell’attribuzione del prestigioso titolo Regione europea della gastronomia 2017 che la Lombardia orientale ha ottenuto grazie a un profilo che la colloca fra i bacini italiani ed europei con la più alta concentrazione di prodotti alimentari certificati, oltre a vantare un’offerta ampia e di riconosciuta qualità sotto il profilo della ristorazione e dell’ospitalità in genere.

A fare gli onori di casa il vicesindaco di Brescia Laura Castelletti che ha introdotto l’intervento di Roberta Garibaldi, direttore scientifico del progetto. Ha ricordato come «scopo del progetto sia l’integrazione della filiera turistica ed enogastronomica con l’obiettivo di promuovere un’offerta tematica complessa (enogastronomia in abbinamento ad arte, cultura, wellness, sport, natura) oltre allo sviluppo di una rete costituita dagli operatori (artigiani, produttori, chef e ristoratori, negozianti e albergatori) che meglio possano interpretare gli obiettivi del progetto rendendo tangibile e fruibile l’offerta del territorio della Lombardia orientale».

Poi ha proseguito: «L’iniziativa stimola la filiera corta, favorisce il riposizionamento dell’immagine del territorio e delle città e la creazione di un’offerta, creativa, innovativa ed esperienziale. East Lombardy si propone di fare emergere e valorizzare tutte le migliori espressioni della cultura gastronomica e turistica della Lombardia orientale seguendo il fil rouge dell’esperienza, parola chiave su cui fa perno l’intero progetto, lasciando in eredità un modello di collaborazione virtuoso fra operatori del territorio. Le azioni hanno un’ottica di lungo periodo con l’obiettivo di creare una rete integrata tra turismo e cibo che prosegua nel tempo. La nostra forza propulsiva sta nel fare rete».

Giorgio Gori, Laura Castelletti e Roberta Garibaldi - East Lombardy scalpita per partire A Brescia si riuniscono gli ambasciatori

Giorgio Gori, Laura Castelletti e Roberta Garibaldi

«Compito degli ambasciatori (tutti i profili sono sul sito eastlombardy.it) - ha aggiunto Roberta Garibaldi - è veicolare l’immagine di East Lombardy e i valori connessi al titolo di Regione europea della gastronomia. Gli ambasciatori, così come i membri del Comitato food e gli esperti locali, rappresentano i portavoce del territorio, declinando ciò che rappresenta e significa l’enogastronomia, interpretando e testimoniandone le peculiarità». Una funzione di rappresentanza che sarà valorizzata, in primo luogo, nel corso dell’evento di apertura ufficiale di East Lombardy previsto a Milano il prossimo mese di marzo.

Ricco di stimoli l’incontro aperto, come detto, da Laura Castelletti: «Mi piace sottolineare come in un momento di crisi quattro Comuni e i loro territori abbiano scelto di avere una visione strategica insieme, per superare le difficoltà, facendo fronte anche con le Camere di Commercio. Uno degli elementi che possono diventare nostro punto di forza è l’offerta turistica. Uniti, possiamo fare la differenza». Non poteva mancare Emilio Del Bono, sindaco di Brescia. «Essere parte di East Lombardy - ha detto - significa regalarci, tutti, una splendida opportunità».

East Lombardy scalpita per partire A Brescia si riuniscono gli ambasciatori

Presente anche Giorgio Gori, sindaco di Bergamo che ha spiegato: «Il 2017 rappresenterà per noi un’occasione unica per raccontarci all’Italia e al mondo. La Lombardia orientale può e deve diventare meta enogastronomica: ne ha tutte le potenzialità, ma è una scommessa ambiziosa perché noi stessi partivamo da una consapevolezza non così solida di quanto fosse ricco il patrimonio di prodotti, ma soprattutto quello rappresentato da una rete di ristorazione che sarà il medium principale di East Lombardy, raccontando e facendone assaggiare le prelibatezze. Stiamo lavorando a un calendario di eventi molto fitto, che riguarderà tutto il 2017. E l’aeroporto di Orio al Serio diventerà il luogo dove gli oltre 10 milioni di passeggeri all’anno potranno avvicinarsi da subito alla realtà della Lombardia orientale».

Per Cremona era presente Barbara Manfredini, assessore alla Città vivibile e alla rigenerazione urbana: «Il prodotto enogastronomico - ha osservato - diventa sempre più destinazione turistica: ce ne accorgiamo noi a Cremona, con la Festa del Torrone. È un modo goloso di identificare un territorio, la sua cultura, la sua storia, le sue peculiarità. Avanti così». Da Mantova è arrivata Paola Nobis, assessore all’Unesco: «East Lombardy è la nostra grande occasione per far conoscere meglio le nostre eccellenze».

Dunque l’intervento di Maurizio Zanella, patron Cà del Bosco, ambasciatore di East Lombardy nel mondo: «Ho sempre anteposto il territorio alla mia azienda - ha affermato - perché la territorialità conta di più, è la chiave per ottenere il successo. Darsi una mano è importante anche perché ne avremo beneficio tutti insieme: l’enogastronomia italiana sta vivendo un momento straordinario, dobbiamo sfruttarlo. In Francia sono almeno vent’anni che fanno di questo comparto una leva economica a favore di tutti, era ora che anche le nostre istituzioni mettessero in atto politiche di questo tipo. Un plauso dunque ai rappresentanti politici dei quattro territori».

Sorpreso Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, presidente del Comitato Food di East Lombardy: «Non avrei mai immaginato che sareste riusciti a pensare un’area golosa così forte andando oltre i soliti campanilismi. Noi italiani solitamente non siamo in grado di fare sistema, ma dobbiamo svegliarci, perché tutto il mondo punta sull’enogastronomia, non possiamo cullarci più sugli allori».

Poi Claudio Sadler, chef e presidente dell’associazione Le Soste, membro del Comitato food: «L’esempio positivo da seguire deve essere quello di Expo Milano 2015, che ha rivitalizzato la città rendendola più dinamica, con un’onda lunga della quale beneficiamo anche adesso». Presente anche Lorenzo Berlendis, vicepresidente nazionale Slow Food: «Ricondurre il cibo a persone, luoghi e tempi: è l’azione che dispiega Slow Food e sarà la chiave di volta di questo progetto».

In chiusura Silvia Tropea Montagnosi, studiosa della cultura enogastronomica bergamasca: «Parlo anche a nome degli altri esperti locali coinvolti nel progetto East Lombardy, Paola Beduschi per Mantova, Carla Bertinelli Spotti per Cremona, Elio Ghisalberti per Bergamo e Carlos McAdden per Brescia. Nostro compito è far sì che l’occasione sia sfruttata per fare cultura enogastronomica, e quindi cultura di un territorio complesso, variegato, che presenta tante tipologie di prodotti, un’importante stratificazione storica e le ricette più varie».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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