Uscire dal guscio, comunicare per supportare e divulgare la cucina italiana tradizionale, i luoghi dove si mangia bene con un buon rapporto qualità prezzo. In Italia e nel mondo. Così la guida e così questa nuova collana che parte con il primo titolo “I sughi e le salse nella tradizione della cucina regionale”. Sono queste le priorità del nuovo corso dell'
Accademia italiana della cucina, e del nuovo presidente
Paolo Petroni. Una volontà di presenza e di dialogo con il pubblico di appassionati della gastronomia, un pubblico sempre più giovane che vuole conoscere, sapere, gustare.
«L'accademia italiana della cucina è cultura», sottolinea
Alfredo Pelle responsabile del centro studi. «Questo nessuno può togliercelo. Gli altri decidono che le uniche acciughe buone siano quelle cantabriche, noi crediamo in molto altro e molto di più. I nostri libri non hanno uno scopo commerciale bensì divulgativo».
Un nuovo corso quello di Petroni che ha messo in campo iniziative forti di posizionamento e comunicazione, con un lavoro importante da parte del centro studi.
«Abbiamo pubblicato un ricettario - sottolinea Petroni - con tutta la storia italiana dei piatti della tradizione. Oltretutto sotto i trenta euro. Una guida che non vuole per forza giudicare, bensì segnalare tavole dove si sta bene. Dobbiamo anche capire il nuovo e gestirlo, declinando la verità della cucina italiana contemporanea. Una nuova cucina italiana che ci sta onorando ovunque nel mondo».
Paolo Petroni
«Guardiamo con piacere alle altre guide, cucine e gastronomie, tutti bravi ma un attimo dopo di noi... Il nostro sapere è un'entità imprescindibile. Questa Accademia deve diventare un bene comune».
Quindi innovazione e attualità per l'Accademia italiana della cucina «d'altronde - conclude Pelle - Il cambiamento negli ultimi decenni è stato enorme, dalle penne panna, prosciutto e piselli, alla cucina di oggi». Il prossimo volume della collana sarà dedicato al pesce di mare e a quello di acqua dolce.