Secondo Federalimentare nel mondo sono 1,2 miliardi le persone che ogni anno comprano almeno un prodotto alimentare italiano. Lo ha ricordato il presidente di Fedealimentare, Luigi Scordamaglia, presentando a Milano la mostra “Fab Food”, che nel Padiglione Italia di Expo racconterà ai visitatori la qualità del modello alimentare italiano.

«Il sistema alimentare italiano - afferma Scordamaglia - si pone su scala globale come modello di produzione e consumo sostenibili, in grado di fronteggiare il crescente fabbisogno della popolazione mondiale nel rispetto dell’ambiente e delle comunità». Le tecnologie e il know how dell’industria alimentare italiana, assieme alle caratteristiche strutturali della filiera, possono offrire modelli non standardizzati e “su misura” alla sfida “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” che affrontano molti paesi in via di sviluppo.
L'industria alimentare italiana ha dimezzato in 30 anni l'utilizzo dell'acqua, ha abbassato i consumi energetici del 20%, ha ridotto le emissioni di gas serra del 30% e ottimizzato il packaging, diminuendo l'impiego di materia prima del 40%. I produttori investono ogni anno il 2% del fatturato, circa 2,6 miliardi di euro, per garantire sicurezza e qualità, 10 miliardi (8% del fatturato) per ricerca, sviluppo e innovazione, mentre l'1,6% per l'innovazione di processo e di prodotto.