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Pentole in alluminio Agnelli Ecosostenibilità e rinascita all’infinito

Il mondo futuro dovrà fare i conti con una disponibilità non illimitata di risorse. I rottami metallici sono la risposta ecocompatibile al fabbisogno di materie prime per un’economia sostenibile. Per uscire dai limiti dell’espansione basata sul consumo, verso un progresso basato sull’uso delle risorse.

09 giugno 2018 | 09:21
Pentole in alluminio Agnelli 
Ecosostenibilità e rinascita all’infinito
Pentole in alluminio Agnelli 
Ecosostenibilità e rinascita all’infinito

Pentole in alluminio Agnelli Ecosostenibilità e rinascita all’infinito

Il mondo futuro dovrà fare i conti con una disponibilità non illimitata di risorse. I rottami metallici sono la risposta ecocompatibile al fabbisogno di materie prime per un’economia sostenibile. Per uscire dai limiti dell’espansione basata sul consumo, verso un progresso basato sull’uso delle risorse.

09 giugno 2018 | 09:21
 

Il mondo futuro dovrà fare i conti con una disponibilità non illimitata di risorse. I rottami metallici sono la risposta ecocompatibile al fabbisogno di materie prime per un’economia sostenibile. Per uscire dai limiti dell’espansione basata sul consumo, verso un progresso basato sull’uso delle risorse.

L’utilizzo dell’alluminio in cucina ha avuto una larghissima diffusione nel Novecento: le prime pentole in alluminio erano già comparse alla metà dell’Ottocento, ma la produzione si intensificò nel periodo compreso fra le due guerre mondiali. Oggi con l’alluminio sono prodotte le lattine di quasi tutte le bevande, il caffè in casa ce lo facciamo con la classica moka in alluminio e i fogli di alluminio, brevettati nel 1910 dall’ingegnere svizzero Robert Victor Neher, se da sempre sono impiegati per l’imballaggio del cioccolato, oggi sono d’uso comune in cucina, come anche le vaschette in alluminio per la conservazione o cottura del cibo.

(Pentole in alluminio Agnelli Ecosostenibilità e rinascere all’infinito)

L’alluminio è al terzo posto, per diffusione, tra gli elementi che compongono la crosta terrestre: rappresenta, infatti, l’8% del mondo minerale, dove è presente sotto forma di ossidi e di vari sali, spesso insieme al silicio e all’ossigeno. Dal terreno, l’alluminio passa poi in piccole quantità nell’acqua, nelle piante, nella frutta, nella verdura, nei cereali e in tutti gli alimenti di origine naturale.

Anche latte, formaggi, carne, uova, pesce, pollame, pasta, oli e grassi contengono piccole quantità di alluminio: dalle indagini condotte dall’Istituto Nazionale della Nutrizione in varie località italiane risulta che ogni giorno ne assumiamo circa 5 mg, mentre è di 12 volte superiore (60 mg) la dose massima giornaliera stabilita dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la completa sicurezza dell’individuo adulto.

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L’alluminio ingerito con la dieta viene naturalmente smaltito attraverso l’intestino e le vie urinarie; solo il 10% viene assorbito e non ci sono particolari organi o tessuti del corpo umano in cui questo elemento venga accumulato. La grande abbondanza di questo in natura, evidentemente, fa sì che l’organismo sia di per sé in grado di evitare le eccedenze. È da notare, inoltre, che alcuni composti dell’alluminio costituiscono la base di numerosi medicinali, tra cui anti-acidi e liquidi utilizzati per via intravenosa. Ma l’alluminio è presente anche nel mondo cosmetico, in particolare negli antitraspiranti, antisettici e creme per dermatosi.

L’alluminio in pentola
Pentole e stoviglie in alluminio sono da sempre tra i collaboratori domestici più fedeli. L’impiego di imballaggi, recipienti e utensili di alluminio o leghe di alluminio destinati a venire a contatto con gli alimenti è regolamentato dal Decreto n. 76 del 18 aprile 2007.

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Forse non tutti sanno che...
L’alluminio è uno dei migliori conduttori esistenti e consente quindi di diffondere uniformemente il calore su tutta la superficie della pentola, evitando surriscaldamenti locali e pericolose alterazioni dei cibi a contatto. La patina scura che si forma all’interno delle pentole d’alluminio è determinata dall’ossidazione spontanea del metallo: una vera e propria barriera protettiva inerte che non va eliminata (per la pulizia, quindi, meglio non utilizzare pagliette; perfette invece le spugne ruvide normalmente in commercio). Anche i cibi fortemente acidi e salati (ad esempio marinate o salamoia) possono essere perfettamente cucinati in contenitori di alluminio; è invece sconsigliata la loro conservazione prolungata a contatto con qualsiasi metallo.

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Alluminio, il materiale più versatile per la cottura professionale

I PREGI
  • È un materiale riciclabile
  • Ottima conducibilità termica
  • Risparmio energetico delle fonti di riscaldamento
  • Sicurezza dal punto di vista igienico
  • Conformità alle leggi in materia di contenitori a contatto con gli alimenti
  • Se di spessore adeguato, ottima resistenza agli urti, agli shock termici, alle abrasioni e alla corrosione, non necessita di manutenzione
  • Leggerezza grazie al ridotto peso specifico, da non sottovalutare per chi opera quotidianamente con strumenti di cottura
  • Convenienza rapporto qualità/prezzo
  • Conforme alle vigenti norme Haccp
  • Non sono presenti tracce di Nichel

I DIFETTI
  • Non ama il lavaggio in lavastoviglie
  • Una pentola in alluminio dev’essere di spessore almeno 3 o 5 mm
  • È resistente ma si deforma facilmente in seguito a urti

ASPETTO
  • Argento brillante, può prendere una colorazione bruna all’interno per l’ossidazione spontanea del metallo (Al2O3), una vera e propria barriera protettiva inerte che non andrebbe rimossa. Esistono comunque in commercio prodotti in grado di eliminare questa colorazione.

CONDUCIBILITÀ TERMICA
  • 225 W/m°K

PESO SPECIFICO
  • 2,7 Kg/dm³

SPESSORE UTILIZZATO
  • Da 3 a 5 mm

MANICATURA
  • In tubolare di acciaio, applicazione al corpo con rivetti in alluminio.

CONSIGLI UTILI
  • Al primo utilizzo pulire attentamente le pentole, sciacquare con acqua bollente e asciugare; successivamente ungere l’interno con olio o burro e lasciare riposare, poi risciacquare.
  • Gli alimenti cuociono meglio e mantengono più sapore a fuoco moderato. Proprio perché le pentole in alluminio per alimenti hanno un’alta conducibilità termica non serve mai utilizzare fiamme alte.
  • Evitare il surriscaldamento: non scaldare mai la pentola vuota su un fuoco, sia esso alto o basso.
  • Durante il lavaggio degli strumenti di cottura in alluminio in lavastoviglie, questi si possono macchiare, ciò dipende dal detergente utilizzato; eventuali macchie sono da considerarsi semplici inestetismi che non vanno a pregiudicare in nessun modo l’integrità dello strumento di cottura. L’eventuale fuoriuscita di acqua dalle maniglie o dal manico è causata dai lunghi cicli di lavaggio delle lavastoviglie casalinghe che facilitano il riempimento degli stessi essendo queste parti in tubolare inox vuoto all’interno. Si sconsigliano pertanto lunghi cicli di lavaggio.
  • È pericoloso il contatto con la pentola quando questa è calda.
  • I cibi fortemente acidi e salati (ad esempio marinate o salamoie) possono essere comunque perfettamente cucinati in contenitori di alluminio per alimenti con l’accorgimento di evitare di conservarli per tempi lunghi a temperature non refrigerate (DM 18 aprile 2007 n°76).
  • Non usare per conservare i cibi “fuori da ambiente refrigerato oltre 24 ore”.
  • Salare l’acqua solamente quando è in ebollizione e mescolare per favorire lo scioglimento del sale in modo che questo non aggredisca il materiale.
  • La patina scura che si forma all’interno delle pentole di alluminio per alimenti è dovuta all’ossidazione del metallo: una vera propria barriera protettiva inerte che non va tolta. Per mantenere le pentole splendenti usare prodotti specifici.
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Il riciclo dell’alluminio
Pentole Agnelli come esempio virtuoso di riciclo e riuso investe nell’economia attenta ai temi del recupero e del riciclo, e allo stesso tempo combatte inquinamento e cambiamenti climatici. Le sue pratiche virtuose contribuiscono a far risparmiare energia e ad evitare emissioni di CO2. Pentole Agnelli quindi prevede che tutta la filiera produttiva dell’alluminio sia interna all’azienda. Così circa 6 anni fa ha anche rilevato a Brescia una fonderia che ricicla 20mila tonnellate di alluminio all’anno.

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Rottame ed energia
Proprio grazie alla versatilità dell’alluminio, il riciclo di questo materiale ha un impatto economico notevole: il cosiddetto alluminio riciclato, o alluminio secondario, abbatte i costi energetici del 95% rispetto alla produzione di alluminio ex novo, con un potenziale di risparmio ambientale in continuo rinnovamento; inoltre limita notevolmente le emissioni di CO2, visto che buona parte delle centrali per la produzione dell’energia elettrica è oggi ancora ad idrocarburi.

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Sentir parlare di riciclo dell’alluminio fa subito pensare al semplice gesto di gettare le lattine delle bevande vuote all’interno dell’apposito bidone della raccolta differenziata. In realtà, il riciclo dell’alluminio è un universo molto più vasto nel quale l’Italia può essere considerata un esempio virtuoso. Lungi dall’essere confinato soltanto nell’ambito della produzione di imballaggi di tipo alimentare, l’alluminio ci accompagna praticamente ovunque: è nell’orologio che ci fa da sveglia, nelle finestre che apriamo al mattino, nelle caffettiere e nei tegami che utilizziamo per preparare la colazione. La maggior parte dei contenitori dei prodotti cosmetici che utilizziamo tutti i giorni sono custoditi nell’alluminio, materiale che ritroviamo anche nelle auto, nelle biciclette e nei treni con i quali andiamo al lavoro e nei computer che utilizziamo a casa e in ufficio.

Il rottame metallico, oltre a costituire un’indispensabile materia prima per l’industria, è anche una preziosa risorsa sul piano dell’energia. Ottenere metalli partendo dai minerali è un’attività ad alto assorbimento di energia. Attraverso il riciclo dei metalli non ferrosi, tra cui entra l’alluminio, contribuisce alle politiche europee di uso sostenibile delle risorse, riducendo l’impatto ambientale associato all’estrazione ed al processo dei minerali metalliferi.

(Pentole in alluminio Agnelli Ecosostenibilità e rinascere all’infinito)

In più, attraverso il riciclo, Pentole Agnelli rende possibile evitare che notevoli quantità di residui ancora carichi di valore finiscano in discarica. Il riciclo contribuisce anche a ridurre la dipendenza dall’importazione di metalli. L’alluminio si ricicla al 100% e infinite volte, senza perdere nessuna delle sue caratteristiche principali. La totalità dell’alluminio prodotto in Italia proviene dal riciclo. Riciclando l’alluminio si risparmia il 95% dell’energia necessaria per produrlo dalla sua materia prima: la bauxite. I trend confermano l’Italia al primo posto in Europa con oltre 955mila tonnellate di rottami riciclati (considerando non soltanto gli imballaggi).

L’alluminio è affine ai principi e ai valori dell’Economia circolare, in quanto materiale permanente, un materiale cioè che non si consuma, che si usa e si riusa, senza fine, conservando, in tutte le sue numerose applicazioni, l’energia necessaria per futuri e nuovi impieghi. Una lattina per bevande contiene in media il 68% di materiale (già) riciclato ed è, in assoluto, l’imballaggio per bevande più riciclato al mondo, più del vetro e della plastica, ad esempio, come conferma una ricerca del Resource Recycling Systems.

Fino alla fine di agosto, “rottamare” le vecchie pentole è ancora più conveniente! Pentole Agnelli infatti ha lanciato una nuova campagna a favore dell’ecosostenibilità.

(Pentole in alluminio Agnelli Ecosostenibilità e rinascere all’infinito)

Per informazioni: www.pentoleagnelli.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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