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Effetto Da Vittorio, a Bergamo aumentano i ristoranti di imprenditori stranieri

Nel decennio tra il 2013 e il 2022 sono aumentate di 294 unità le sedi di impresa attive nella ristorazione in città e in provincia. Le attività gestite dagli stranieri sono cresciute del 40% in un decennio

 
28 settembre 2023 | 14:59

Effetto Da Vittorio, a Bergamo aumentano i ristoranti di imprenditori stranieri

Nel decennio tra il 2013 e il 2022 sono aumentate di 294 unità le sedi di impresa attive nella ristorazione in città e in provincia. Le attività gestite dagli stranieri sono cresciute del 40% in un decennio

28 settembre 2023 | 14:59
 

A fine 2022 le sedi di impresa bergamasche attive nella ristorazione erano 2.665 - circa il 4% del totale provinciale, una quota simile alla Lombardia e all’Italia. Nel decennio tra il 2013 e il 2022 sono aumentate di 294 unità le sedi di impresa attive nella ristorazione in provincia di Bergamo, realizzando quindi una variazione percentuale del 10%, che tocca addirittura il 40% se si considerano le imprese guidate da imprenditori nati all’estero.

Effetto Da Vittorio, a Bergamo aumentano i ristoranti di imprenditori stranieri

Bergamo: +10% di attività ristorative dal 2012

Va detto che il ritmo di crescita delle imprese di ristorazione e delle imprese straniere di ristorazione in bergamasca sono inferiori rispetto a corrispondenti tassi regionale e nazionale. È tra il 2014 e il 2016 che si è verificata più intensamente la crescita delle sedi, ma nell’ultimo anno sono poi calate quasi del 2% come effetto della normalizzazione post pandemica - cosa che peraltro è successa anche in altri settori d’attività. 

Bergamo, nell'area urbana cresce di più il settore ristorativo

Se si considerano anche le unità locali, il totale sale a 3.693. Tra le unità locali della ristorazione circa tre su dieci fanno capo a una sede fuori provincia. Le unità locali hanno registrato una crescita costante - compreso nel 2022, seppure a velocità ridotta rispetto agli anni precedenti. Nel decennio sono cresciute in modo particolare le unità locali di imprese con sede fuori provincia, che hanno riportato una variazione percentuale del +144%. Nel 2022 la maggioranza delle imprese di ristorazione attive aveva sede nell’area urbana del capoluogo (35%), seguita dalla pianura (27%), dalla collina (20%) e dalla montagna (18%). È proprio nell’area urbana che la ristorazione è cresciuta maggiormente nel decennio, poi in pianura. A fine 2022 Bergamo era in prima posizione per consistenza: 529 sedi e 232 unità locali (+40% rispetto al 2013), seguita da Treviglio (+30%).

Effetto Da Vittorio, a Bergamo aumentano i ristoranti di imprenditori stranieri

Attività ristorative: a Bergamo un settore in crescita

L’attività di ristorazione, identificata con il codice Ateco 56.10, non include necessariamente la somministrazione nei locali, ma comprende la ristorazione connessa alle aziende agricole e ittiche, le gelaterie e le pasticcerie, la ristorazione ambulante e quella su treni e navi. La maggior parte delle sedi d’impresa attive include la somministrazione (61%). Solo il 26% prevede la preparazione di cibi solo da asporto. Le gelaterie e le pasticcerie rappresentano il 10% del totale. Complessivamente nel decennio c’è stata una crescita per le prime due tipologie. Il calo post pandemico del 2022 è stato lieve per i ristoranti con somministrazione, ma sensibile per quelli senza somministrazione. 

Crescita del movimento ristorativo a Bergamo, è l'effetto Da Vittorio?

È innegabile come nel territorio ci sia un faro indiscutibile per quanto riguarda la ristorazione, quello acceso dall'ormai storico tre stelle Michelin Da Vittorio, a Brusaporto (proprio alle porte di Bergamo). Quella dei Cerea è una famiglia diventata celebre nel mondo dell'accoglienza e della ristorazione all'italiana, capace di creare un brand che oggi può contare su differenti attività e progetti.

Effetto Da Vittorio, a Bergamo aumentano i ristoranti di imprenditori stranieri

Roberto ed Enrico Cerea

Sono 11 i locali insigniti del massimo riconoscimento della guida francese, ed è indubbio come tanti gastroturisti si rechino qui creando un autentico flusso di clienti che, in non pochi casi, venendo da lontano scelgono di fermarsi per qualche giorno nel capoluogo lombardo. Un via vai di appassionati di alta ristorazione intercettato, evidentemente, da sempre più imprenditori che decidono di "approfittare" (in senso positivo) di costanti flussi di persone. Non a caso i dati sopra citati testimoniano una crescita delle attività ristorative in provincia di Bergamo a partire dal 2013, poco più di due anni dopo la conquista della terza stella da parte del locale firmato Cerea. Un punto di svolta non solo per il ristorante di Brusaporto ma, estendendo il discorso e guardando più in generale, per tutto il territorio ora ancor di più al centro dell'attenzione di gastroturisti di tutta Italia, ma non solamente. Un riconoscimento, insomma, che non solo ha fatto la fortuna dei Cerea ma, di fatto, ha favorito tutto il movimento ristorativo della zona. Catturando, in questo modo, le attenzioni sì di imprenditori locali ma anche di stranieri che hanno deciso di investire in Begamo e provincia

Effetto Da Vittorio, a Bergamo aumentano i ristoranti di imprenditori stranieri

Bergamo, una città dalla ristorazione in crescita

Un'impresa su 5 gestita da persone nate all'estero: +40% in 10 anni

Oggi infatti circa un’impresa su cinque è gestita da persone nate all’estero, il 94% delle quali è cittadina extra Ue. Tra i ristoranti da asporto due su cinque sono a conduzione straniera, mentre nella ristorazione con somministrazione solo un’impresa su quattro è straniera. Se però lungo tutto il decennio gli stranieri hanno privilegiato la ristorazione senza somministrazione, nell’ultimo anno le curve si sono invertite e la somministrazione è diventata la tipologia prevalente anche tra le imprese straniere. 

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Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: «L’evoluzione delle imprese di ristorazione lungo il decennio rispecchia diversi fenomeni, tra cui la crescita del turismo in città, il cambiamento degli stili di vita e delle abitudini legate ai pasti fuori casa durante la giornata lavorativa, oltre alla penetrazione delle catene della ristorazione. Un altro fenomeno osservabile dai numeri è la quota crescente di ristoratori stranieri, anche questo da mettere in relazione con fasi più mature della presenza straniera, accompagnata da una maggiore apertura degli italiani nei confronti del cibo etnico».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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