Ne parlammo pochi giorni fa del tragico fatto di cronaca avvenuto negli Stati Uniti. Un ragazzo del Massachusetts morto a seguito dell'ingestione di quella che è nota come la patatina più piccante del mondo. Una chips, prodotta dall'azienda Paqui, oggetto di una sfida tanto virale quanto pericolosa sui social. La cosiddetta One Chip Challenge che consiste nel mangiare la patatina e resistere il più tempo possibile senza bere per placare la sensazione di piccante, un vero e proprio dolore provocato da alte concentrazioni di capsaicina (la sostanza presente nei peperoncini e responsabile della piccantezza).
Inizia la rimozione della One Chip dal mercato
One Chips Challenge, tanti ricoveri tra gli adolescenti negli Stati Uniti
Da qualche giorno la Paqui ha deciso di avviare volontariamente la rimozione dal mercato del proprio prodotto. Fin troppo pericoloso e responsabile, oltre al decesso del giovane ragazzo statunitense, di numerosi casi di malore (seguiti da ricoveri in ospedale) di altri adolescenti che si erano prestati alla One Chips Challenge.
«Siamo profondamente rattristati dalla morte di Harris Wolobah ed esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia», aveva detto un portavoce di Paqui in una dichiarazione all'affiliata della CNN WCVB. «Abbiamo riscontrato un aumento di adolescenti e di altri individui che non prestano attenzione a questi avvertimenti», afferma il portavoce dell'azienda, «Di conseguenza, mentre il prodotto continua ad aderire agli standard di sicurezza alimentare, con molta cautela, stiamo lavorando attivamente con i nostri rivenditori per rimuovere il prodotto dagli scaffali».