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Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Resi noti gli indirizzi del mese che entreranno nella prossima edizione della guida. Ben 5 della provincia di Perugia. Solo alla presentazione sapremo se saranno segnalazioni, Bib Gourmand o stelle vere e proprie

 
06 settembre 2023 | 16:54

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Resi noti gli indirizzi del mese che entreranno nella prossima edizione della guida. Ben 5 della provincia di Perugia. Solo alla presentazione sapremo se saranno segnalazioni, Bib Gourmand o stelle vere e proprie

06 settembre 2023 | 16:54
 

La Michelin ha reso noti i nomi dei nuovi ristoranti italiani che entreranno nella prossima Guida. Quest'anno i francesi hanno deciso di svelare progressivamente i nomi dei ristoranti entrati all'interno della Rossa, e dopo quelli annunciati lo scorso agosto sono 24 quelli inseriti nella lista di settembre. Importante la presenza di una piccola Regione come l'Umbria, rappresentata in questa tornata da ben 5 locali tutti in provincia di Perugia.

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Guida Michelin Italia: 24 le new entry annunciate

In attesa di scoprire, in occasione della presentazione ufficiale della Guida, quali ristoranti saranno da Stella, quali Bib Gourmand (cioè gli indirizzi consigliati per il rapporto qualità-prezzo) e quali invece menzionati, andiamo a scoprire tutte le new entry di settembre della nuova Guida Michelin divise per Regione di appartenenza e con le rispettive motivazioni.

Di seguito l'elenco delle Regioni coinvolte in questa seconda uscita

Umbria

Ada (Perugia)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Ada Gourmet, dalla pagina ufficiale

Nel centro storico, a pochi passi dalla cinta muraria etrusca del III sec. a.C., un nuovo locale dal confort contemporaneo dove una cuoca esperta propone la sua cucina fatta di colori e sapori che richiamano questa terra, e le sue acque dolci ma non solo, con una proposta basata su due menù degustazione o una soddisfacente scelta alla carta. Noi abbiamo apprezzato molto l'anguilla alla brace nel suo "tegamaccio" (zuppa locale di pesci d'acqua dolce), così come la visita finale nelle misteriose cantine: un tempo passaggio segreto oggi scrigno di ottime e variegate proposte gestite da un appassionato sommelier.

AlDivino (Corciano, Perugia)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

AlDivino

Le sale interne, arredate con tante bottiglie di vino alle pareti, hanno uno stile da bistrot bon ton, mentre per la bella stagione c'è un raccolto servizio all'aperto. La cucina è contemporanea e creativa, con una proposta articolata in tre menù degustazione da cui si possono estrarre singoli piatti alla carta. Noi vi consigliamo l'assaggio dei due piatti iconici dello chef: Calamaro dripping e Spaghettone burro affumicato, ostrica e lampone. Dopodiché sbizzarritevi tra le proposte di Terra, Acqua o Vegetale.

I Rodella (Deruta, Perugia)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

I Rodella - foto dalla pagina ufficiale

Il complesso, che comprende anche sette camere e due junior suites, risale all'inizio del 1600 e fu voluto dalla Chiesa come stazione di posta sulla strada verso Roma. Da tanti anni la gestione è in mano a una famiglia di origini venete, con due fratelli gemelli dal curriculum significativo in cucina e un terzo, sommelier, in sala. La loro proposta, che va oltre l'ispirazione locale, è stata concepita con una visione moderna sia nell'accostamento di gusti (erbe del loro orto) e sapori, sia nella presentazione dei piatti, sempre generosi e gustosi. Il consiglio è fare come abbiamo fatto noi, cioè lasciarsi consigliare dal capace Samuele e assaggiare ciò che Stefano e Andrea prepareranno per voi con passione e competenza.

Il Giurista (Perugia)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Il Giurista - foto dalla pagina ufficiale

Il giurista del nome (a cui è dedicata anche la via) è Bartolo da Sassoferrato, insigne giureconsulto del XIV secolo. Dalla strada si scende qualche metro per accedere in sale accoglienti, un ambiente storico con volte a mattoni vivi, molto fresco e apprezzato in estate. La cucina è legata alle tradizioni del territorio con una carta tutta dedicata alla terra, che in stagione si arricchisce di una sezione sugli abbinamenti con il tartufo nero. Servizio attento e cortese.

Zafferano (Città della Pieve, Perugia)

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Ristorante Zafferano presso l'Hotel Vannucci - foto dalla pagina ufficiale

Città della Pieve è famosa per lo zafferano, ma anche per il vicolo Baciadonne, "uno dei più stretti d’Italia" nel bel centro storico che vi consigliamo di visitare con una passeggiata quando vi sarete alzati dai locali interni o dalla bella veranda estiva di questo accogliente ristorante che, ospitato in un signorile e raccolto hotel, propone sapori a cavallo tra Umbria e Toscana.

Piemonte

Alessandro Mecca al Castello Grinzane Cavour (Grinzane Cavour, Cuneo)

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Alessandro Mecca al Castello di Grinzane - foto dal sito ufficiale

Lo splendido castello con origini nel XI secolo − già dimora di Camillo Benso conte di Cavour − dal 2023 ha nel suo ristorante una nuova gestione: quella di chef Alessandro Mecca, che propone all'interno dei romantici ed eleganti ambienti una linea di cucina moderna, che solo in piccola parte si inserisce nel filone territoriale (il vitello tonnato c'è, per esempio), per aprirsi sovente, invece, a sapori italiani. Un terzo della carta è infatti a base di pesce, spesso rifornito dalla vicina Liguria. Stesso discorso per la selezione enoica: ovviamente ricca di bottiglie piemontesi, non manca di numerose altre etichette nazionali e qualche accenno alla Francia.

Coltivare (La Morra - Cuneo)

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Coltivare - foto dalla pagina ufficiale

Accanto all'azienda vinicola Brandini è nato questo piccolo relais, che affida i fornelli allo chef Luca Zecchin, grande conoscitore dei sapori delle Langhe e tra gli ultimi discepoli della "regina" della cucina piemontese, Lidia Alciati. È dal territorio che provengono quasi tutti gli ingredienti utilizzati, in parte prodotti in proprio, come nel caso delle verdure dell'orto e delle uova. I piatti si dividono tra quelli della memoria, veri e propri omaggi alla tradizione (non si possono non assaggiare i plin), e alcune ricette più personali dello chef, in cui emerge anche un certo utilizzo della brace. Quest’ultima si estende anche a un dolce: il pane e cioccolato, che si arricchisce di note affumicate. La carta dei vini mostra lo stesso grande affetto per il Piemonte, oltre che per gli Champagne.

La Botte (Stresa - Verbano Cuso Ossola)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

La Botte - foto dalla pagina ufficiale

Nel cuore della località, un moderno e accogliente bistrò contemporaneo gestito da un intero nucleo familiare. La cucina alterna piatti di mare e di terra elaborati in chiave moderna e fantasiosa, in cui la stagionalità dei prodotti è un elemento imprescindibile. Carta dei vini piuttosto interessante, con offerta anche al bicchiere.

Osteria Arborina (La Morra - Cuneo)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Osteria Arborina - foto dalla pagina ufficiale

L’Arborina Relais è davvero un bel posto, moderno, raffinato ed elegante, eppure vi si verrà soprattutto per la sua cucina intrigante, una cucina che mette in mostra tecnica e diversi passaggi in ogni ricetta. L'ispirazione parte dal Piemonte ma si allarga a citazioni italiane: il nuovo chef napoletano Fernando Tommaso Forino si diverte saltuariamente a giocare con piccoli inserimenti della sua terra, come per le rape rosse alla scapece adagiate sopra al cervo marinato alle rape e accompagnate da un maritozzo salato con farcia di civet di cervo e panna alla cipolla caramellata. L'idea alla base di tutta la carta è il no waste: tutte le parti degli ingredienti sono utilizzate al 100%, senza tralasciare la lisca dei pesci. The Lab è invece il bistrot (aperto anche pranzo) per una cucina più vicina alla tradizione.

Verbano (Isola Superiore - Verbano Cusio Ossola)

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Verbano - foto dal sito ufficiale

Nella bellissima cornice dell'isola Pescatori e all'interno del piccolo e omonimo hotel di charme, lo chef Marco Sacco propone una cucina classica di qualità in un contesto di estrema bellezza. La sala dai toni contemporanei regala panoramiche vetrate e nella bella stagione è imperdibile una cena in terrazza con vista sull’isola Bella e Palazzo Borromeo. I piatti dei vari menu tematici (Lago, Piemonte, Italia e Vegetariano) possono anche essere scelti alla carta.

Toscana

La Cerreta Osteria (Sassetta - Livorno)

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La Cerreta Osteria - foto dalla pagina ufficiale

Immerso nella natura, La Cerreta Osteria è un indirizzo bucolico dove dormire, rilassarsi alle terme, approfittare della buona tavola del suo ristorante: qui il menu giornaliero è elaborato con i soli prodotti biodinamici della azienda agricola di proprietà (vino, olio, formaggi, ortaggi…). Tra le specialità, il maialino spesso ritorna; ottimo nella versione “stufato al Matis e bieta”.

Osteria Grande (Arezzo)

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Osteria Grande - foto dalla pagina ufficiale

Affacciato sulla splendida piazza Grande e sulla Loggia Vasariana che ne costituisce un lato lungo, questo locale è sorto nell'estate 2022 grazie alla passione di Fatjon e Lorenzo. Il primo impegnato a sviluppare una cucina stagionale e contemporanea - come nel caso dell’assoluto di piccione con petto, coscia e filetto, ognuno con una preparazione adeguata, cipolla dolce e grue di cacao - il secondo a raccontare i vini in carta e a proporre i giusti accostamenti. Con l’assoluto di piccione, ad esempio, si consiglia un originale Maturato Tiberini 2018, un bianco di uve maturate a lungo in pianta. Come aperitivo o after dinner ci si può affidare alla nutrita lista cocktail e al personale dedicato.

Saporium (Chiusdino - Siena)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Saporium - foto dalla pagina ufficiale

Saporium è il nuovo fine dining ricavato all'interno dello stupendo Relais Borgo Santo Pietro, una casa antica i cui interni mostrano una cura rara e raffinata che la sera, all'ora di cena, diviene quanto mai romantica avvolta com'è dal gioco di luci soffuse e ombre realizzato da mille candele. Col bel tempo ci si accomoda sotto ad un elegante portico del 1200 affacciato sul giardino e sulla Valle Serena, che comprende gli oltre 100 ettari di proprietà. Ed è proprio da lì, dagli ulivi, dalle vigne, dagli orti e dai frutteti, che prende vita la cucina impostata dall'executive chef Ariel Hagen e realizzata da Luca Ottogalli: piatti moderni e delicati.

Veneto

Agli Amici Dopolavoro

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Agli Amici Dopolavoro - presso Hotel JW Marriott, foto dalla pagina ufficiale

Sull'incantevole isola delle Rose, privata e raggiungibile solo con navetta dedicata, attraversato un piccolo giardino-uliveto vi troverete immersi in una cornice traboccante di romanticismo e raffinatezza. Agli Amici Dopolavoro lo chef si lascia sedurre dai prodotti locali e stagionali (spesso provenienti dall'orto di proprietà), che ripropone però in piatti dal twist moderno. La sera intrigante aperitivo a base di cicchetti veneziani rivisitati.

Nin (Brenzone sul Garda, Verona)

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Nin, foto dalla pagina ufficiale

Lo chef Terry Giacomello prende spunto dai suoi viaggi in giro per il mondo per comporre il menu NIN, per poi tornare idealmente in Italia con l’altro percorso denominato CLASSICI (oltre ai due percorsi è disponibile anche la scelta alla carta). La sua cucina è un mix di tecnica moderna e reminiscenze classiche, creatività e innovazione. La sala al primo piano si affaccia sul lago di Garda, ma solo pochi fortunati hanno la possibilità di avere un tavolo con vista: meglio prenotare con anticipo! Tra i nostri piatti più apprezzati il salmerino di lago con gazpacho di avocado, succo di oliva e olio alle bucce di mandarino bruciato, piatto in cui acidità e dolcezza sono perfettamente equilibrate grazie anche alle note profumate del mandarino.

Lombardia

Hosteria del Platano (Varenna - Lecco)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Hosteria del Platano - foto dal sito ufficiale

Affacciato sul lago lungo la strada statale, questo piacevole ristorante a gestione familiare propone un'ottima cucina dai toni classici e tradizionali, con un'attenzione particolare dedicata ai prodotti ittici locali. Nel bel dehors nella stagione calda o negli interni in sasso e soffitti a volte sarete accolti e serviti con grande cortesia.

Verso Capitaneo (Milano)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Verso Capitaneo - foto dalla pagina ufficiale

I due fratelli Capitaneo, uniti dalla grande passione per la cucina, ma con caratteri differenti, dopo importanti esperienze in blasonati ristoranti stellati, hanno aperto il loro ristorante in piazza Duomo. Il concept informale prevede la possibilità di accomodarsi sui grandi banconi che circondano la cucina o ai tavoli in vetro nero. Nel piatto, materia prima di stagione, freschissima, lavorata con tecniche che ne esaltano caratteristiche e sapori senza inutili orpelli. Intrigante il “benvenuto“ della casa: rosa di petali di barbabietola rossa e caviale… Una delle specialità più instagrammate.

Sardegna

Osteria de' Mercati (Sassari)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Osteria de' Mercati - foto dalla pagina ufficiae

Leggermente defilato rispetto le vie brulicante del centro storico, ma pur sempre nel cuore della località, questo piccolo gioiello gastronomico ha aperto i battenti poco tempo fa. Interni moderni ed eleganti, personale cordiale e un menu che offre piatti freschi e di stagione preparati con tanta cura. Il consiglio dell’ispettore: risotto alla pescatora. Vini regionali.

Sa Mandra (Alghero)

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Sa Mandra - foto dalla pagina ufficiale

Situato all'interno dell'Azienda Agrituristica Sa Mandra, questo ristorante all'aperto vi permetterà di immergervi in uno dei prodotti simbolo della Sardegna: il maialino arrosto! Il menu (uno solo) si basa – infatti - su questo classico davvero delizioso. Dopo esservi accomodati, vi verrà servita una serie di portate e assaggini, tutti basati sull’ingrediente principale. Assicuratevi di arrivare presto e di assistere alla cottura: i proprietari saranno lieti di spiegarvi la procedura nei minimi dettagli.

Sicilia

Viva il Bistrot (Noto - Siracusa) 

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Viva il Bistrot- dalla pagina ufficiale

A pochi passi dalla cattedrale, col bel tempo i tavoli sistemati lungo l'incantevole strada pedonale sono ambitissimi, ma se non ci fosse più posto, le sale interne con decorazioni contemporanee sono ugualmente accattivanti. Sono Viviana Varese, cuoca stellata a Milano, e la resident chef Ida Brenna a sovraintendere ad una carta di grande interesse, in buona parte di cucina siciliana, a cominciare dalla ricerca dei prodotti, ma con qualche tocco più esotico.

Lazio

Li Somari (Tivoli - Roma)

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Li Somari - dalla pagina ufficiale

Famosa per la villa dell’imperatore Adriano e per la rinascimentale Villa d’Este, Tivoli è oggi nel taccuino dei buongustai per un appuntamento gastronomico imperdibile in un piccolo e raccolto locale, in cui Adriano Baldassarre propone la sua cucina. Ravioli di coda alla vaccinara, trippa, una pagina intera dedicata al quinto quarto e la panzanella e salmerino by Alessandro Narducci, omaggio ad un cuoco amico. All'inizio del menu viene presentato il manifesto della sostenibilità con le pratiche adottate per una ristorazione consapevole.

Emilia Romagna

Celèstia (Cesenatico - Forlì Cesena)

Michelin, altri 24 locali italiani entrano nella nuova Guida. Ecco quali sono

Celèstia - foto dalla pagina ufficiale

Ai fornelli di questo moderno ed elegante ristorante c'è Gianluca Renzi, al debutto a Cesenatico, ma non certo in cucina, forte com'è di esperienze stellate. Nei suoi menu degustazione il cuoco sfodera piatti creativi ed elaborati, con echi delle sue origini romane, l'esperienza toscana e il mare di Cesenatico. Prenotate lo chef's table (un bel banco in resina che imita le onde) se volete vederlo all'opera più da vicino!

Campania

Alici (Amalfi - Salerno)

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Alici - foto dalla pagina ufficiale

Borgo Santandrea è un lussuoso albergo lungo la costa di Amalfi, alle porte del comune di Conca dei Marini: Alici è il suo fineding, entrambi simboli di bellezza italiana. Al di là di una sala interna con mobili dal richiamo vintage, le cene si svolgono praticamente sempre sulla magnifica terrazza dal pavimento in maioliche fantasiose, blu e azzurre che riverberano lo splendore di cielo e mare. Lo chef Crescenzo Scotti ama evidentemente i posti ameni, lo ricordiamo infatti in precedenza a Ravello e prima ancora - con la stella - sull'isola di Vulcano.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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