La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, "fresca" di fiducia del governo Meloni, non si lascia scoraggiare dalle recenti controversie riguardanti le sue aziende. Al contrario, sembra determinata a rilanciare il "suo" ministero con una riforma, che sarà presentata in Consiglio dei ministri. Secondo quanto riportato da La Stampa, la proposta prevede un raddoppio dell'organico, con l'incremento del numero dei dipendenti, e l'istituzione di un nuovo sistema di controllo per verificare attentamente il loro operato. Attualmente, i funzionari al servizio della ministra sono 150, ma con l'attuazione della riforma, il loro numero aumenterà considerevolmente, arrivando a 324, rappresentando così una crescita superiore al 100%.
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè
Riforma al ministero del Turismo: aumenteranno anche i dirigenti
Non solo i funzionari, ma anche la truppa di dirigenti si espanderà, in quanto con il riordino dei ministeri voluto dall'ex primo ministro Mario Draghi, Santanchè avrà a disposizione quattro posti da manager di prima fascia e sedici di seconda fascia, che potrebbero diventare, rispettivamente, 7 e 23, con un aumento del 33%.
Tra le novità anche la creazione dell'Osservatorio Nazionale sul Turismo
Tuttavia, le novità non si fermano qui. Si parla di nuove poltrone da sottosegretario al Turismo, attualmente vacanti, con i relativi staff. Un aspetto che non è sfuggito alle critiche delle opposizioni. Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha attaccato aspramente il governo, affermando che invece di concentrarsi sulle misure per sostenere gli italiani alle prese con l'aumento dei prezzi e delle rate dei mutui, sembra essere più interessato a raddoppiare il numero di dipendenti a servizio della ministra Santanchè. Ma le sorprese non terminano qui. Tra le novità, c'è anche la creazione dell'Osservatorio Nazionale sul Turismo, che sarà guidato da un presidente di nomina ministeriale con uno stipendio di 50mila euro all'anno.