Il bilancio delle vittime dell'attacco russo di ieri su un ristorante nella città di Kramatorsk, nel Donetsk, è salito ad almeno nove persone, secondo quanto reso noto dal ministero dell'Interno ucraino. L'attacco ha lasciato anche 56 feriti, di cui tre stranieri, le cui condizioni attuali sono ancora sconosciute. Tra i morti si contano anche dei minori, tra cui una 17enne e due sorelle di 14 anni, ha riferito il procuratore generale Andriy Kostin. Le squadre di soccorso hanno inoltre estratto il corpo di un bambino dalle macerie, mentre si teme che altre persone possano essere ancora intrappolate sotto le rovine.
Gli effetti della guerra sulla città ucraina di Kramatorsk
Colpito un ristorante a Kramatorsk: due i missili Iskander lanciati dalla Russia
Il capo dell'amministrazione regionale di Donetsk, poi, ha confermato che l'attacco missilistico è stato eseguito con due missili Iskander, contraddicendo le precedenti speculazioni che ipotizzavano l'uso di missili S-300. Il procuratore generale Kostin ha condannato l'attacco, definendo il regime criminale della Federazione Russa responsabile di tattiche terroristiche contro la popolazione ucraina pacifica. L'Ucraina continua a subire le conseguenze devastanti delle azioni russe nel conflitto in corso.
Le autorità ucraine sono attualmente impegnate nelle operazioni di soccorso e ricerca, nella speranza di salvare eventuali superstiti e fornire assistenza ai feriti. Nel frattempo, la comunità internazionale sta seguendo da vicino gli sviluppi di questa tragedia, esprimendo solidarietà all'Ucraina e chiedendo una soluzione pacifica al conflitto. L'attacco a Kramatorsk rappresenta un ennesimo episodio di violenza nel contesto del conflitto russo-ucraino, sottolineando l'urgente necessità di una risoluzione diplomatica per porre fine al ciclo di violenze e sofferenze che affliggono la regione.