Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 23 novembre 2024  | aggiornato alle 03:04 | 109181 articoli pubblicati

Siad
Siad

Un viaggio nel tempo: le suggestive città murate di Monselice, Este e Montagnana

Un tuffo nella storia e nel fascino medievale della provincia di Padova, alla scoperta delle origini antiche di queste tre affascinanti località, con i loro centri storici con palazzi prestigiosi e piazze incantevoli

 
02 luglio 2023 | 17:30

Un viaggio nel tempo: le suggestive città murate di Monselice, Este e Montagnana

Un tuffo nella storia e nel fascino medievale della provincia di Padova, alla scoperta delle origini antiche di queste tre affascinanti località, con i loro centri storici con palazzi prestigiosi e piazze incantevoli

02 luglio 2023 | 17:30
 

Monselice, Este e Montagnana sono tre delle quattro città murate della provincia di Padova, la quarta è Cittadella. Sono tutte ricche di fascino e ricolme di storia, ed ognuna ha origini antichissime. A cominciare da Este, fondata dai veterani dell’imperatore Augusto con il nome di “Ateste”. Poi Montagnana il cui nome sembra derivare da Motta Aeniana che in latino medievale indicava una stazione di posta collocata su una piccola altura.

Infine Monselice, l’antica Mons Silicis, unica nel suo genere grazie alla struttura del centro storico con le caratteristiche piazze su cui si affacciano palazzi di prestigio. Tre cittadine che hanno conservato, per buona parte, le mura medievali e rinascimentali, che oggi rappresentano un importante elemento di attrazione turistica.

Un viaggio nel tempo: le suggestive città murate di Monselice, Este e Montagnana

Panorama di Monselice con la sua rocca
 

Un tour emozionante nel passato: Monselice, Este e Montagnana tra monumenti e paesaggi incantevoli

Distano pochi chilometri l’una dall’altra: la distanza tra Monselice ed Este e Montagnana è rispettivamente di 8 e 25 chilometri. Ciò rende possibile visitarle tutte e tre in un fine settimana o in un long weekend: La primavera e l’autunno sono i periodi migliori per apprezzare il loro fascino e “toccare con mano” i tanti monumenti che ne testimoniano l’antica importanza. Quindi si può fare base a Monselice e poi andare alla scoperta di questi tre gioielli immersi nel Parco dei Colli Euganei. Una realtà protetta di quasi 19 mila ettari che sorprende per i tanti percorsi, dai più montuosi a quelli più rilassati ad ammirare ville e paesaggi, che rappresentano una gioia per gli occhi ed un piacere continuo per il corpo.

Monselice: la magia millenaria di una cittadina ai piedi dei Colli Euganei

Da sempre conosciuta come “porta degli Euganei” in quanto adagiata nella parte sud orientale del parco, ai piedi del Monte Ricco, è una cittadina molto accogliente che sprizza un fascino ultramillenario. La cittadina è dominata dall’imponente Mastio Federiciano, un bell’esempio di architettura militare federiciana, che svetta maestoso sulla cima del Colle della Rocca da cui si gode una vista straordinaria sulla pianura sottostante, fino all’Adriatico. Il suo simbolo indiscusso è però il Castello Cini che si trova alle pendici del Colle della Rocca. Ha preso il nome da uno degli ultimi proprietari, il conte Vittorio Cini, persona di grande raffinatezza intellettuale. La fortezza, perfettamente conservata, è composta da quattro diversi blocchi: la parte più antica è il Castelletto con l’annessa Casa romanica, posizionati all’entrata, sulla destra della Corte Grande, la Torre voluta da Ezzelino III da Romano nell'ambito di un potenziamento militare-difensivo delle mura della città, e Ca’ Marcello con funzioni di collegamento tra i due preesistenti nuclei del maniero.

 

Le varie sale ricolme di storia, si aprono al visitatore con arredi originali, tra cui uno studiolo detto “del Petrarca”, una sala con affreschi trecenteschi, una bella armeria, stanze padronali ed altri ambienti tra cui una antica cucina. I mobili del secondo studiolo, situato nella torre accanto alla Sala Grande sono trecenteschi in perfetta armonia con l’atmosfera basso medievale che si respira nel complesso. Il Salone d’entrata a Ca’ Marcello è arredato con mobili toscani del tardo ‘500 e un soffitto a cassettoni di scuola ferrarese, dello stesso periodo, dipinto con oltre duecento animali. Molto singolari anche i “camini a torre” fatti costruire dai Carraresi all’inizio del XIV secolo, unici in Italia per forma e funzionalità. Di grande pregio anche il Cortile veneziano, uno spazio armonioso adatto a concerti e rappresentazioni teatrali. Dal Castello seguendo via del Santuario e costeggiando le mura di Villa Nani Mocenigo coperte da profumate piante di cappero, si arriva all’Antica Pieve di Santa Giustina. In stile romanico, si ispira agli ideali di povertà ed austerità ben espressi nelle chiese dei Servi e degli Eremitani a Padova.

Monselice: il percorso giubilare delle sette chiese

A poca distanza c’è il percorso giubilare delle sette chiese composto da sei cappelle più il Santuario di San Giorgio. Rappresentano idealmente le sette Basiliche di Roma: infatti per accedere si deve passare da un portone monumentale sormontato dalla scritta “Romans Basilicis Pares”. Una bolla papale del 1605 ha concesso a Monselice un privilegio unico al mondo: infatti ai fedeli che compiono questo cammino toccando i sette luoghi religiosi dislocati sul percorso e nel rispetto di certe condizioni, viene concessa l’indulgenza plenaria. Al termine del tragitto c’è il Santuario di San Giorgio, punto focale della devozione religiosa dei monselicensi e meta di migliaia di fedeli e turisti in particolare il 14 febbraio per la festa di San Valentino. Infatti in tale giornata un sacerdote impartisce ad adulti e bambini una speciale benedizione e consegna loro una chiavetta d’oro benedetta per proteggerli da varie malattie tra cui il “male caduco”, cioè dall’epilessia. 

Un viaggio nel tempo: le suggestive città murate di Monselice, Este e Montagnana

Un momento della Giostra dell Rocca a Monselice
 

L’anima medievale di Monselice viene celebrata ogni anno con la Giostra della Rocca. Una manifestazione articolata su vari eventi di ispirazione medievale che coinvolge le nove contrade cittadine per l’allestimento delle botteghe medievali e per la Giostra della Quintana per l’assegnazione del Palio. La prossima edizione, la 38ª, in programma dall’8 al 17 settembre prossimi, prevede anche la partita notturna degli scacchi viventi, il corteo dei tamburi e la gara degli arcieri. Nella mattinata del 17 settembre è in calendario il “Palio imperiale”, cioè il corteo storico per le vie del paese con duemila figuranti in costume medievale. Ogni anno, invece, in maggio si svolge “La Rocca in Fiore”, una manifestazione giunta alla 24^edizione che vuole celebrare la primavera in tutte le sue colorate e profumate sfaccettature. Per l’occasione l’intero centro storico monselicense si veste a festa e si mostra in tutto il suo splendore grazie alle decorazioni floreali. Le vie, le piazze ed i monumenti si animano con mercatini a tema, musica dal vivo, spettacoli teatrali, mostre di pittura, laboratori per bambini e molto altro ancora.

Este: una cittadina tutta da vivere

A otto chilometri da Monselice si incontra Este. Situata sul versante meridionale dei Colli Euganei, è stata la culla dei “Veneti antichi” che vissero in questo territorio per buona parte del I millennio a.C. Le loro tracce più rappresentative sono conservate nel Museo Nazionale Atestino che si trova nel cinquecentesco Palazzo Mocenigo: uno tra i più importanti d’Italia per le raccolte pre-romane che espone. A Este spicca il castello medievale edificato dagli Estensi ed ampliata dai Carraresi. Oggi dell’antica fortezza rimane la cinta muraria e due torri maistre che racchiudono un bellissimo giardino pubblico ricco di fiori, essenze arboree e piante secolari. Da vedere anche il Duomo di Santa Tecla, il più antico e noto edificio religioso di Este. Costruito sulle ceneri di una antica chiesa paleocristiana conserva la grandiosa pala absidale raffigurante Santa Tecla che intercede per liberare la città dalla peste, opera di Giambattista Tiepolo.

 

La cittadina è anche particolarmente apprezzata per la ceramica, unica al mondo per materiali impiegati e lavorazione ancora oggi eseguita interamente a mano. Poi Este è tutta da vivere grazie ad una ricca proposta naturalistica, escursionistica, enogastronomica ed artistica. È anche un autentico paradiso per le attività all’aria aperta. Infatti la sua vicinanza ai Colli Euganei consente di dedicarsi al trekking ed al cicloturismo lungo i tanti percorsi che permettono di conoscere ed apprezzare il ricchissimo patrimonio naturalistico, storico e architettonico della zona.

Montagnana: uno dei Borghi più Belli d’Italia

Infine uno sguardo ad uno dei Borghi più Belli d’Italia e Bandiera arancione del Touring Club. Si sta parlando di Montagnana che si presenta con una cinta muraria di circa due chilometri, tra le meglio conservate d’Italia, rafforzata da 24 torri di guardia esagonali. Le mura rispondevano all’esigenza dei Carraresi, signori di Padova, di proteggere i loro confini occidentali dalle mire espansionistiche degli Scaligeri. Appena si varcano le antiche porte di accesso si viene catapultati nel Medioevo, grazie ai tanti portici, alle casette colorate ed ai vicoli acciottolati che si snodano tra piazze, antichi monumenti e negozietti di vario genere. Basta fermarsi un attimo, chiudere gli occhi, per vivere le antiche atmosfere medievali: sembra quasi di udire il fitto chiacchiericcio dei “popolani” che animavano la quotidianità di questo borgo, o le voci dei soldati che presidiavano i ponti levatoi con il sottofondo dell’acqua che scorreva nei fossati che abbracciavano l’intera cerchia di mura.

Il suo simbolo indiscusso è la Rocca degli Alberi che spicca nella parte occidentale della città. Il complesso, ben conservato, è costituito da un mastio di oltre 35 metri di altezza, da un nucleo centrale e da un ponte fortificato con porta a battente e saracinesca che si apriva sull’ampio fossato che circondava il borgo. Cuore di Montagnana è Piazza Vittorio Emanuele II su cui si affacciano diversi palazzi, quasi tutti del '700 - '800, che meritano uno sguardo. Al centro spicca il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta con pianta a croce latina ed un’unica navata. Poco distante si può ammirare la bella facciata dell’antico Ospedale della Natività che offriva ospitalità alle persone abbandonate ed assistenza medica agli indigenti.

Sparsi per il centro storico ci sono vari bar e ristoranti dove gustare un aperitivo o assaggiare alcuni piatti tipici avvolti da un’atmosfera rinascimentale. La cittadina è anche terra di produzione del famoso Prosciutto Veneto Euganeo Berico Dop. Una autentica bontà lavorata secondo i metodi della tradizione artigianale. Si presenta al taglio con un aroma delicato, dolce e fragrante ed un colore rosa con sfumature tendenti al rosso che lo differenziano da tutti gli altri prosciutti. Annualmente, in maggio, per celebrare nel migliore dei modi questa importante tipicità, si svolge “Prosciutto Veneto Dop in Festa”. Un connubio perfetto tra prodotto e territorio che anno dopo anno richiama un numero sempre più alto di appassionati che affollano l’isola del gusto per assaggiare tale prodotto in diverse declinazioni e stagionature.  

Monselice, Este e Montagnana: i luoghi imperdibili per mangiare e dormire

Tradizione e gusto contemporaneo: il connubio perfetto all'Egina Coffee Wine Food

Nel cuore di Monselice, a due passi dalla salita di via del Santuario, si può provare l’Egina Coffee Wine Food, ristorante storico, wine bar e un ritrovo per gli amanti della buona cucina veneta e mediterranea in genere. Il suo nome è un omaggio a Egina, l’antica regina della Rocca, simbolo indiscusso di Monselice. I piatti proposti sono un mix equilibrato tra tradizione e gusto contemporaneo, preparati con materie prime selezionate, stagionali e del territorio. Tra quelli più apprezzati ci sono sicuramente i risotti con varie preparazioni, il baccalà alla vicentina e gli asparagi di Pernumia, un comune della bassa padovana a poca distanza da Monselice. Questo tipo di asparago è poco fibroso e quindi molto versatile nella preparazione dei vari piatti. Molto interessanti anche le orecchiette al sugo, il polpo arrosto con patate e pomodorini e la costata con osso accompagnata da verdure di stagione. Interessante anche la cantina con vini di vari produttori di ogni parte d’Italia, con particolare attenzione a quelli del territorio: tra cui il fresco e frizzante Serpino, perfetto da abbinare al polpo e al pesce più saporito; ma anche il Merlot e il Cabernet prodotti dalle cantine dei Colli Euganei, ideali per accompagnare taglieri di salumi e affettati e specialità di carne rossa. Il ristorante si è aggiudicato l’edizione 2022 del “Piatto di Federico II” un concorso gastronomico dedicato a Federico II di Svevia, lo “stupor mundi” per eccellenza dell’epoca medievale che fu legato a Monselice.

Egina Coffee Wine Food | Via Battisti 13 - 35043 Monselice (Pd) | Tel 0429 653149

Delizie locali reinterpretate: l'Hostaria San Benedetto a Montagnana

A Montagnana merita una tappa l’Hostaria San Benedetto, un locale collocato in un palazzetto del ‘700 con un ampio giardino interno con veranda e dehor che sono un vero e proprio salotto del gusto. La raffinatezza del ristorante si rispecchia nei suoi piatti a cominciare dalla selezione di prosciutto crudo Dop di Montagnana e la piccola giardiniera croccante. I menu (hostaria e degustazione), pescano a piene mani dalla cucina e dalle tradizioni del territorio e sono rivisitati in chiave moderna, con particolare attenzione alla stagionalità delle materie prime. Assolutamente da provare gli gnocchi dolci alla veneta con uvetta, Grana Padano, Botiro del Primiero, zucchero e cannella e l’insalata di gallina padovana con uvetta noci e pinoli su misticanza. Molto apprezzati anche il filetto di manzo al vecchio Marsala, con fegatini di gallina padovana e caprino di malga stagionato. Per finire in dolcezza un ottimo sorbetto al ribes nero con bucce d’arancio caramellate oppure un lingotto al gianduia, salsa al mandarino e cannolo al mandorlato di Cologna Veneta.

Hostaria San Benedetto | Via Andronalecca 13 - 35044 Montagnana (Pd) | Tel 0429 800999

 

Sapore e creatività al Ristorante Incàlmo: nuove idee in tavola

A Este in viale Rimembranze a due passi dal Castello Carrarese si incontra il Ristorante Incàlmo, un locale che propone una cucina del territorio a tratti rivisitata puntando anche su abbinamenti innovativi e mai scontati. Il nome Incàlmo, in dialetto veneto significa “innesto”: una operazione botanica per unire due piante differenti con l’obiettivo di crearne una nuova, più forte e resistente. Stessa cosa capita sulla tavola del ristorante, dove germogliano nuove idee che poi si traducono in nuovi piatti, preparati “a quattro mani” da Francesco Massenz e Leonardo Zanon, i due chef. La loro cucina prende spunto dalle esperienze passate per reinterpretare in chiave moderna la tradizione veneta (senza però mai snaturarla) e portare in tavola piatti schietti, ben calibrati e piacevoli. Tra questi un risotto al pistacchio, corallo di capasanta e marsala, halibut, olandese al dragoncello e patate alla bottarga e per dessert caramello, mandorle, fava tonka e violette.

Ristorante Incàlmo |  Viale Rimembranze 1 - 35042 Este (Pd) - Tel  0429 1761472

Gigi Pipa: la pizzeria gourmet di Este con orto e impasti di alta qualità

Infine se si preferisce la pizza, sempre a Este c’è “Gigi Pipa”, la pizzeria gourmet con l’orto del giovane Alberto Morello. La sua proposta si basa su un’ampia selezione di lievitati con impasti a lunga lievitazione ed alta digeribilità e, naturalmente, sui prodotti di stagione che regala l’orto tra cui peperoni, melanzane, basilico ed i gustosissimi pomodori. Nel locale di Via Corradini, completamente rinnovato, si possono assaggiare pizze sia degustazione e sia gourmet, con impasti classici o a lievitazione naturale, dove la farina macinata a pietra è sempre protagonista.

Pizzeria Gigi Pipa Via Antonio Corradini 1/e - 35042 Este (Pd) | Tel  331 4161253

Monselice, Este e Montagnana: i luoghi imperdibili per dormire

Sempre a Monselice si trova l’Hotel Blue Dream, un quattrostelle con un buon rapporto qualità prezzo, immerso nel giardino della seicentesca Villa Corner. Interessante anche la cucina del suo ristorante “Il Blue” che propone ottimi piatti, a base di carne e pesce, in grado di soddisfare tutti i palati. Buona anche la “carta” dei vini. Ad Este invece si può pernottare all’Hotel Beatrice, un trestelle in posizione centrale. Infine nel centro storico di Montagnana c’è l’Hotel Aldo Moro (anche ristorante) una struttura elegante con oltre 80 anni di storia che ha preso il nome da uno dei fondatori.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


GrosMarket
Molino Colombo
Vini d'Abruzzo
Italmill

GrosMarket
Molino Colombo
Vini d'Abruzzo

Italmill
FATO
Molino Grassi